Il Milan è un libro spalancato. Tutto come previsto. I nomi sono quelli...
Nomi che fanno capire che non c'è la minima voglia di tornare a competere.
Ti chiedo scusa, avevi ragione. Mi aveva illuso l'acquisto di Paquetà, che invece credo sia stato il tipico specchietto per le allodole in stile Belluccone, tipo l'estate dei Bacca e Bertolacci.
Sono sempre più convinto che vogliano usare questo povero e glorioso club non per apprezzarlo e rivenderlo con un gain, ma spolpandolo fino all'osso come negli ultimi anni di gestione del duo malefico: bancomat personale tramite voci di bilancio assurde per pagamenti a misteriosi terzi, maestranze, commissionò, etc., e oggetto di biglietto da visita e public relations per Elliot ad abbellire i loro veri interessi italiani. Questo, fino alla dipartita del Maledetto.
Si sono scelti anche due belle foglie di fico, Leonardo e Maldini: se questi due hanno un residuo di dignità, non penso resisteranno a lungo dopo aver capito in che buffonata siano capitati.
Non c'è futuro, non c'è presente, non c'è più niente. Ci hanno tolto anche l'ultima cosa che tiene vivo un essere umano (un tifoso, nel caso specifico): la speranza. Non c'è più niente, niente, quel figlio di troi@ maledetto ha distrutto con le sue mani uno dei Club più gloriosi al momdo. Che crepi, che crepi male, che crepino i suoi figli e tutta la sua stirpe, e che bruci all'inferno in eterno, se l'inferno esiste.