Comunque ci è voluto veramente grande impegno per il crollo verticale del Milan visto dove eravamo. Alla fine per continuare anche solo a galleggiare in zona champion senza poi investire granché bastava poco, non è che ci volesse chissà quale scienza. Rimango basito a pensare a dove eravamo e dove siamo ora
Molti non si rendono conto di quello che ci è stato fatto.
E si che c’è un modo facile facile: si confronti la rosa della Ndranghetus 2006/2007, quella della Serie B, con la rosa del Milan 2012/2013 (lo stesso Milan che venne spinto quell’anno in Champions a suon di rigori veri quando le tette di Francesca Cipriani, quell’anno c’era qualcosa di poco chiaro e va ammesso come è giusto ammettere quando gli arbitri ci massacrano, cioè la maggioranza delle volte) e si avrà una più chiara idea dell’Armageddon rossonera operata tra il 13 Maggio 2012 (addio in blocco di tutti i senatori) e la metà di Luglio 2012 (svendite di Ibra e Thiago). La rosa della Ndranghetus che disputò il campionato di Serie B 2006/2007 era abissalmente più forte di qualunque rosa si sia vista dalle parti di Milanello dall’Estate 2012 in poi, nonostante avessero subito uno smantellamento non da poco nell’Estate di Calciopoli e fossero stati spediti in B.
Di fatto quello che abbiamo subito nell’Estate 2012 è stato MOLTO PEGGIO di un fallimento: se fossimo falliti saremmo ripartiti dalle serie minori, ma senza debiti, e ormai saremmo tornati in Serie A da almeno tre anni e saremmo, ne sono certo, molto più competitivi di ciò che siamo ora. Invece ci siamo ritrovati con una rosa ridicola (perché il Milan del 2012/2013 al netto degli aiuti arbitrali ricevuti quell’anno era robetta da 60 punti) e sommersi di debiti.
Non si è mai visto nella storia del calcio un club che passasse in DUE MESI DI TEMPO dall’essere una delle due squadre più forti d’Italia e 5/6 più forti d’Europa (perché questo eravamo, nel 2011/2012, nonostante la squadra vecchia e non all’altezza del ciclo di Ancelotti) all’essere un autentico ammasso di sterco.
Anzi no, un esempio c’è: il Grande Torino. Solo che quello fu a causa di una tragedia. Ecco, il Milan ha subito, sette anni fa, un incenerimento tecnico paragonabile a quello subito dal Toro nella tragedia di Superga, solo che nel nostro caso fu tutto frutto della volontà maligna di un infame maiale che, avendo subito il Lodo Mondadori ed essendo stato politicamente defenestrato a fine 2011, e non servendogli più il Milan, ci ha gettato via come un condom usato.