L’incredibile leggerezza del Milan coi rinnovi

Lineker10 ha scritto:

Nella pratica, panchinando loro due, avremmo affrontato il girone di ritorno con Tatarusanu e Krunic titolari o quasi. Are you sure che ti sarebbe piaciuto davvero?

Io credo che se fosse successo, i tifosi con i fumogeni non li avremmo visti fuori dallo stadio ma fuori da Casamilan...

Per me è un'ipotesi semplicemente impossibile e assurda. Sono due giocatori chiave per noi e imprescindibili.

Non sono stati rinnovati perchè chiedono stipendi altissimi. Hakan, vuole piu del doppio (sulle commissioni al tale Stipic non si sa nulla), Gigio vuole 10 milioni piu lauta commissione al losco compare.

Semplicemente non ci sono le condizioni per rinnovare, a queste cifre. Dura da accettare forse ma è cosi. Se non scendono se ne vanno a zero a fine stagione.

Quindi no, non si potevano/possono rinnovare prima, finche le cose sono in questi termini, ne tantomeno panchinarli.

E' una situazione che non piace ma in fondo la stanno gestendo nell'unico modo possibile.

Non è una leggerezza. In una trattativa si arriva al dunque se le cifre coincidono, altrimenti non si puo. Se tu vai in concessionaria Ferrari e cerchi di prenderne una per 50 mila euro, puoi impegnarti quanto vuoi, andarci con tutto il tempo possibile, evitare tutta la leggerezza possibile, ma alla fine torni a casa senza macchina.

E parafrasando, puoi anche incavolarti col tipo del concessionario e togliergli il saluto, ma non aiuta granche. La macchina non la prendi lo stesso.

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Lineker10 ha scritto:

Non ho detto che sei ipocrita, non lo penso di certo!!!

Dico che è un discorso ipocrita perchè poi, nella pratica, quando nelle partite vedi in campo Tata e Krunic invece di Gigio e Hakan non sta bene a nessuno e alle prime difficoltà scoppierebbe il caos qui dentro come in tutto il mondo Milan.

Non siamo nella condizione di prendere una posizione simile.

Peraltro non mi pare che Gigio e Hakan finora si siano fatti condizionare, anzi. Gigio sta facendo la migliore stagione della carriera.

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uolfetto ha scritto:

La 3 puoi anche scartarla subito, se dai i soldi richiesti a nessun giocatore interessa quale coppa giocherà o meno. Restano le altre 2 opzioni. Fossimo in una situazione "normale" io sarei già convinto che al 90% a questo punto avrebberò già firmato con qualcun altro, invece con la pandemia e la situazione economica i giochi potrebbero essere ancora aperti per i rinnovi.

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diavoloINme ha scritto:

Siamo arrivati ormai quasi a Marzo ma dei rinnovi dei giocatori in scadenza non se ne parla, nulla di nuovo sotto il cielo rossonero.

Stiamo praticamente giocando con Donnarumma, Calha e Ibra che da qua a tre mesi saranno svincolati(in realtà già da ora potrebbero ascoltare e accettare offerte e firmare con altri) e lo stiamo facendo nel momento storico e sportivo per noi più importante degli ultimi 10 anni.

E’ chiaro infatti, o almeno dovrebbe esserlo, che il nostro futuro prossimo passa da questa benedetta qualificazione alla prossima champions league.
Steccare miseramente l’obiettivo anche quest’anno vorrebbe dire perdere l’ennesimo treno verso la rinascita e non mi sento di escludere, a quel punto, l’ennesimo ribaltone dirigenziale e tecnico.

Ma se per Ibra il discorso può anche essere giustificato e giustificabile, dopotutto parliamo di un 40enne che può gestirsi in questo modo e può ragionare di anno in anno, davvero la questione per Calha e Donnarumma è diventata insostenibile.
Faccio fatica a memoria a ricordare qualcosa di simile.
Di 28-30enni che hanno giocato in scadenza la storia del calcio è piena ma qua parliamo di giovani e giovanissimi che devono ancora arrivare nel periodo migliore della carriera( il turco che vi è arrivato ora, a 27 anni).

Vorrei tanto capire se questa lentezza nei rinnovi dipende totalmente da un comportamento molto discutibile dei giocatori e dei procuratori o c’è anche lo zampino di una dirigenza che sta pensando un modo di fare calcio ‘evoluto’ dove la sostenibilità economica del club si lega a doppio filo ai risultati sportivi centrati sul campo e dove il giocatore viene visto come un lavoratore libero di esprimersi senza vincoli contrattuali, il tutto condito in salsa politicamente corretta.

Ma i calciatori hanno vita professionale breve e concentrano in 10-15 anni il loro ‘lavoro’.
Quello che per noi è un gioco e una passione per loro è una professione.
Se oggi calha in un contrasto si facesse male seriamente si ritroverebbe a 27 anni senza contratto.

Siamo davvero cosi sicuri che il bene del milan sia il pensiero unico nella testa di questi ragazzi?
Siamo davvero certi che i due giocatori stiano giocando liberi di testa e siano messi nelle migliori condizioni per rendere?
Io cosi sicuro non lo sono ma , anzi, sono molto preoccupato.

Una dirigenza per centrare un obiettivo sportivo deve ottimizzare le energie e curare tutti i dettagli, mi pare stiamo lasciando per strada troppe energie e non stiamo lavorando al meglio.
Qualcuno ci spieghi e ci dica cosa sta succedendo perché tutto ciò non è normale.
Rinnovare i contratti in scadenza era doveroso per migliorare la serenità dell’ambiente e del mondo milan e mettere questi due ragazzi nelle migliori condizioni mentali di giocare sereni.

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Djici ha scritto:

Io invece non ne sono convinto.
Facciamo che Donnarumma voglia 10 mln. E noi li offriamo quei 10 mln... ma il progretto sportivo dovrebbe comunque avere una grande importanza nella scelta di un club.
Se puo andare a vincere in un altro club, sempre con quei 10 mln sul conto in banca ovviamente ci deve pensare per bene.

Non sono tutti come Totti... che avrebbe potuto sia prendere piu soldi sia vincere di piu...

Donnarumma avrebbe anche voglia di finalmente giocarla questa maledetta CL... che poi sia chiaro che e il sogno di ogni professionista : prendere una valanga di soldi, giocare la CL ogni anno (e non solo per sparing partner) e giocare un mondiale.
Per un giocatore non dovrebbero esserci sogni piu grandi di questi.

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malos ha scritto:

Senza la sicurezza cl non possono garantire niente, il resto sono parole al vento per destabilizzare e quasi tutti ci cascano. In più i procuratori vivono in un mondo parallelo.

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