La Grande Bellezza su Canale 5 Martedì 4 Marzo 2014 ore 21

Sherlocked

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Conclusione : " La grande bellezza " è un film di m , lentissimo e noioso.. in più Sorrentino con un Inglese ridicolo ringrazia Maradona in diretta mondiale .... clichè per clichè da Italiano doveva ringraziare sua mamma e tirare fuori il mandolino... :facepalm:

Ci ha fatto fare una figura di mercoledi mondiale con quell'inglese. Cristo sai che vai agli oscar, preparati, paga un istruttore, fai qualcosa. Invece no. E poi ringrazia pure maradona: il massimo (del minimo). Boicottare la grande bellezza.
 
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Ci ha fatto fare una figura di mercoledi mondiale con quell'inglese. Cristo sai che vai agli oscar, preparati, paga un istruttore, fai qualcosa. Invece no. E poi ringrazia pure maradona: il massimo (del minimo). Boicottare la grande bellezza.

Dopo l'indimenticabile performance di Berlusconi davanti a Bush, non credo possano scandalizzarsi più di tanto. :fuma:
 
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Il sorrentino di le conseguenze dell'amore, L'Amico di Famiglia e Il Divo è un gran regista, tra i migliori in Italia. Dopo Il Divo si è infilato in una spirale di imborghesimento e pretenziosità, che mi fa risultare gli ultimi due film, compreso La grande bellezza, completamenti indigesti. Film appena passabile, per me. Gli perdono di aver citato Maradona alla cerimonia solo perché in contemporanea ha menzionasto pure i Talking Heads.
 

Brain84

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Certo che per tirare così tanto sterco a un film come La Grande Bellezza, bisogna essere dei geni. Vi meritate 100 cinepanettoni di Neri Parenti, proiettati uno dietro l'altro in ginocchio sui ceci e con le palpebre sempre aperte modello cura Ludovico.
Non è un film per tutti, ma non è che se non riuscite a capirlo allora significa che fa schifo, semplicemente non riuscite a capirlo e basta.
 

Pivellino

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Non capisco perché in tutte le cose bisogna sempre creare due partiti opposti che si combattono, tifosi per e tifosi contro.
Sensibilità, opinioni, idee, ma dobbiamo per forza essere orientati tutti da una parte sola?
 

Angstgegner

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Concordo. L'unica cosa che non capisco è perchè venga paragonato a "La Dolce Vita" che in comune ha solo Roma.

Sono d'accordo. Lo hanno descritto come un La Dolce Vita 2.0, ma nonostante ci sia qualche richiamo mi sembrano 2 film molto diversi.

Non capisco perché in tutte le cose bisogna sempre creare due partiti opposti che si combattono, tifosi per e tifosi contro.
Sensibilità, opinioni, idee, ma dobbiamo per forza essere orientati tutti da una parte sola?
Assolutamente no.
Anzi, ben venga che il film non sia piaciuto a tutti.
Alcuni commenti però denotano il fatto che alcune persone vogliano fare il bastion contrario un po' per partito preso. Non è un reato non aver apprezzato La grande bellezza, però sarebbe bello anche che si elencassero i motivi del non-apprezzamento ;)
 

runner

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Non capisco perché in tutte le cose bisogna sempre creare due partiti opposti che si combattono, tifosi per e tifosi contro.
Sensibilità, opinioni, idee, ma dobbiamo per forza essere orientati tutti da una parte sola?

l' hai detto zio!!
anche io la penso esattamente come te, la cosa che oltretutto mi da davvero fastidio è che dopo che ci si è divisi invece che di confrontarsi si continua in maniera irrevocabile a fare gli avvocato difensori delle proprie idee....

comunque a me il film è piaciuto tantissimo e se riesco magari un giorno scrivo le mie impressioni
 

Splendidi Incisivi

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Scrivo qui quello che ho scritto anche altrove, mi è venuto proprio spontaneo dopo i pareri di ieri sera:

Si era capito da subito che La Grande Bellezza non fosse un film per tutti, basta farsi un giro sulle proprie bacheche di Facebook per capire quanta superficialità e banalità s'impieghi per esprimere giudizi su quello che non ho paura di definire uno dei più grandi prodotti artistici degli ultimi vent'anni(almeno)del cinema italiano. L'aspetto più divertente della questione è che la banalità e la superficialità con la quale l'italiano medio giudica il film è la stessa che Paolo Sorrentino ha voluto rappresentare nella sua pellicola, ma procediamo con ordine.

