Mentalità di Roberto Baggio

7AlePato7

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Guardando Baggio, ho avuto sempre la sensazione di avere di fronte un campione a tutto tondo.

Ricordo l'ottavo di finale contro la Nigeria nel '94. Fino a quel momento Baggio aveva fatto un mondiale anonimo, con un girone penoso dell'Italia che perse contro l'Irlanda (gol di Houghton, mortacci sua ancora me lo ricordo), poi vinse contro la Norvegia (mi pare, non vorrei dire frescacce) e pareggiò col Messico. Baggio mai decisivo fino a quel momento, neppure un gol. Ebbene nell'ottavo di finale contro la Nigeria i nigeriani erano in vantaggio e in superiorità numerica (mi pare che nell'Italia fu espulso Mussi). In abbondante recupero Baggio segna il pareggio. Nei tempi supplementari sempre Baggio firma il 2-1 su rigore. L'Italia va avanti.

Nei quarti di finale incontriamo la Spagna: non è la corazzata di oggi, ma anche allora era una squadra di indubbia qualità. Baggio ancora decisivo segna un gol saltando il portiere della Spagna e insaccando a porta vuota.

Semifinale contro la Bulgaria che aveva appena buttato fuori la Germania campione in carica e favorita del torneo: Baggio segna due gol uno più bello dell'altro.

In finale abbiamo incontrato la squadra più forte, il Brasile di Romario e Bebeto. Ricordo ancora le dichiarazioni di Sacchi alla vigilia: "So come batterli". Ma in quella finale il Brasile fece una partita d'attacco, con l'Italia che si difese con un vero e proprio catenaccio (altro che "il gioco spumeggiante di Sacchi). Anzi se lo volete sapere, quell'Italia a livello di gioco espresso fu una delle peggiori che abbia mai visto, manco Trapattoni è arrivato a livelli del genere. Per dire... Sacchi che predica tanto l'importanza del gioco corale...

Comunque Baggio è stato un campione, magari un po' silenzioso, ma in campo la sua presenza si faceva sentire eccome e nei momenti importanti c'era sempre.
 
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