L'ultima follia di Repubblica: no al Crocifisso per la giornalista

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Marina Nalesso, conduttrice di Tg1 e Tg2, al centro delle polemiche su Repubblica. Il grave peccato? L'indossare un Crocifisso al collo durante la diretta Tv. Questo gesto ha mandato su tutte le furie il quotidiano di Eugenio Scalfari, che però non perde tempo a mettere il Papa in prima pagina quando parla di immigrati. Il crocifisso di Marina Nalesso ha irritato già in passato alcuni esponenti del PD. Proprio alcuni giorni fa la Moretti, Dem, proponeva tendine ammovibili per coprire le Croci ai Cimiteri.

Certo è come se al prossimo derby siccome agli interisti sta sul c..o il rosso/nero per educazione ci mettiamo la maglia bianca. Basta con ste cose se a uno da fastidio il crocifisso son problemi suoi.
 

FiglioDelDioOdino

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Sono d'accordo con la repubblica (incredibile ma vero).
Tutta questa manfrina sul far indossare il crocifisso alla giornalista è figlia, come al solito, della paura. In questo caso dell'invasione islamica.
E si pensa di contrastarla ponendo contro il crocifisso che neanche padre Karras

E' certo che la cultura islamica sia dannosa (porterebbe via libertà etc). Ma penso che contrastarla con un'altra religione sia una strategia incredibilmente fallimentare. Abbiamo già accumulato una certa esperienza in proposito.

Per evitare che un credo religioso porti ingiustizia e caos tra la gente bisogna applicare un generico "usare la testa", crescere come persone, usare la legge, essere maturi. Essere razionali. Tutti aspetti fondamentali per creare una società solida e felice.

Ciò niente ha a che vedere col credere in A o in B. Ognuno sia libero di vivere la sua spiritualità, con la lucidità di capire che una religione, usando antichi scritti, non deve mettere il becco in ogni singolo aspetto della vita e della società. Nella massima libertà soggettiva può avere un suo spazio personale (anche totale), ma la società felice deve ancora nascere e, per forza di cose, non può nascere se in partenza dico "tifo gli ebrei, abbasso gli induisti".


Questi episodi dimostrano come mediamente si viva nel terrore puro, nella paura del diverso.
Salvini ha già fatto scacco agli italiani. E vincerà ancora molte, molte, molte partite.
Anni bui attengono un'Italia condannata a restare stagnante. La mentalità non cambia, anzi si sta irrigidendo. Ultima in Europa per la comprensione di un testo scritto. Gazzetta dello sport quotidiano più letto.
Salvini, il simbolo dell'Italia, va in giro parlando con il vangelo e il tricolore del milan.

Abbiamo contrastato l'Islam con il Cristianesimo. Da Poitiers, a Lepanto, a Vienna.
(e guardacaso a Vienna ci andarono tutti, tutti tranne i Francesi)
e mi pare che abbia funzionato non bene, benissimo. Al punto da relegare l'Islam ad una sciocchezza irrilevante nel Mondo e nella storia, nel XX secolo.
Sono i Bianchi, prima Pagani e poi Cristiani, ad aver creato questa nostra civiltà che è stata ed è tutt'ora il motore dell'umanità. Siamo noi ad aver inventato il liberalismo e i diritti umani, non altri, non l'Islam.

E ora mi stai dicendo che per essere civili dovremmo ammettere, tollerare, addirittura prendere come esempio l'Islam.

Eppure gli esempi di come siano gli Stati islamici non sono difficili da trovare. Ti sembrano esemplari?
Tra l'altro quelli degni di nota son stati distrutti dai globalisti, capeggiati dalla sinistra (quindi dal PD, e tutte le varie denominazioni satellitarie). La Siria per esempio era uno stato con una discreta libertà religiosa, ma Assad è stato dipinto come un dittatore (lol ) e si è mossa guerra al grido "Regime Change!" urlato in tutte le piazze con bandiere comuniste e piddine (poi il cattivo invece sarebbe Salvini giusto?!)

