Lazio - Roma: 15 gennaio 2021 ore 20:45. Tv e Streaming

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benissimo il risultato di stasera, noi però dobbiamo continuare sulla nostra strada, altrimenti non sarà servito a nulla.
 

koti

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La Lazio sembra che abbia vinto la Champions. Obiettivo stagionale raggiunto per loro.
 

A.C Milan 1899

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hanno fatto più gol di tutti in contropiede, e vincono solo con le squadre da nono posto in giù, pensa te.

Il problema è proprio questo: una squadra come la Rometta in un campionato normale avrebbe molti meno punti. Il fatto che la Roma sia una squadra che segna prevalentemente in contropiede e che batta tutte le squadre dal nono posto in giù indica una cosa che avevo già fatto notare in Inter-Crotone: le piccole non sanno più fare le piccole. Oggi vogliono “giocare a calcio” e affrontano le grandi giocandosi i duelli individuali. Un tempo una piccola che prendesse goal in contropiede da una grande sarebbe stato considerato motivo di ritiro del patentino (iperbole ma tant’è) per l’allenatore di turno.

Oggi le piccole non sanno più fare le piccole (Inter-Crotone con i difensori del Crotone che si giocavano i duelli individuali con Makaku, cioè uno che da solo costa quanto la metà della rosa del Crotone, è l’emblema di questa deriva sarrista) e i risultati sono campionati ridicoli dove per arrivare ai preliminari di EL devi fare 70 punti, mentre in tempi più normali con quei punti arrivavi terzo (il Milan di Allegri nel 2012/2013 arrivò terzo con 72 punti). Ma pure ammettendo che 70 punti per il terzo posto siano effettivamente pochi, con quei punti da che mondo e mondo, perfino in anni recenti, ti assicuravi il quarto posto (prima dello scorso anno il record per la Serie A per il quarto posto erano stati i 72 punti dell’Inda del 2017/2018, 72 punti che erano considerati anzi una quota parecchio alta per la quarta posizione), oggi, tre anni dopo, non è più così perché le piccole vogliono fare tutte l’Atalanta dei poveri senza averne i mezzi.

Per me è un’evoluzione negativa del calcio, perché una piccola che non sa fare la piccola perde la sua identità, non è né carne né pesce, come una grande che si mette a fare catenaccio ad oltranza. Le piccole di oggi mi ricordano quei pirla che prendono il Carrera in leasing e poi mangiano pane e tonno all’olio d’oliva perché avendo voluto ostentare oltre i propri mezzi non hanno manco i soldi per potersi permettere altro a tavola.
 

A.C Milan 1899

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Il problema è proprio questo: una squadra come la Rometta in un campionato normale avrebbe molti meno punti. Il fatto che la Roma sia una squadra che segna prevalentemente in contropiede e che batta tutte le squadre dal nono posto in giù indica una cosa che avevo già fatto notare in Inter-Crotone: le piccole non sanno più fare le piccole. Oggi vogliono “giocare a calcio” e affrontano le grandi giocandosi i duelli individuali. Un tempo una piccola che prendesse goal in contropiede da una grande sarebbe stato considerato motivo di ritiro del patentino (iperbole ma tant’è) per l’allenatore di turno.

Oggi le piccole non sanno più fare le piccole (Inter-Crotone con i difensori del Crotone che si giocavano i duelli individuali con Makaku, cioè uno che da solo costa quanto la metà della rosa del Crotone, è l’emblema di questa deriva sarrista) e i risultati sono campionati ridicoli dove per arrivare ai preliminari di EL devi fare 70 punti, mentre in tempi più normali con quei punti arrivavi terzo (il Milan di Allegri nel 2012/2013 arrivò terzo con 72 punti). Ma pure ammettendo che 70 punti per il terzo posto siano effettivamente pochi, con quei punti da che mondo e mondo, perfino in anni recenti, ti assicuravi il quarto posto (prima dello scorso anno il record per la Serie A per il quarto posto erano stati i 72 punti dell’Inda del 2017/2018), oggi, tre anni dopo, non è più così perché le piccole vogliono fare tutte l’Atalanta dei poveri senza averne i mezzi.

