C’è stata una vera e propria restaurazione dello status quo pre-Berlusconi. Tu sei giovane e non te la ricordi, ma a livello di potere e arroganza la Giuve anni ‘70 e primi ‘80 era simile ad ora, controllava interamente il mercato e non si muoveva foglia che gli Agnelli non volessero. Il primo segnale di rottura fu l’acquisto di Donadoni, un acquisto di forza e prepotenza del neonato Milan di Berlusconi, ma dopo la fine del ciclo del Milan di Rocco e della Grande Inter (cioè a fine anni ‘60) la Juve aveva imposto una monarchia assoluta sulla Serie A simile (non uguale) a questa.
Basti pensare agli scudetti che ci rubarono ad inizio anni ‘70 con Rivera che disse, dopo lo scippo dello scudetto del ‘72 “ Questo non è più calcio. A parte la nostra comprensibile e incontenibile amarezza, mi spiace per gli sportivi… credono che il calcio sia ancora una cosa seria. Quello che abbiamo subito oggi è una vera vergogna. Credevo che ci avessero fregato già a Torino contro la Juventus, invece ci presero in giro a metà con l’autocritica di Lo Bello in televisione. Purtroppo per il Milan avere certi arbitri è diventata ormai una tradizione. La logica è che dovevamo perdere il campionato.”
Rivera fu anche squalificato per quelle parole se non sbaglio, comunque si è limitato a dire come stavano le cose. La Serie A come campionato è dietro a Premier e Liga non solo guardandole e confrontandole oggi, ma paragonando il numero di vere contender in grado di aprire cicli nel corso della storia (non quindi gli scudettini estemporanei): in Italia dal dopoguerra in poi Milan e Inter hanno potuto competere solo con i patron che investivano miliardi a pioggia, tra l'altro nel caso dei cugini nemmeno quello bastò e si ricorse a caffè e rolex (Moratti padre) e Calciopoli (Moratti figlio), altrimenti non si scappa, i cicli sono appannaggio esclusivo dei ladri. In Spagna invece hanno da sempre Real e Barça, in Inghilterra una buona rotazione di 4-5 squadre, anche solo questo basta per renderli campionati storicamente migliori del nostro. Da noi i ladri devono vincere di default, e se non vincono è solo per una serie di congiunzioni astrali, una roba ridicola, ma d'altronde gli italiani sono quasi tutti juventini e a loro sta bene così, omertà e sottomissione al potente fanno parte del nostro spirito nazionale.