Milan, ecco i numeri disastrosi di Paquetà

Molenko

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Dai, adesso dì pure che il 451 con Suso e Chalanoglu a farsi la fascia era un modulo spettacolare e che soprattutto valorizzava anche economicamente la rosa. Mettiti su il DVD della partita di coppa Italia contro la temibile Lazietta, così ti passi il sabato pomeriggio.

Mannaggia a questo cattivone di Gattuso che metteva Suso e Calhanoglu e teneva in panchina due fenomeni come Cristiano Borini e Leo Castillejo.
Ah, a proposito ma parli della stessa Lazio che ci è arrivata sotto e che quest'anno con JeanPaul e Pioli ci ha dato 15 punti con la stessa identica rosa dell'anno scorso più Lazzari e con noi che eravamo più forti?
 
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Mannaggia a questo cattivone di Gattuso che metteva Suso e Calhanoglu e teneva in panchina due fenomeni come Cristiano Borini e Leo Castillejo.
Ah, a proposito ma parli della stessa Lazio che ci è arrivata sotto e che quest'anno con JeanPaul e Pioli ci ha dato 15 punti con la stessa identica rosa dell'anno scorso più Lazzari e con noi che eravamo più forti?

Caro Molenko, il problema non è la scelta di suso e calha a discapito di borini e samu , detta cosi è brutalmente buttata in caciara e da un ragazzo che di calcio ne mastica come te mi aspetto una riflessione più profonda e dettagliata.

Il problema è che se lavori come modulo a un 4-3-3/4-3-2-1/4-5-1 che dir si voglia, organizzi il centrocampo e studi le catene di gioco e poi sotto-punta posizioni giocatori da palleggio e senza contro-movimento ne consegue un modulo ibrido che ha , appunto, del 4-3-3 il palleggio e le uscita ma manca poi clamorosamente nelle voci offensive e negli ultimi 25 metri.

A ben vedere sarebbe bastato dare più spazio ai tanto bistrattati borini e samu per avere una parvenza di 4-3-3 più equilibrato nelle due fasi, forse ne sarebbe bastato anche uno solo per lavorare almeno su una catena di gioco nel palleggio e sull'altra nella profondità, una formula ibrida da calcio 'scoliotico' che pende su una fascia ma ha fatto la fortuna di piazze come a napoli.
Insigne palleggiava, callejon affondava e riequilibrava senza palla.
Capisco che lo spessore dei giocatori non è lontanamente paragonabile ma si parla solo di sviluppi di gioco e di equilibrio nelle due fasi.

Borini in fascia del resto, largo a sinistra nel tridente, sul finire di quel campionato lo abbiamo visto spesso ( se non erro abbiamo chiuso il torneo con questi uomini) , a testimonianza che si stava provando a cercare quella profondità e quella presenza in area che mancavano clamorosamente e che penalizzavano non poco i nostri numeri offensivi.

Gattuso, non è nè un mistero nè un'offesa, ama palleggiare con le catene di gioco e nella scelta degli uomini da posizionare larghi nel tridente predilige i palleggiatori che accorciano sulla mezz'ala o sul terzino e palleggiano spesso spalle alla porta proteggendo palla con la spalla.
Questo gli consente di triangolare nello stretto, imbastire bene le uscite dal basso e crearsi spazi buoni poi da attaccare dopo aver superato il primo pressing avversario.
Questa è una peculiarità del calcio di Gattuso e una situazione di gioco che cerca e ricerca.

Anche a Napoli, a precisa domanda sul perchè gente come Lozano vede poco il campo ed è poco nelle grazie del mister, Gattuso ha spiegato che il messicano non è attaccante da raccordo ma da profondità e quindi non garantisce al mister quello che ricerca.

La parentesi quindi nera, oserei dire nerissima, di calha e suso sotto-punta che ha penalizzato la crescita della nostra squadra era quindi certamente dovuta a una rosa scarsa, limitata e mal assortita ma era anche direttamente collegata al credo del mister.

In quell'anno del resto, lo ricorderei certamente, spesso causa defezioni in mezzo al campo siamo anche stati costretti a passare a un canonico, banale e scolastico 4-4-2, modulo che ci ha permesso di ottenere risultati incredibilmente positivi, ma appena il mister ha riavuto i suoi uomini fidati non ha esitato a tornare al modulo e schema che meglio conosce.

Poi , per carità , non è nè una colpa nè un limite e credo che quando si motivano i concetti con educazione, pacatezza e cognizione di causa si possa argomentare di tutto e possano nascere anche confronti interessanti.
Con affetto.
 

Chrissonero

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Io prima di darlo per finito ancora aspetterei. Il ragazzo si è perso, indubbiamente, ed è caduto in una crisi tremenda.
Ma giudicarlo oggi equivale a voler scovare il raggio di sole in mezzo a un temporale.
E' comunque un classe 97, ha buon piede e buon fisico. Deve lavorare e migliorare molto ma, ancor prima , deve trovare un allenatore che creda in lui e lo valorizzi.
Pioli ha fatto un lavoro egregio su quasi tutta la rosa ma su paquetà non ci è riuscito.
Addirittura lo ha schierato spesso mezzo destro con la speranza che potesse provare la giocata a rientrare.
Non credo paquetà sia quel giocatore ma dire che non ha doti non è nemmeno esattamente vero, a mio modesto parere.
Se per dare un senso alla sua carriera deve andare via è giusto che lo faccia, se il milan non crede più in paquetà è giusto che lo ceda.

Oggi lucas ha problemi coi tempi di gioco e nel gioco a due tocchi. Difetti da settore giovanile.
Ho sempre pensato che la mossa più ovvia e naturale per fargli trovare fiducia sia metterlo sul suo piede e in quegli spazi che lo aiutano coi suoi limiti : largo a sinistra.
E' il mio cavallo di battaglia da mesi.
Il calcio oggi segue sviluppi diversi ma un tempo la cosa più ovvia da fare era mettere i destri a destra e i mancini a sinistra, quelli bravi giocavano dappertutto.

Per me deve restare almeno fino a gennaio e provare togliere l'posto a Calhanoglu, L'Europa League è un'opportunità per acquisire fiducia
 

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