Per me è un’evoluzione negativa del calcio, perché una piccola che non sa fare la piccola perde la sua identità, non è né carne né pesce, come una grande che si mette a fare catenaccio ad oltranza. Le piccole di oggi mi ricordano quei pirla che prendono il Carrera in leasing e poi mangiano pane e tonno all’olio d’oliva perché avendo voluto ostentare oltre i propri mezzi non hanno manco i soldi per potersi permettere altro a tavola.

E infatti le statistiche della Riommmmmma dicono questo: vs le prime 9, 0-4-4 = 4 punti, vs le ultime 11 (manca lo spezia), 10-0-0 = 30 punti.

Se vi sembra una roba normale...

Questi sono i frutti dello snaturamento delle piccole, che oggi fanno fare un’enormità di punti anche a squadre ridicole come questa Roma.
 
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Bene cosi, questa rometta iniziava a darmi fastidio. La giornata calcistica è iniziata bene.
Ad ogni modo : loro si che hanno giovato nel giocare senza pubblico !!!!

Contro le romane direi che ci siamo dimostrati superiori : il gap è stato colmato e ribaltato.
 
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Il problema è proprio questo: una squadra come la Rometta in un campionato normale avrebbe molti meno punti. Il fatto che la Roma sia una squadra che segna prevalentemente in contropiede e che batta tutte le squadre dal nono posto in giù indica una cosa che avevo già fatto notare in Inter-Crotone: le piccole non sanno più fare le piccole. Oggi vogliono “giocare a calcio” e affrontano le grandi giocandosi i duelli individuali. Un tempo una piccola che prendesse goal in contropiede da una grande sarebbe stato considerato motivo di ritiro del patentino (iperbole ma tant’è) per l’allenatore di turno.

Oggi le piccole non sanno più fare le piccole (Inter-Crotone con i difensori del Crotone che si giocavano i duelli individuali con Makaku, cioè uno che da solo costa quanto la metà della rosa del Crotone, è l’emblema di questa deriva sarrista) e i risultati sono campionati ridicoli dove per arrivare ai preliminari di EL devi fare 70 punti, mentre in tempi più normali con quei punti arrivavi terzo (il Milan di Allegri nel 2012/2013 arrivò terzo con 72 punti). Ma pure ammettendo che 70 punti per il terzo posto siano effettivamente pochi, con quei punti da che mondo e mondo, perfino in anni recenti, ti assicuravi il quarto posto (prima dello scorso anno il record per la Serie A per il quarto posto erano stati i 72 punti dell’Inda del 2017/2018, 72 punti che erano considerati anzi una quota parecchio alta per la quarta posizione), oggi, tre anni dopo, non è più così perché le piccole vogliono fare tutte l’Atalanta dei poveri senza averne i mezzi.

Per me è un’evoluzione negativa del calcio, perché una piccola che non sa fare la piccola perde la sua identità, non è né carne né pesce, come una grande che si mette a fare catenaccio ad oltranza. Le piccole di oggi mi ricordano quei pirla che prendono il Carrera in leasing e poi mangiano pane e tonno all’olio d’oliva perché avendo voluto ostentare oltre i propri mezzi non hanno manco i soldi per potersi permettere altro a tavola.

Ci lamentavamo del poco spettacolo del calcio italiano.
Io invece la trovo una cosa positiva, le partite sono più divertenti da vedere, fortunatamente il catenaccio è sempre più raro.
Certo, le cose vanno fatte anche con criterio, però per molte squadre la cosa più importante è fare crescere il valore dei giocatori e questo difficilmente succede con il catenaccio.
 
