Milan: metodo Giampaolo. Gattuso dimenticato.

Djici

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Diciamo che gli slogan di Gattuso ricordavano la boxe, quelli di Giampaolo il calcio, poi sarà il campo a stabilire il migliore tra i due.

Diciamo che ci vorrebbero entrambe le cose.

Non capisco perche parlano di queste cose come se si dovesse scegliere.
L'allenatore deve entrare nella testa dei giocatori, sia sul piano tattico che su quello motivazionale.
Si deve giocare a calcio ma con furore.
Pero per me l'allenatore dovrebbe parlare solo di tattica davanti al microfono.
Si parla di motivazione solo nello spogliatoio.
 

First93

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Diciamo che ci vorrebbero entrambe le cose.

Non capisco perche parlano di queste cose come se si dovesse scegliere.
L'allenatore deve entrare nella testa dei giocatori, sia sul piano tattico che su quello motivazionale.
Si deve giocare a calcio ma con furore.
Pero per me l'allenatore dovrebbe parlare solo di tattica davanti al microfono.
Si parla di motivazione solo nello spogliatoio.

Si ci vogliono entrambe però dopo un anno e mezzo a sentire sempre veleno e toccare con mano diciamo che non mi dispiace sentire parlare Giampaolo adesso. Sarò sempre riconoscente a Gattuso, ma probabilmente l'allenatore non era il suo mestiere, lo vedrei meglio come motivatore :)
 

Black

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ridicoli. Adesso parlano male di Gattuso, fino all'altro ieri sembravo il dio degli allenatori
 

Ruuddil23

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Come riportato da Tuttosport in edicola oggi, 9 agosto, con Giampaolo il Milan ha cambiato faccia lasciandosi alle spalle il periodo di Gattuso. Ora la squadra rossonera gioca a calcio a e Milanello si sorride. Via slogan come grinta, sangue agli occhi, appartenenza, ma possesso, verticalizzazioni, movimenti precisi richiesti ai centrocampisti e agli attaccanti.

Ma figurati, sono gli stessi che invocavano la conferma del mister mesi fa.
Quel che conta è che sulla nostra panchina nel prossimo futuro non sieda più gente come brocchi, gattuso,inzaghi, seedorf.....
I nostri ultimi 'allenatori' riassumono alla grande ciò che eravamo.
Basta spacciare esordienti per allenatori, basta vendere fumo, basta usare le bandiere per prender in giro i tifosi.
Un allenatore deve innanzitutto allenare e non è detto che un grande giocatore debba essere un grande allenatore.

Il mio primo pensiero nel leggere l'articolo. Gli stessi, inoltre, che due anni fa invocavano la conferma di Fassone e Mirabelli.
 

Jino

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Gattuso lo scorso anno era partito proponendo un bel gioco, è innegabile, segnavamo tanto e ci si divertiva....però arrivavano pochi punti, ricordo emblemi come contro l'Atalanta in casa, abbiamo pareggiato una gara che meritavamo di vincere...cosi come altre...poi una volta rotto Biglia, il nostro costruttore dal basso, una volta rotto Jack la mezz'ala che faceva bene la transizione da difensiva a offensiva, il mister si è dovuto inevitabilmente adattare ad un calcio meno bello e più pratico, meno tecnico e più fisico...abbiamo finito con il giocare a palloni alti, a prendere seconde palle, a difenderci bassi e ripartire, a tenersi i risultati con le unghie e con i denti...

Giampaolo in carriera ha sempre guardato il gioco e non i risultati...ed infatti in carriera non ha mai ottenuto nessun piazzamento degno di nota, a differenza ad esempio di un Mazzarri che ha più lo stile Gattuso ma qualche risultato o storica qualificazione li ha portati...io non voglio nemmeno che Giampaolo si trasformi in quel che non è...ma dovrà sicuramente avere l'intelligenza di capire che è a Milano, al Milan...ed il risultato qui invece conta...dovrà trovare il giusto compromesso tra bel gioco e fare punti...come ha saputo fare Allegri che reputo una persona molto intelligente...a Cagliari faceva calcio spettacolo...arrivato a Milano ha capito che doveva ragionare diversamente...ed infatti ha vinto lo scudetto ed ha poi fatto la carriera che ha fatto...

Mi auguro questo da Giampaolo...ci metta equilibrio ed intelligenza per capire che si il bel gioco è importante, ma a volte serve anche un compromesso.
 