Dovresti ringraziare tutti coloro che combatterono nei secoli contro gli Arabi, i Marocchini (che sbarcavano e ci portavano via come schiavi, in numero maggiore della tratta dei neri), e i Turchi.

Noi deplorevoli razzisti omofobi siamo quelli che hanno edificato questa civiltà. E non parlare di razionalità e felicità che la tua visione è prettamente utopistica, fuori da ogni logica e che ha portato solo infelicità.
 
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Abbiamo contrastato l'Islam con il Cristianesimo. Da Poitiers, a Lepanto, a Vienna.
(e guardacaso a Vienna ci andarono tutti, tutti tranne i Francesi)
e mi pare che abbia funzionato non bene, benissimo. Al punto da relegare l'Islam ad una sciocchezza irrilevante nel Mondo e nella storia, nel XX secolo.
Sono i Bianchi, prima Pagani e poi Cristiani, ad aver creato questa nostra civiltà che è stata ed è tutt'ora il motore dell'umanità. Siamo noi ad aver inventato il liberalismo e i diritti umani, non altri, non l'Islam.

E ora mi stai dicendo che per essere civili dovremmo ammettere, tollerare, addirittura prendere come esempio l'Islam.

Eppure gli esempi di come siano gli Stati islamici non sono difficili da trovare. Ti sembrano esemplari?
Tra l'altro quelli degni di nota son stati distrutti dai globalisti, capeggiati dalla sinistra (quindi dal PD, e tutte le varie denominazioni satellitarie). La Siria per esempio era uno stato con una discreta libertà religiosa, ma Assad è stato dipinto come un dittatore (lol ) e si è mossa guerra al grido "Regime Change!" urlato in tutte le piazze con bandiere comuniste e piddine (poi il cattivo invece sarebbe Salvini giusto?!)

Dovresti ringraziare tutti coloro che combatterono nei secoli contro gli Arabi, i Marocchini (che sbarcavano e ci portavano via come schiavi, in numero maggiore della tratta dei neri), e i Turchi.

Noi deplorevoli razzisti omofobi siamo quelli che hanno edificato questa civiltà. E non parlare di razionalità e felicità che la tua visione è prettamente utopistica, fuori da ogni logica e che ha portato solo infelicità.
Il tuo intervento denota scarsa conoscenza degli ultimi tre o quattro millenni di storia. La cultura europea è frutto anche di fortissime influenze arabo-musulmane in innumerovoli settori: matamatica, algebra, trigonometria, sistema decimale, medicina, astronomia, conoscenze scientifiche e tecnologiche varie, arte, agricoltura(potrei andare avanti giorni).

Il concetto espresso da [MENTION=1341]Mille e una notte[/MENTION] è quindi assolutamente corretto(non condivido però la presunta pericolosità dell'Islam). L'Europa è quella che è perché, attraverso i vari movimenti culturali che si sono creati dall'Illuminismo in poi, è riuscita a relegare le religioni tutte ai margini della vita politica.
Molti si indignano per passi violenti contenuti nel Corano, ma sono esattamente equivalenti a quelli contenuti nella Bibbia. A titolo d'esempio:
1)Corano: "Quando un uomo cavalca un altro uomo, il trono di Dio trema. Uccidete l'uomo che lo fa e quello che se lo fa fare".
2)Bibbia: "Se un uomo giace con un maschio come fa con una donna, hanno commesso tutti e due un abominio: saranno messi a morte entrambi, il loro sangue ricadrà su di loro".

Se in taluni(pochi) Paesi musulmani si applica ancora il principio espresso del Corano e da noi no è proprio perché, grazie ai movimenti culturali di cui sopra, siamo riusciti ad andare oltre. Ma è stato un processo lungo e faticoso, basti pensare che in Italia fino alla fine dell'Ottocento l'omossesualità era reato e fino pochi decenni fa esisteva il delitto d'onore, basato sul passo della Bibbia che indicava l'adulterio come crimine da punire con la morte. E si tratta di un processo ancora non completato, visto che permangono ancora sacche di resistenza, per fortuna minoritarie, che pretendono di applicare la "legge" della Bibbia a tutti. Sempre a titolo d'esempio:
-il passo di cui al punto 2 viene usato per discriminare e negare diritti umani fondamentali a persone omosessuali;
-il passo della Bibbia secondo l'intimità sessuale tra uomo e donna deve esserci solo all'interno del matrimonio viene usato per discriminare e negare diritti umani fondamentali,
-il passo della Bibbia secondo cui "non sapete che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete ricevuto da Dio? Quindi non appartenete a voi stesso poiché siete stati comprati a caro prezzo" viene ancora oggi usato, ad esempio, per negare a chiunque di decidere cosa fare della propria vita e della propria morte.