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Il problema è proprio questo: una squadra come la Rometta in un campionato normale avrebbe molti meno punti. Il fatto che la Roma sia una squadra che segna prevalentemente in contropiede e che batta tutte le squadre dal nono posto in giù indica una cosa che avevo già fatto notare in Inter-Crotone: le piccole non sanno più fare le piccole. Oggi vogliono “giocare a calcio” e affrontano le grandi giocandosi i duelli individuali. Un tempo una piccola che prendesse goal in contropiede da una grande sarebbe stato considerato motivo di ritiro del patentino (iperbole ma tant’è) per l’allenatore di turno.

Oggi le piccole non sanno più fare le piccole (Inter-Crotone con i difensori del Crotone che si giocavano i duelli individuali con Makaku, cioè uno che da solo costa quanto la metà della rosa del Crotone, è l’emblema di questa deriva sarrista) e i risultati sono campionati ridicoli dove per arrivare ai preliminari di EL devi fare 70 punti, mentre in tempi più normali con quei punti arrivavi terzo (il Milan di Allegri nel 2012/2013 arrivò terzo con 72 punti). Ma pure ammettendo che 70 punti per il terzo posto siano effettivamente pochi, con quei punti da che mondo e mondo, perfino in anni recenti, ti assicuravi il quarto posto (prima dello scorso anno il record per la Serie A per il quarto posto erano stati i 72 punti dell’Inda del 2017/2018, 72 punti che erano considerati anzi una quota parecchio alta per la quarta posizione), oggi, tre anni dopo, non è più così perché le piccole vogliono fare tutte l’Atalanta dei poveri senza averne i mezzi.

Per me è un’evoluzione negativa del calcio, perché una piccola che non sa fare la piccola perde la sua identità, non è né carne né pesce, come una grande che si mette a fare catenaccio ad oltranza. Le piccole di oggi mi ricordano quei pirla che prendono il Carrera in leasing e poi mangiano pane e tonno all’olio d’oliva perché avendo voluto ostentare oltre i propri mezzi non hanno manco i soldi per potersi permettere altro a tavola.

Come ho già detto, secondo me senza la pandemia le piccole giocherebbero molto più serrate, perché adesso c'è la necessità di fare spettacolo per sperare di piazzare i giocatori a cifre più alte e tenerti a galla con le cessioni, quindi vogliono tutti fare quello che ha fatto il Sassuolo, che cerca pedissequamente di ricalcare l'Atalanta e pian piano ci si avvicina. Ma questo non lo puoi proporre così con leggerezza, perché la paghi. Poi c'è anche chi come il torino e la fiorentina sbaglia allenatore e campagna acquisti.

Prendiamo il Benevento, Inzaghi propone un buon calcio ma non tralascia la fase difensiva, giocano corti, inoltre capitalizza molto in fase di gioco da fermo, infatti dopo l'Inter e noi, il Benevento è la squadra che segna di più da calcio piazzato. Il Verona invece gioca un calcio più vecchio stampo, ma equilibrato e anche loro squadra corta.
Poi c'è l'Udinese che con la fisicità che ha a centrocampo potrebbe tranquillamente stare alla pari col Verona e anche più alto sfruttando meglio De Paul in contropiede, ma non hanno un centravanti degno di tale nome e l'allenatore non ci arriva.
 

A.C Milan 1899

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Come ho già detto, secondo me senza la pandemia le piccole giocherebbero molto più serrate, perché adesso c'è la necessità di fare spettacolo per sperare di piazzare i giocatori a cifre più alte e tenerti a galla con le cessioni, quindi vogliono tutti fare quello che ha fatto il Sassuolo, che cerca pedissequamente di ricalcare l'Atalanta e pian piano ci si avvicina. Ma questo non lo puoi proporre così con leggerezza, perché la paghi. Poi c'è anche chi come il torino e la fiorentina sbaglia allenatore e campagna acquisti.

