Milan quarto in classifica dall'arrivo di Gattuso.

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Mr. Canà

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Aspetterei di vederlo lavorare almeno con 1) la preparazione estiva a disposizione e 2) la possibilità di fare mercato scegliendo lui i giocatori.

Non dimentichiamoci che è arrivato in corsa con una rosa costruita da altri (e senza un'identità chiara).

Rino avrà i suoi difetti e deve migliorare su molti aspetti (fase offensiva, a volte secondo me sbaglia i cambi), ma sono abbastanza fiducioso che sia anche uno che ha l'umiltà per imparare dai propri errori e correggere il tiro. Diamogli fiducia e secondo me l'anno prossimo faremo un campionato migliore sotto molti punti di vista.
 

Mr. Canà

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Forse sono stato quello che ha voluto più di tutti Gattuso, e lo ritengo l'unicoche ppuò rimettere in piedi baracca e burattini.. ma..mi da l'impressione che si stia montellizzando.

C'è qualcuno che mi può spiegare perché l'azione offensiva deve per forza partire dal basso? perché?

Quando hai in squadra un centrale che imposta come Bonucci e un regista basso come Biglia è normale che l'azione offensiva venga costruita in questo modo secondo me.
 

Mr. Canà

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(...)

Ma la proposta tecnico-tattica, al netto di un sano pragmatismo che gli ha dato anche più punti di quanto il gioco esprimesse, per me non è incoraggiante. Manca un'identità evoluta di gioco e di struttura offensiva, manca un'idea ambiziosa di gioco da implementare con schemi specifici, manca un baricentro aggressivo e magari alto, manca qualcosa che alla distanza vada al di là dell'effetto post "Montella odiato" ed a quel senso di appartenenza che ti fa rendere al massimo. (...)

Mancano anche gli interpreti per fare questo tipo di gioco. Ricordiamoci che a quest'uomo non hanno fatto mercato.
 

tifoso evorutto

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Io preferisco pensare al solo girone di ritorno dove abbiamo visto il vero lavoro di Rino:
ad oggi sono 35 punti in 15 partite, vincessimo le ultime 3 sarebbero ben 44 in 18 gare...media da altissima classifica..e il tutto con un attacco di incapaci che non segnano manco sotto tortura

Eh ma Gattuso è inesperto, eh ma la rosa fa pena...

Premetto che Gattuso per me è un idolo, lo paragono a Baresi e Maldini per intenderci,

nell'insieme ha anche fatto bene e sarei lieto di una sua riconferma,

però occorre dire anche che le punte non segnano perchè tutta la crezaione offensiva è da rivedere con interpreti non adatti per caratteristiche, o mal assortiti.
anche se le colpe vanno date a Mirabelli e Fassone, non penso a Gattuso.

comunque non bisogna nemmeno dimenticar ei 5 punti persi con il Benevento e il 3-0 subito a Verona, sono risultati troppo umilianti seppur con tutte le attenuanti del caso, Rino certamente deve ancora crescere molto come Mister, anche se la stoffa pare averla,
a mio parere sostituire lui con un Conte o un Allegri sarebbe stupido e le caratteristiche sono quelle,
con un Sarri o S. Inzaghi mi metterebbero gola.
 
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Quando hai in squadra un centrale che imposta come Bonucci e un regista basso come Biglia è normale che l'azione offensiva venga costruita in questo modo secondo me.

Posso essere in parte d'accordo.. ma e un grave errore ..vai a vedere il passaggio al indietro di Rodriguez che x poco non faceva autogol.. ma quello che mi fa incazzarx è spasmodica ricerca del palleggio basso, quando si e in difficoltà la palla va scaraventata in avanti ..si recupera campo si respira e in più siamo pronti x andare ad aggredire.. mai un lancio lungo mai
 

Djerry

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Mancano anche gli interpreti per fare questo tipo di gioco. Ricordiamoci che a quest'uomo non hanno fatto mercato.

Dici bene, questo gli va riconosciuto.

Quello che mi preoccupa è la sua piccola storia di allenatore, che magari vale relativamente ma comunque permette un'indicazione sul soggetto.

E per esempio proprio a Pisa nell'anno della retrocessione dopo il girone di andata si dicevano le stesse cose, ovvero che a causa della crisi societaria non aveva potuto fare mercato e che da gennaio la squadra si sarebbe messa a posto.
Lui stesso, sbagliando evidentemente valutazioni, si era lanciato dopo il mercato invernale in dichiarazioni sulla squadra rinnovata e finalmente competitiva, ma andò invece molto peggio di prima.

A Palermo allo stesso modo ebbe un ruolo chiave nel mercato, ed andò come sappiamo.
Ma più in generale è sempre la proposta tecnico tattica, l'identità, persino nell'anno della promozione in B, che lo identifica in quel tipo di gioco pragmatico e ben poco sparagnino.

Si può giustamente obiettare "eh ma è la gavetta, deve crescere", ma da questo punto di vista io sono piuttosto scettico perché anche nella gavetta e persino nei fallimenti si possono e si devono vedere o non vedere certe cose.

Esempio Antonio Conte, per moltissimi versi equiparabile a Gattuso: a Bari si vedevano cose importanti, persino ad Arezzo l'anno prima, in una situazione identica a Rino di fondo classifica, alla fine fece un girone di ritorno pazzesco sfiorando un'impresa e giocando in modo distinguibile e propositivo. Così a Siena, pure al di là della promozione, c'era una squadra allenata che non a caso chiuse col migliore attacco e la miglior difesa.

