Milan: Gattuso rigenera, insegna e gestisce.

Jino ha scritto:

Per ambire a certi allenatori, come Guardiola, servono alcuni presupposti: tornare in coppa dei campioni, raddoppiare il fatturato, uscire dall'occhio del ciclone del FFP.

Non puoi convincere Pep se non giochi la coppa dei campioni, se non gli concedi una certa libertà sul mercato.... Io ho sempre pensato una cosa, che un tecnico come Guardiola sarebbe un giorno venuto ad allenare il Milan, perchè il DNA è lo stesso. Però di recente lo stesso tecnico ha dichiarato che non allenerà più a lungo, addirittura che il City sarà il suo ultimo club importante lasciando intendere che poi ci potrà essere una più leggera nazionale o si parla di un futuro da dirigente al Barca.

Insomma, io spero di vederlo un giorno, ma il tempo stringe e noi non siamo ancora pronti.

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quando e se, torneremo a certi livelli, Guardiola avrà già smesso di allenare.

Jino ha scritto:

Per ambire a certi allenatori, come Guardiola, servono alcuni presupposti: tornare in coppa dei campioni, raddoppiare il fatturato, uscire dall'occhio del ciclone del FFP.

Non puoi convincere Pep se non giochi la coppa dei campioni, se non gli concedi una certa libertà sul mercato.... Io ho sempre pensato una cosa, che un tecnico come Guardiola sarebbe un giorno venuto ad allenare il Milan, perchè il DNA è lo stesso. Però di recente lo stesso tecnico ha dichiarato che non allenerà più a lungo, addirittura che il City sarà il suo ultimo club importante lasciando intendere che poi ci potrà essere una più leggera nazionale o si parla di un futuro da dirigente al Barca.

Insomma, io spero di vederlo un giorno, ma il tempo stringe e noi non siamo ancora pronti.

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Totalmente condivisibile, l'estetica di Guardiola soddisfa quella storicamente apprezzata nel nostro club e nella sua tifoseria, ma Guardiola, come certamente Ancelotti e Mourinho e, probabilmente, lo stesso Conte, ha la dimensione del tecnico ormai professionalmente più che maturo, che, al di là della pur legittima motivazione economica, che peraltro oggi il nostro club non potrebbe soddisfare, non apporterebbe ad una squadra in crescita, come il nuovo Milan, quella componente di ambizione ed innovazione essenziale al suo sviluppo, secondo caratteristiche di autonoma ed irriducibile identità, come chiede lo stile e la tradizione del Milan, almeno nelle aspettative del mondo ad esso legato. Semplicemente, si tratta di percorsi professionali che non possono incrociarsi per poi coincidere. Se quelle aspettative possano essere soddisfatte da Gattuso è da vedersi, le incognite su questo allenatore senza background sono molte, ma è proprio ciò che lo rende astrattamente eleggibile al ruolo, quell'aura di mistero e novità che, almeno su questo limitato piano, lo assimila al Sacchi del 1987 o al Capello del 1991. Auguriamo allora a lui, ed in fondo a noi stessi, che egli sia effettivamente all'altezza di simili modelli.

jacky ha scritto:

Dopo un precampionato tutti dietro e pedalare e 1 gara su 2 vinta al 97 contro una squadra improponibile si scrivono queste cose...
Figuriamoci se dovesse fare un filotto.
La realtà è che sotto esame come tutti, non c'è più spazio per le chiacchiere ma contano i risultati.
Il fatto che voleva rimanere con il suo gruppo di lavoro Mirabelli-Fassone per competere per il settimo posto resterà una macchia tremenda nella storia al Milan di questo personaggio.

Gattuso (anche se non sembra) è una prima donna e la cosa che mi spaventa di più è che al primo problema possa dare di matto.

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una gara su 2 vinta al 97? perchè abbiamo giocato contro Sassuolo e Torino.... chissà cosa diresti di Spalletti allora, se tifassi Inda.

Veramente non capisco tutto questo astio verso Gattuso. Viene anche il dubbio che probabilmente al gol di Cutrone non hai esultato più di tanto, perchè con 1 punto in classifica potevi criticare ancora meglio