Jep Gambardella è un giornalista di costume, affermatosi nella Roma bene, il quale sciorina la trama del film ben prima che la pellicola abbia un suo sviluppo dichiarando di aver desiderato la mondanità ma soprattutto di aver desiderato di essere il re dei mondani, colui che avesse il poter non solo di partecipare alle feste di Roma ma colui che avesse il potere di farle finire. Jep riesce nel suo intento, almeno parzialmente, perché in verità non sarà lui ad avere tutto quel potere sulla mondanità, non sarà lui a possederla ma sarà la mondanità a possedere lui.

Jep nella pellicola è già all'ultimo stadio della sua "tristezza esistenziale" essendosi reso conto che il mondo che ha tanto desiderato non era altro che un mondo fatto di banalità e superficialità, per l'appunto. Una totale vacuità permea tutta la pellicola, durante i festini ai quali partecipa l'improbabile combriccola di Jep formata da: Romano, drammaturgo teatrale privo di talento; Lorena, showgirl sul viale del tramonto; Viola, facoltosa borghese che impazzisce dietro alla malattia mentale del figlio; Ramona che spende tutto ciò che guadagna in maniera misteriosa e infine Dadina, la caporedattrice, figura materna per Jep, la quale è una dei pochi personaggi ad illudersi ancora della Grande Bellezza della sua vita.

Ecco cosa intende Sorrentino con "Grande Bellezza", intende indicare il senso di una vita ormai smarrito nel nulla più assoluto da parte dei mondani e da parte del re dei mondani. Jep oltre che giornalista è infatti anche uno scrittore, tuttavia scrive soltanto un romanzo, l'"Apparato umano", nel fiore della sua verve mondana pur nutrendo il desiderio di scrivere ancora, non trovando però l'ispirazione per farlo e lo confessa lui stesso il perché, perché il suo mondo è il nulla, è il niente, non c'è niente che possa comunicare, non c'è niente che la vita gli abbia dato perché potesse farlo.
Jep dirà ancora che Falubert aveva tentato di scrivere un romanzo sul nulla e se d'altronde non c'era riuscito Gustave come avrebbe potuto riuscirci lui? In realtà se Jep non riesce a scrivere un romanzo sul nulla, riesce Sorrentino a realizzarne una pellicola. Mondanità spicciola, festicciole di cattivo gusto, effimero divertimento, personaggi improbabili e al limite dell'inettitudine, ecco tutta la banalità e la superficialità che rappresenta il film traendo spunto dall'Italia dei nostri giorni.

Ecco la superficialità e la banalità con la quale si guarda e si giudica questo film, la stessa che Sorrentino avrebbe voluto denunciare. Ho letto che questo film non è piaciuto perché Sorrentino mette a nudo l'Italia, il suo popolo, mette a nudo le sue debolezze e questo agli spettatori non è piaciuto.
Magari gli spettatori si fossero sdegnati per questo, magari! Vorrebbe dire che questo film ha centrato il suo obiettivo ma in realtà ha fallito, non per proprie colpe, sia chiaro, ma per cause di forza maggiore, diciamo così.
D'altronde com'era il detto? Nessun profeta è ben accetto in patria.
 

juventino

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Veramente dura giudicare un film del genere. È a tratti geniale, a tratti pretenzioso, a tratti noioso, a tratti poetico, a tratti ci sono scene bellissime, a tratti scene imbarazzanti. Ecco se proprio dovessi scegliere un espressione per definirlo userei proprio "a tratti". Con Fellini a mio avviso non c'entra veramente nulla, è un film che punta più sul surrealismo, che pretende l'interpretazione della sua poetica da parte dello spettatore più che mostrargliela.
La Grande Bellezza è il tipico film che o si ama o si odia.
 
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