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Quando sento attaccare Maldini per mancata esperienza o peggio perché non ha fatto nulla dopo il ritiro, per me è come sentire qualcuno che dice a Gesù Cristo che non è adatto a moltiplicare fette biscottate e carne di vitello perché si è specializzato in passato solo con pane e pesce.
Se esiste un profilo con più credibilità, personalità, trasparenza, intelligenza, integrità, amore per i colori, disinteresse personale e soprattutto competenza e conoscenza del gioco di Paolo Maldini, sarei lieto di avere l'identità.
La cosa curiosa è che Paolo non solo eccelle a prescindere in tutte quelle caratteristiche, ma sarebbe anche l'unico da cui accetterei errori e parziali fallimenti perché so già che all'origine c'era un'idea che sarà pronto a riconoscere sbagliata e che è già al lavoro per rimediare perfezionandosi.
Se chi arriva non porta Paolo in quest'epoca storia e con la sua volontà specifica, per me sarebbe gravissimo.
Tanto più perché il rifiuto di Paolo a Fassone, per chi ancora avesse dubbi, rappresenta il nuovo grado ed il parametro della credibilità di chi gli offre l'incarico.
Sono arrivato anche io alla conclusione che il ritorno Di Maldini coinciderà con il ritorno del Milan.Io la ritengo una cosa indispensabile se si vuole fare sul serio. Poi non ho la verità in tasca, come nessuno d'altronde.
Esserci riempiti di interisti, storicamente perdenti, è una follia che non capirò mai.
Per quanto concercne il condottiero Rino, lo amo, come tutti, ma serve gente pronta.