Personalmente, a livello di mentalità non vedo alcuna differenza con la mentalità presente in quei pochi paesi che ancora applicano la legge coranica. Ergo, come appunto diceva Mille, la soluzione è quella di continuare a tenere le religioni ai margini. La Cultura europea è riuscita a tenere a bada quella che è stata una delle religioni più violente della Storia dell'Umanità, di certo non avrà problemi a tenere a bada una religione non dissimile, ma con una presenza numerica di gran lunga inferiore.
 

Butcher

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A volte spero che l'Islam prenda il sopravvento per addomesticare tutte questi intellettualoidi e radical chic.
 
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Sono serissimo.

Questo è il punto. Se anche l'avesse messo fuori distrattamente, viene immediatamente etichettata come "paladina" del cristianesimo. Mi immagino già che verrà dipinta come una crociata, pronta in sella al cavallo bianco a combattere il nemico religioso.

Strumentalizzazione meschina. Siamo in un paese cristiano, eh. Quindi, in un paese portatore, storicamente, di valori cristiani, viene vista come "diversa".

Se ho una passione per il Milan, mi metto la maglietta del Milan. Invece no, arriva il tifoso del Pizzighettone (esempio), in piena curva, a dirmi che sto denigrando i suoi valori morali. Normalmente immaginati cosa accadrebbe. Siamo anche troppo civili, secondo me. Troppo.

Io i valori spero di averli, perché mai andrò a imporre modi di vita agli altri. Mi aspetto che venga fatto altrettanto, specialmente a casa mia. Sempre che questa sia ancora casa mia.

PS
Lungi da me farti cambiare idea, ti stimo e siamo in un forum. Io la cambio se intravedo cose che reputo sensate, secondo i miei parametri di valutazione.
PS 2.0
Il bello è che non sono nemmeno cattolico, secondo l'accezione normale del termine.
Il tuo ragionamento è corretto, ma secondo me sbagli bersaglio. L'esempio corretto sarebbe "ho la maglia del Milan e viene un tifoso del Milan a dirmi che offendo i valori del Pizzighettone".
Personalmente, non ho mai visto né sentito di manifestazioni di protesta di musulmani o fedeli di altre religioni contro le feste di Natale, il presepe, il crocefisso eccetera. Ti dirò di più, a Natale scorso sono andato alla recita di Natale della mia nipotina e c'erano due bambine musulmane, accompagnate dai genitori, che cantavano "tu scendi dalle stelle"(sul serio!).
Tutte queste polemiche inutili vengono sempre sollevata da italiani: maestre, presidi ecc.

In ogni caso, è sempre e soltanto una questione di persone. C'è il musulmano che non vuole che la figlia viva "all'occidentale" e c'è il musulmano che vuole conoscere e integrarsi nella cultura del Paese in cui vive e porta la figlia a cantare le canzoncine di Natale. Esattamente come c'è l'italiano cattolico leghista che venera l'ampolla con l'acqua putrida del Po come un "dio" e non vuole che la figlia frequenti il fidanzatino siciliano(successo a una mia amica quando eravamo adolescenti) o caccia il/la figlio/a di casa perché gli dice di essere omosessuale e c'è l'italiano cattolico al quale non interessa se il/la figlio/a è omosessuale o frequenta una persona di altra religione.
 
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Il fatto che la maggioranza imponga i propri usi e costumi alle minoranze, non tollerando altresí le corrispondenti manifestazioni delle minoranze é l’anticamera delle peggiori dittature del 900.