Lineker10

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Gattuso lo scorso anno era partito proponendo un bel gioco, è innegabile, segnavamo tanto e ci si divertiva....però arrivavano pochi punti, ricordo emblemi come contro l'Atalanta in casa, abbiamo pareggiato una gara che meritavamo di vincere...cosi come altre...poi una volta rotto Biglia, il nostro costruttore dal basso, una volta rotto Jack la mezz'ala che faceva bene la transizione da difensiva a offensiva, il mister si è dovuto inevitabilmente adattare ad un calcio meno bello e più pratico, meno tecnico e più fisico...abbiamo finito con il giocare a palloni alti, a prendere seconde palle, a difenderci bassi e ripartire, a tenersi i risultati con le unghie e con i denti...

Giampaolo in carriera ha sempre guardato il gioco e non i risultati...ed infatti in carriera non ha mai ottenuto nessun piazzamento degno di nota, a differenza ad esempio di un Mazzarri che ha più lo stile Gattuso ma qualche risultato o storica qualificazione li ha portati...io non voglio nemmeno che Giampaolo si trasformi in quel che non è...ma dovrà sicuramente avere l'intelligenza di capire che è a Milano, al Milan...ed il risultato qui invece conta...dovrà trovare il giusto compromesso tra bel gioco e fare punti...come ha saputo fare Allegri che reputo una persona molto intelligente...a Cagliari faceva calcio spettacolo...arrivato a Milano ha capito che doveva ragionare diversamente...ed infatti ha vinto lo scudetto ed ha poi fatto la carriera che ha fatto...

Mi auguro questo da Giampaolo...ci metta equilibrio ed intelligenza per capire che si il bel gioco è importante, ma a volte serve anche un compromesso.

Condivido molto del tuo commento, che trovo obiettivo equilibrato e lucido.

Sicuramente Giampaolo dovrà crescere molto perchè al Milan quando si perde scoppia la guerra, cosa che lui nelle sue squadre non ha mai vissuto. Basta vedere il suo percorso per notare che è pieno di bellissime partite, rotonde vittorie anche prestigiose, ma anche clamorose batoste, sconfitte rovinose, tutto questo al Milan non è minimamente tollerato al di là di certa stucchevole retorica. La storia che bel gioco è una baggianata bella e buona, se giochiamo bene ma non facciamo i punti al Milan non si va da nessuna parte e tra giornalisti e tifosi vengono montate polemiche sanguinose.

Ma prima di tutto occorre costruirgli la squadra giusta, completa nei ruoli, con caratteristiche e uomini scelti con coerenza. Se non lo faremo Giampaolo finirà in croce prima di subito, diventerà nel giro di poco Giamburrasca, senza mentalità, un perdente, uno che ha allenato la Cremonese e così via.

Purtroppo il Milan è diventato questo, il peggior posto per il mestiere di allenatore, forse appena meglio di quello di CT.
 

Jino

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Condivido molto del tuo commento, che trovo obiettivo equilibrato e lucido.

Sicuramente Giampaolo dovrà crescere molto perchè al Milan quando si perde scoppia la guerra, cosa che lui nelle sue squadre non ha mai vissuto. Basta vedere il suo percorso per notare che è pieno di bellissime partite, rotonde vittorie anche prestigiose, ma anche clamorose batoste, sconfitte rovinose, tutto questo al Milan non è minimamente tollerato al di là di certa stucchevole retorica. La storia che bel gioco è una baggianata bella e buona, se giochiamo bene ma non facciamo i punti al Milan non si va da nessuna parte e tra giornalisti e tifosi vengono montate polemiche sanguinose.

Ma prima di tutto occorre costruirgli la squadra giusta, completa nei ruoli, con caratteristiche e uomini scelti con coerenza. Se non lo faremo Giampaolo finirà in croce prima di subito, diventerà nel giro di poco Giamburrasca, senza mentalità, un perdente, uno che ha allenato la Cremonese e così via.

Purtroppo il Milan è diventato questo, il peggior posto per il mestiere di allenatore, appena meglio di quello di CT.

Sono d'accordo che il mister vada supportato. Ma al contempo sapeva benissimo dove andava a ficcarsi, per quanto il mercato sarà fatto di buona volontà ci sono tanti limiti che non possiamo varcare. Al mister si chiede anche quest'anno di lottare per il quarto posto fino all'ultima giornata, però giocando un calcio più propositivo e meno passivo, che valorizzi meglio il materiale a disposizione.

Ma come in ogni squadra arriveranno i momenti difficili, li le grandi squadre ed i grandi allenatore li riconosci perchè portan a casa punti anche senza meritarli...in questo senso mi aspetto intelligenza da parte del mister, che deve si chiedere di giocare a calcio ma in certi frangenti portare a casa punti sporchi è un pregio, non un difetto...con buona pace di Arrigo Sacchi che definisce le vittorie non meritate non vittorie.
 

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