Quello che voglio dire è che anche nella gavetta in Conte vedevi qualcosa di speciale che in Gennaro purtroppo non vedo, oltre all'affetto.
Però assolutamente come dici bisogna verificarlo fino in fondo per capire, non c'è una regola.
 

Mr. Canà

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Dici bene, questo gli va riconosciuto.

Quello che mi preoccupa è la sua piccola storia di allenatore, che magari vale relativamente ma comunque permette un'indicazione sul soggetto.

E per esempio proprio a Pisa nell'anno della retrocessione dopo il girone di andata si dicevano le stesse cose, ovvero che a causa della crisi societaria non aveva potuto fare mercato e che da gennaio la squadra si sarebbe messa a posto.
Lui stesso, sbagliando evidentemente valutazioni, si era lanciato dopo il mercato invernale in dichiarazioni sulla squadra rinnovata e finalmente competitiva, ma andò invece molto peggio di prima.

A Palermo allo stesso modo ebbe un ruolo chiave nel mercato, ed andò come sappiamo.
Ma più in generale è sempre la proposta tecnico tattica, l'identità, persino nell'anno della promozione in B, che lo identifica in quel tipo di gioco pragmatico e ben poco sparagnino.

Si può giustamente obiettare "eh ma è la gavetta, deve crescere", ma da questo punto di vista io sono piuttosto scettico perché anche nella gavetta e persino nei fallimenti si possono e si devono vedere o non vedere certe cose.

Esempio Antonio Conte, per moltissimi versi equiparabile a Gattuso: a Bari si vedevano cose importanti, persino ad Arezzo l'anno prima, in una situazione identica a Rino di fondo classifica, alla fine fece un girone di ritorno pazzesco sfiorando un'impresa e giocando in modo distinguibile e propositivo. Così a Siena, pure al di là della promozione, c'era una squadra allenata che non a caso chiuse col migliore attacco e la miglior difesa.

Quello che voglio dire è che anche nella gavetta in Conte vedevi qualcosa di speciale che in Gennaro purtroppo non vedo, oltre all'affetto.
Però assolutamente come dici bisogna verificarlo fino in fondo per capire, non c'è una regola.

Conte probabilmente ha imparato a correggere il tiro molto più rapidamente e i risultati, come ben dici, parlano per lui anche negli anni della gavetta con squadre medie.

Rino in questo senso credo abbia l'umiltà per imparare dai propri errori, anche se è innegabile che ha una certa impostazione di gioco che va migliorata, soprattutto per quel che riguarda la capacità propositiva.

Quest'anno credo che, oltre che per i motivi elencati, la situazione fosse ulteriormente unica. Ha preso in mano la squadra sapendo di giocarsi una grande opportunità ed ha badato principalmente al sodo, rischiando molto poco, pensando innanzitutto a non perdere e lavorando sulla testa dei giocatori.

Credo che sappia anche lui di avere dei limiti come allenatore, ma ripeto, la mia fiducia in lui si basa sul fatto che sia una persona non afferrata al proprio credo e che sa riconoscere i propri limiti e cerca di migliorare.
 

Splendidi Incisivi

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Io sono d'accordo con Djerry. Gattuso, ad oggi, rappresenta una scommessa, perché è difficile dire con assoluta certezza dove siano i suoi limiti: da un lato c'è una manovra offensiva sterile, ma dall'altro c'è una carenza di qualità nella rosa; da un lato c'è una squadra forse troppo difensiva, ma dall'altro non è detto che non si possa rinunciare volontariamente all'iniziativa di gioco; da un lato c'è un tecnico che ha tratto il massimo da ciò che ha avuto a disposizione, ma dall'altro c'è un tecnico che non offre nessuna garanzia dinnanzi alla prospettiva di costruire una squadra secondo i suoi desideri.
 

Aron

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Io sono d'accordo con Djerry. Gattuso, ad oggi, rappresenta una scommessa, perché è difficile dire con assoluta certezza dove siano i suoi limiti: da un lato c'è una manovra offensiva sterile, ma dall'altro c'è una carenza di qualità nella rosa; da un lato c'è una squadra forse troppo difensiva, ma dall'altro non è detto che non si possa rinunciare volontariamente all'iniziativa di gioco; da un lato c'è un tecnico che ha tratto il massimo da ciò che ha avuto a disposizione, ma dall'altro c'è un tecnico che non offre nessuna garanzia dinnanzi alla prospettiva di costruire una squadra secondo i suoi desideri.


Gattuso facendo un punto in due partite col Benevento è entrato nella storia. E' una cosa che gli rimarrà sul groppone e che potrà evitare di portarsi dietro soltanto in un altro club.
Al Milan è e resterà per sempre colui che col Benevento è riuscito a farsi segnare a tempo scaduto dal portiere all'andata e a perdere al Meazza nella gara di ritorno.

Per me il suo ciclo al Milan è già finito solo per questo.
 

kipstar

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credo che si sia meritato sia il rinnovo sia il fatto di partire a luglio con la squadra. Vincesse la coppa italia sarebbe già un bel piccolo successo per lui.
detto questo sarebbe interessante sapere quanto l'andamento ottenuto sia il risultato di un lavoro PIU' tecnico/tattico oppure PIU' psicologico.
lo dico perché sarebbe ottimo se questo tipo di risultato fosse stato ottenuto magari attraverso più la psicologia e la mentalità che altro.
Per me è sempre fondamentale partire con le motivazioni che devono essere la base per poi sviluppare la tecnica e la tattica in modo che si possa migliorare sempre di più attraverso l'acquisizione si di giocatori di grande qualità ma anche di grande mentalità VINCENTE
 
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