Chi ha la maggioranza deve fare il possibile e anche di piú affinché chi é in minoranza si senta a casa propria come se il peso dei numeri non ci fosse.

Un tempo eravamo hna societá sostanzialmente monoculturale, adesso siamo in modo irreversibile multiculturare, multirazziale, multigenere.

Che tutti se ne facciano una ragione rispettando le differenze.
Condivido il tuo pensiero.
Però penso che certe polemiche siano deleterie per questo tipo di processo culturale. Se fai caso, se un italiano dice qualcosa contro il crocifisso, il messaggio errato che molti percepiscono è "i musulmani vogliono imporre la loro cultura", quando invece nessun musulmano ha detto nulla sul crocifisso ma la polemica è stata sollevata, per l'appunto, da un non musulmano.
L'integrazione è un processo lungo e complesso, penso sarebbe meglio evitare di sollevare polveroni per questioni meramente simboliche e concentrarsi su questioni concrete.
 

gabri65

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Il tuo ragionamento è corretto, ma secondo me sbagli bersaglio. L'esempio corretto sarebbe "ho la maglia del Milan e viene un tifoso del Milan a dirmi che offendo i valori del Pizzighettone".
Personalmente, non ho mai visto né sentito di manifestazioni di protesta di musulmani o fedeli di altre religioni contro le feste di Natale, il presepe, il crocefisso eccetera. Ti dirò di più, a Natale scorso sono andato alla recita di Natale della mia nipotina e c'erano due bambine musulmane, accompagnate dai genitori, che cantavano "tu scendi dalle stelle"(sul serio!).
Tutte queste polemiche inutili vengono sempre sollevata da italiani: maestre, presidi ecc.

In ogni caso, è sempre e soltanto una questione di persone. C'è il musulmano che non vuole che la figlia viva "all'occidentale" e c'è il musulmano che vuole conoscere e integrarsi nella cultura del Paese in cui vive e porta la figlia a cantare le canzoncine di Natale. Esattamente come c'è l'italiano cattolico leghista che venera l'ampolla con l'acqua putrida del Po come un "dio" e non vuole che la figlia frequenti il fidanzatino siciliano(successo a una mia amica quando eravamo adolescenti) o caccia il/la figlio/a di casa perché gli dice di essere omosessuale e c'è l'italiano cattolico al quale non interessa se il/la figlio/a è omosessuale o frequenta una persona di altra religione.

"... ma secondo me sbagli candeggio", per citare una famosa pubblicità :asd:

In realtà volevo rispondere a Mille, che stimo e leggo con piacere.

La sostanza del problema non cambia. Allora il tifoso (teoricamente mio compagno, ma è tutto da dimostrare), mi sta facendo osservare che sto urtando la sensibilità di un altro tifoso. L'ho forse picchiato? Gli ho impedito di mettersi la sua maglietta? E' una polemica pretestuosa, e il presunto tifoso mi sta evidentemente provocando per accendere gli animi. Perché sa benissimo che se io vado con la maglietta del Milan nella curva avversaria sono a rischio. Io non voglio che succeda niente, né nella curva del Milan né in quella del Pizzighettone. Quindi a me non deve dire niente, eventualmente si deve preoccupare di spargere moralità nella curva avversaria.

Chiudendo con la metafora, sono millenni che le persone, le donne, portano rosari e crocifissi. Mia nonna lo faceva, e non c'è mai stato nessun problema. Adesso, da qualche anno, tutto è cambiato, sono arrivate nuove civiltà e dobbiamo seguire criteri che si scontrano palesemente con il buon senso. Non funziona così.

Sarò banale, ma se esponi un crocifisso in certi luoghi vieni automaticamente lapidato, qui da noi invece bisogna stare attenti a non urtare la sensibilità, che io nel mio piccolo cerco sempre di fare. Perché dobbiamo sempre preoccuparci di quello che facciamo in casa nostra e non ci battiamo nella solita maniera contro quello che succede fuori?

