La Bibbia. Il grande inganno

Butcher

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Vi posto una cosa molto interessante sulla quale riflettere ovvero il culto del cargo.

Il culto del cargo è un culto apparso in alcune società tribali melanesiane in seguito all'incontro con popolazioni occidentali. Originatesi dall'osservazione delle navi e dei traffici europei, i diversi culti del cargo hanno in comune la fede nell'avvento di navi o aerei da trasporto

I credenti del culto ritengono che la consegna dei beni sia disposta per loro da parte di un ente divino.

Ha avuto la sua maggiore diffusione in seguito alla seconda guerra mondiale, quando le tribù indigene dei luoghi interessati ebbero modo di osservare le navi giapponesi e statunitensi che trasportavano grandi quantità di merci. Alla fine della guerra le basi militari dell'Oceano Pacifico furono chiuse e di conseguenza cessò il rifornimento di merci. Per attrarre nuovamente le navi e invocare nuove consegne di merci, i credenti del culto del cargo istituirono rituali e pratiche religiose, come la riproduzione grossolana di piste di atterraggio, aeroplani e radio e l'imitazione del comportamento osservato presso il personale militare che aveva operato sul luogo.
Sull'isola di Tanna, nella Repubblica di Vanuatu, sopravvive ancora il culto di Jon Frum, uno dei più conosciuti, che nacque prima della guerra e divenne in seguito un culto del cargo. Sulla stessa isola è vivo il Movimento del Principe Filippo, che ha come oggetto la figura di Filippo di Edimburgo, marito di Elisabetta II, regina del Regno Unito.

E' interessante questa cosa perchè se guardiamo i racconti antichi, c'è una sorta di memoria collettiva , sparsa per il mondo, australia, mesopotamia, perù, india, giappone dove si parla di esseri scesi dall'alto che insegnarono al genere homo conoscenza, arte, cosmologia, matematica..

Vi faccio un esempio.
In giro per il mondo sono sparsi dei Megaliti realizzati dal 3000 ac al 500 a.c circa, e la cosa incredibile è che sono tutti realizzati seguendo la stessa tecnica.

La terrazza di Persepoli (Israele)
Puma Punku (Bolivia)
Il tempio di Teothucan (Messico)
Piramidi (Egitto)
Baalbek (Libano)

Sono operi di dimensioni pazzesche, alcune costruite in pianura ma altre costruite a 4000 metri d'altezza, trasportando massi da oltre 700 tonnellate, lavorando con una precisione chirurgica rocce durissime come il granito.

Com'è possibile che queste popolazioni cosi lontane tra di esse, abbiamo realizzato tutto ciò con gli stessi principi di taglio e lavorazione della pietra? Date un'occhiata su internet alle foto di queste opere, ne riparliamo nei prossimi post


A tal proposito, non so se conosci Mauro Biglino.
Da molti additato come buffone, ma molte cose che afferma sono vere. Ho visto decine di suoi video in rete, tratti da conferenze e non, e verificando poi di persona ho appurato che le sue non erano sciocchezze. Perché, se effettivamente indaghi, scopri religiosi illustri e rispettati in tutto il mondo che affermano esattamente le sue stesse cose.
Di cosa parliamo? Del fatto che la Bibbia sia stata tradotta nei secoli modificando quello che era il significato originale delle parole ebraiche. Di come Dio non sia uno ma tanti, di come essi siano giunti, ciò che mangiavano, ciò che volevano e come comandavano le popolazioni.
 

Isao

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Discussione interessante. Sono da sempre sostenitore che, anche partendo dalla nostra traduzione, ci siano tante incoerenze tra quanto scritto e quanto ci è stato inculcato fin da piccoli. Il Dio buono di cui ci parlano sempre è lo stesso che nell'antico testamento era vendicativo? E così via.
 
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Vi posto una cosa molto interessante sulla quale riflettere ovvero il culto del cargo.