Prendiamo il Benevento, Inzaghi propone un buon calcio ma non tralascia la fase difensiva, giocano corti, inoltre capitalizza molto in fase di gioco da fermo, infatti dopo l'Inter e noi, il Benevento è la squadra che segna di più da calcio piazzato. Il Verona invece gioca un calcio più vecchio stampo, ma equilibrato e anche loro squadra corta.
Poi c'è l'Udinese che con la fisicità che ha a centrocampo potrebbe tranquillamente stare alla pari col Verona e anche più alto sfruttando meglio De Paul in contropiede, ma non hanno un centravanti degno di tale nome e l'allenatore non ci arriva.

Si, in effetti come motivazione per il gioco insensatamente spregiudicato (non avendo i mezzi per poterlo fare ed essendo, per tale ragione, molto più costoso a livello di punti) di alcune piccole ci sta. Però come hai detto tu viene proposto con troppa leggerezza, la partita Inter-Crotone non si poteva guardare da questo punto di vista, hanno lasciato i propri difensori a fare gli 1 vs 1 con Lukaku in maniera arrogante e scriteriata.

Cioè, il concetto magari di perdere dei punti per far giocare la squadra propositiva anche quando si è una mandria di scarponi che dovrebbe fare catenaccio, ha senso per via della necessità di alimentarsi con le cessioni viste le vacche magre portate dalla pandemia, ma non si può esagerare in quel modo.

Ci lamentavamo del poco spettacolo del calcio italiano.
Io invece la trovo una cosa positiva, le partite sono più divertenti da vedere, fortunatamente il catenaccio è sempre più raro.
Certo, le cose vanno fatte anche con criterio, però per molte squadre la cosa più importante è fare crescere il valore dei giocatori e questo difficilmente succede con il catenaccio.

Io invece trovo più divertente quando una squadra cerca di fare il massimo per vincere, valorizzando i propri punti di forza o perlomeno cercando di limitarne i punti deboli.

Vedere le piccole comportarsi in un certo modo mi sembra come se Buster Douglas avesse affrontato Tyson mettendola sull’infighting, anzi peggio, perché qui parliamo addirittura di categorie di peso diverse.

In ottica pandemia e cessioni ha un senso, ma non riesco a trovare divertente una strategia che, a cose normali, è suicida (tipo esporsi a contropiedi e duelli in campo aperto contro squadre che hanno giocatori che guadagnano -e non a caso- singolarmente da soli quanto guadagna la metà della tua rosa).
 

Raryof

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Bene cosi, questa rometta iniziava a darmi fastidio. La giornata calcistica è iniziata bene.
Ad ogni modo : loro si che hanno giovato nel giocare senza pubblico !!!!

Contro le romane direi che ci siamo dimostrati superiori : il gap è stato colmato e ribaltato.

Rometta squadra stupida e imprevedibile, era il problema maggiore questo weekend perché giocando prima avrebbero potuto battere la Lazio e arrivare inspiegabilmente a -3 da noi, con quella rosa di giocatori bolliti o scarti di altre squadre e l'Ibra dei poveri davanti che nei big match sparisce sempre.
La Rometta così come diverse altre squadre hanno cercato di tenere il passo del Milan e dei primi, ma come quando gonfi un palloncino di acqua prima o poi succede che esplodi.
La Lazio non fa nessuna paura, la Roma è davvero una squadretta, non mi preoccupa nemmeno il boost motivazionale di squadre come lei perché poi finisce che prendi la scoppola contro la prima squadra seria che trovi, o trovi 8 squadrette una dietro l'altra come è successo all'Inter o difficilmente fai un percorso perfetto da qui a fine stagione, loro non sono il Milan e poi gli basta perdere una partita per essere ricacciati nella melma (come il Giannino di Gattuso che inseguiva dalla prima giornata e si caricava per qualche vittoria ridicola).
 

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