Se vogliamo essere tolleranti, cerchiamo di esserlo a 360^. Qui da noi mi sembra che siamo già avanti da questo punto di vista, forse il problema sta da altre parti. La visione di mondo tollerante o lo vediamo come un tutt'uno, altrimenti vale il principio di località, perciò, se permetti, io dò la precedenza ai costumi e le usanze della mia terra. Senza danneggiare in modo evidente nessuno.

Inutile dire che sono solo polemiche volte alla strumentalizzazione politica con fini tutt'altro che morali.

Per quanto riguarda Salvini, mi sembra che si stia spostando il punto del problema. Siamo passati dall'accusare una persona che espone come vezzo un simbolo di un suo credo, senza danneggiare in maniera rilevante nessuno, ad addossare la colpa a Salvini. Che c'entra Salvini?

Il teorema è:

Una persona espone un simbolo --> sta dalla parte di Salvini --> Salvini è un cogli*ne --> la persona è in torto

In questa maniera si riesce giustificare qualsiasi posizione.

Una persona prende le bastonate --> si ribella --> è una reazionaria --> è in torto, e deve pure chiedere scusa

Nuovamente, non funziona così.
 

Mou

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Il tuo intervento denota scarsa conoscenza degli ultimi tre o quattro millenni di storia. La cultura europea è frutto anche di fortissime influenze arabo-musulmane in innumerovoli settori: matamatica, algebra, trigonometria, sistema decimale, medicina, astronomia, conoscenze scientifiche e tecnologiche varie, arte, agricoltura(potrei andare avanti giorni).

Il concetto espresso da [MENTION=1341]Mille e una notte[/MENTION] è quindi assolutamente corretto(non condivido però la presunta pericolosità dell'Islam). L'Europa è quella che è perché, attraverso i vari movimenti culturali che si sono creati dall'Illuminismo in poi, è riuscita a relegare le religioni tutte ai margini della vita politica.
Molti si indignano per passi violenti contenuti nel Corano, ma sono esattamente equivalenti a quelli contenuti nella Bibbia. A titolo d'esempio:
1)Corano: "Quando un uomo cavalca un altro uomo, il trono di Dio trema. Uccidete l'uomo che lo fa e quello che se lo fa fare".
2)Bibbia: "Se un uomo giace con un maschio come fa con una donna, hanno commesso tutti e due un abominio: saranno messi a morte entrambi, il loro sangue ricadrà su di loro".

Se in taluni(pochi) Paesi musulmani si applica ancora il principio espresso del Corano e da noi no è proprio perché, grazie ai movimenti culturali di cui sopra, siamo riusciti ad andare oltre. Ma è stato un processo lungo e faticoso, basti pensare che in Italia fino alla fine dell'Ottocento l'omossesualità era reato e fino pochi decenni fa esisteva il delitto d'onore, basato sul passo della Bibbia che indicava l'adulterio come crimine da punire con la morte. E si tratta di un processo ancora non completato, visto che permangono ancora sacche di resistenza, per fortuna minoritarie, che pretendono di applicare la "legge" della Bibbia a tutti. Sempre a titolo d'esempio:
-il passo di cui al punto 2 viene usato per discriminare e negare diritti umani fondamentali a persone omosessuali;
-il passo della Bibbia secondo l'intimità sessuale tra uomo e donna deve esserci solo all'interno del matrimonio viene usato per discriminare e negare diritti umani fondamentali,
-il passo della Bibbia secondo cui "non sapete che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete ricevuto da Dio? Quindi non appartenete a voi stesso poiché siete stati comprati a caro prezzo" viene ancora oggi usato, ad esempio, per negare a chiunque di decidere cosa fare della propria vita e della propria morte.

Personalmente, a livello di mentalità non vedo alcuna differenza con la mentalità presente in quei pochi paesi che ancora applicano la legge coranica. Ergo, come appunto diceva Mille, la soluzione è quella di continuare a tenere le religioni ai margini. La Cultura europea è riuscita a tenere a bada quella che è stata una delle religioni più violente della Storia dell'Umanità, di certo non avrà problemi a tenere a bada una religione non dissimile, ma con una presenza numerica di gran lunga inferiore.

Perfetto.
 