Il culto del cargo è un culto apparso in alcune società tribali melanesiane in seguito all'incontro con popolazioni occidentali. Originatesi dall'osservazione delle navi e dei traffici europei, i diversi culti del cargo hanno in comune la fede nell'avvento di navi o aerei da trasporto

I credenti del culto ritengono che la consegna dei beni sia disposta per loro da parte di un ente divino.

Ha avuto la sua maggiore diffusione in seguito alla seconda guerra mondiale, quando le tribù indigene dei luoghi interessati ebbero modo di osservare le navi giapponesi e statunitensi che trasportavano grandi quantità di merci. Alla fine della guerra le basi militari dell'Oceano Pacifico furono chiuse e di conseguenza cessò il rifornimento di merci. Per attrarre nuovamente le navi e invocare nuove consegne di merci, i credenti del culto del cargo istituirono rituali e pratiche religiose, come la riproduzione grossolana di piste di atterraggio, aeroplani e radio e l'imitazione del comportamento osservato presso il personale militare che aveva operato sul luogo.
Sull'isola di Tanna, nella Repubblica di Vanuatu, sopravvive ancora il culto di Jon Frum, uno dei più conosciuti, che nacque prima della guerra e divenne in seguito un culto del cargo. Sulla stessa isola è vivo il Movimento del Principe Filippo, che ha come oggetto la figura di Filippo di Edimburgo, marito di Elisabetta II, regina del Regno Unito.

E' interessante questa cosa perchè se guardiamo i racconti antichi, c'è una sorta di memoria collettiva , sparsa per il mondo, australia, mesopotamia, perù, india, giappone dove si parla di esseri scesi dall'alto che insegnarono al genere homo conoscenza, arte, cosmologia, matematica..

Vi faccio un esempio.
In giro per il mondo sono sparsi dei Megaliti realizzati dal 3000 ac al 500 a.c circa, e la cosa incredibile è che sono tutti realizzati seguendo la stessa tecnica.

La terrazza di Persepoli (Israele)
Puma Punku (Bolivia)
Il tempio di Teothucan (Messico)
Piramidi (Egitto)
Baalbek (Libano)

Sono operi di dimensioni pazzesche, alcune costruite in pianura ma altre costruite a 4000 metri d'altezza, trasportando massi da oltre 700 tonnellate, lavorando con una precisione chirurgica rocce durissime come il granito.

Com'è possibile che queste popolazioni cosi lontane tra di esse, abbiamo realizzato tutto ciò con gli stessi principi di taglio e lavorazione della pietra? Date un'occhiata su internet alle foto di queste opere, ne riparliamo nei prossimi post

Toby, hai un mp.
 
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Ragazzi posto un'altro concetto che la cultura occidentale, soprattutto per via della filosofia greca ha storpiato a proprio piacimento.

Nei primi versi della Genesi quando si parla di creazione nelle edizioni che abbiamo in casa viene riportato il seguente versetto:

1 In principio Dio creò il cielo e la terra. 2 La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque.

Ci soffermiamo su questi 3 termini in grassetto

Creò
Informe
Deserta.

L'idea del Dio Creatore, viene promossa da secoli soprattutto dalle nostre parti "interpretando" con un concetto teologico questo primo versetto che letteralmente ha un significato diverso.

Il termine Creò è tradotta dal verbo ebraico Barà che non significa creare dal nulla ma significa modificare qualcosa di già esistente

Informe e Deserta viene tradotto dai termini Tòhu e Vòhu il cui vero significato è Vuota e Deserta/Desolata

La traduzione corretta di conseguenza va in contrasto con il concetto di Creazionismo e l'attributo di Creatore dato a Yahweh non rispecchia il testo originale perchè c'è scritto che:

Dio modificò qualcosa di già esistente (La Terra) trovandola Vuota e Desolata.
Leggendo poi appunto i versi successivi (anche nelle versioni che abbiamo in casa) c'è scritto: Dio fece il firmamento e separò le acque.

In sostanza viene spiegato che "DIO" non crea la terra ma la "trova" deserta e vuota, ed inizia a fare delle modifiche quindi canalizza i corsi d'acqua, pianta alberi ecc.

Perchè nei secoli ci hanno fatto credere completamente a tutta un'altra storia?
 
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