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Menez:"Mi dicevano che ero come Kakà. Quel gol di tacco...".
Jeremy Menez alla GDS in edicola oggi, 11 aprile, sul Milan:"Potevo fare molto di più, ma non ho lavorato abbastanza. Pensavo bastasse il talent. Partita che mi è rimasta nel cuore? Parma-Milan 4-5, in quel gol di tacco c’è tutto Menez. Negli allenamenti dicevano che ero forte come Kakà, poi in partita avevo qualche pausa. Ero giovane, ma non ho mai sentito la pressione. Questa parola non mi rappresenta. Al Psg e al Milan, stagione 2014-15. Segnai 16 gol da centravanti, un ruolo che non avevo mai fatto. Solo da ragazzino, dribblando criminalità e pistole. Fu un’idea di Inzaghi. Peccato per l’annata storta, ma la colpa non fu solo di Pippo. Le squadre che seguo oggi? Soprattutto Milan e Roma. Pastore è un amico. Talento puro. Peccato per gli infortuni, ma se sta bene è una garanzia. Poi voglio Mandare un abbraccio a Mihajlovic, tornerà più forte di prima. Ibra da confermare? Certo, gli avversari lo temono. Resta un fenomeno anche a 38 anni".
Jeremy Menez alla GDS in edicola oggi, 11 aprile, sul Milan:"Potevo fare molto di più, ma non ho lavorato abbastanza. Pensavo bastasse il talent. Partita che mi è rimasta nel cuore? Parma-Milan 4-5, in quel gol di tacco c’è tutto Menez. Negli allenamenti dicevano che ero forte come Kakà, poi in partita avevo qualche pausa. Ero giovane, ma non ho mai sentito la pressione. Questa parola non mi rappresenta. Al Psg e al Milan, stagione 2014-15. Segnai 16 gol da centravanti, un ruolo che non avevo mai fatto. Solo da ragazzino, dribblando criminalità e pistole. Fu un’idea di Inzaghi. Peccato per l’annata storta, ma la colpa non fu solo di Pippo. Le squadre che seguo oggi? Soprattutto Milan e Roma. Pastore è un amico. Talento puro. Peccato per gli infortuni, ma se sta bene è una garanzia. Poi voglio Mandare un abbraccio a Mihajlovic, tornerà più forte di prima. Ibra da confermare? Certo, gli avversari lo temono. Resta un fenomeno anche a 38 anni".