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Certo è come se al prossimo derby siccome agli interisti sta sul c..o il rosso/nero per educazione ci mettiamo la maglia bianca. Basta con ste cose se a uno da fastidio il crocifisso son problemi suoi.

paragone non molto pertinente, per restare in tema calcistico è come se una giornalista sportiva che dovrebbe riportare le notizie sportive di tutte le squadre indossasse la maglia della sua squadra preferita in diretta :asd: in certi contesti bisogna essere super partes, poi fuori puoi indossare crocifissi, magliette della squadra di calcio preferita ecc.
 

FiglioDelDioOdino

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Il tuo intervento denota scarsa conoscenza degli ultimi tre o quattro millenni di storia. La cultura europea è frutto anche di fortissime influenze arabo-musulmane in innumerovoli settori: matamatica, algebra, trigonometria, sistema decimale, medicina, astronomia, conoscenze scientifiche e tecnologiche varie, arte, agricoltura(potrei andare avanti giorni).

Il concetto espresso da [MENTION=1341]Mille e una notte[/MENTION] è quindi assolutamente corretto(non condivido però la presunta pericolosità dell'Islam). L'Europa è quella che è perché, attraverso i vari movimenti culturali che si sono creati dall'Illuminismo in poi, è riuscita a relegare le religioni tutte ai margini della vita politica.
Molti si indignano per passi violenti contenuti nel Corano, ma sono esattamente equivalenti a quelli contenuti nella Bibbia. A titolo d'esempio:
1)Corano: "Quando un uomo cavalca un altro uomo, il trono di Dio trema. Uccidete l'uomo che lo fa e quello che se lo fa fare".
2)Bibbia: "Se un uomo giace con un maschio come fa con una donna, hanno commesso tutti e due un abominio: saranno messi a morte entrambi, il loro sangue ricadrà su di loro".

Se in taluni(pochi) Paesi musulmani si applica ancora il principio espresso del Corano e da noi no è proprio perché, grazie ai movimenti culturali di cui sopra, siamo riusciti ad andare oltre. Ma è stato un processo lungo e faticoso, basti pensare che in Italia fino alla fine dell'Ottocento l'omossesualità era reato e fino pochi decenni fa esisteva il delitto d'onore, basato sul passo della Bibbia che indicava l'adulterio come crimine da punire con la morte. E si tratta di un processo ancora non completato, visto che permangono ancora sacche di resistenza, per fortuna minoritarie, che pretendono di applicare la "legge" della Bibbia a tutti. Sempre a titolo d'esempio:
-il passo di cui al punto 2 viene usato per discriminare e negare diritti umani fondamentali a persone omosessuali;
-il passo della Bibbia secondo l'intimità sessuale tra uomo e donna deve esserci solo all'interno del matrimonio viene usato per discriminare e negare diritti umani fondamentali,
-il passo della Bibbia secondo cui "non sapete che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete ricevuto da Dio? Quindi non appartenete a voi stesso poiché siete stati comprati a caro prezzo" viene ancora oggi usato, ad esempio, per negare a chiunque di decidere cosa fare della propria vita e della propria morte.

Personalmente, a livello di mentalità non vedo alcuna differenza con la mentalità presente in quei pochi paesi che ancora applicano la legge coranica. Ergo, come appunto diceva Mille, la soluzione è quella di continuare a tenere le religioni ai margini. La Cultura europea è riuscita a tenere a bada quella che è stata una delle religioni più violente della Storia dell'Umanità, di certo non avrà problemi a tenere a bada una religione non dissimile, ma con una presenza numerica di gran lunga inferiore.

Il tuo livello di analisi è del tutto strumentale al diritto di prendertelo in quel posto che è l'estrema sintesi del tuo pensiero: culi aperti!
Le differenze tra islam e cristianesimo nonchè le altre religioni sono lampanti anche per il più ottuso osservatore.
A livello accademico idem. I teologi sia cristiani che islamici ti racconteranno di innumerevoli differenze fondamentali, per cui esistono diverse scissioni, ecc. per cui nessuno dovrebbe perder tempo a risponderti perchè o ne sai davvero poco o menti, anzi, penso entrambe le cose.
 
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