Juve- Milan: 12 giugno 2020 ore 21:00. Tv e Streaming.

Rivera10

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Nei diciannove minuti in cui questa partita ha espresso un senso compiuto, si è visto pochissimo Milan, ben oltre i limiti segnati dallo striminzito schieramento a cui Pioli è stato costretto, un 460, con Rebic, Paqueta' e Calhanoglu totalmente distratti dalle funzioni a cui ruoli e caratteristiche avrebbero dovuto assegnarli, ovvero sviluppo del gioco in uscita dagli scarichi difensivi e, nel caso di Rebic, pressing forsennato sul portatore di palla avversario, per allungare lo schieramento, e creare gli spazi in avanti ove le anime belle della nostra trequarti potessero cercare gloria; beninteso, il golletto qualificazione, che la imballatissima Juve del decotto Cristiano avrebbero fatto fatica a rimontare, essendo durato il loro furore atletico il tempo di accorgersi che contro l'innocuo Milan di ieri sera esso non sarebbe stato necessario, ed in ogni caso privo delle energie fisiche ad alimentarlo. Gambe dure dei nostri, allora, o scelta di approccio sbagliata da Pioli, peraltro non nuovo a questi avvii soporiferi delle partite? Non lo sapremo mai. Sta di fatto che il match è parso ben presto segnato dal risultato dell'andata, che nessuna delle due squadre era nelle condizioni di mutare. Il problema del Milan di quest'anno è di mentalità agonistica carente, accentuata da un caos tecnico derivante dai tanti, troppi giri di valzer, tra moduli, allenatori e giocatori. I calciatori, privi di grande personalità tecnica, non hanno trovato conforto in un modulo di gioco nel quale capitalizzare le loro mediocrità, e moltiplicare in risultato collettivo superiore la somma del proprio talento individuale. E qui, non si è vista la mano degli allenatori, il valore aggiunto a quello tecnico individuale, il lievito nelle farine composite degli atleti, quello che Gasperini ha immesso in un gruppo di giocatori normali, moltiplicando il loro valore di squadra ben oltre l'aritmetica delle loro capacità singolari. Di questo, la proprietà e la dirigenza dovranno tenere conto, nel tirare il bilancio di questa avarissima stagione: si potrà decidere di rivoluzionare la squadra molto o pochissimo, il prossimo anno, di mettere dentro super stelle o giovani promesse, cinque o dieci, o zero, ma non si potrà differire oltre il tema, banalmente sottovalutato in tanti anni, almeno da quando un certo spogliatoio è venuto meno, della occorrenza di una piattaforma tecnica e tattica organica, massiva, totalizzante, da sviluppare in un arco temporale prevedibilmente superiore all'anno, e quindi sottratta al giudizio temporaneo di una breve sequenza di partite, in cui l'apporto di superiori principii tattici e tecnici ponga le premesse per una crescita delle qualità individuali dei singoli, e ciò indipendentemente dalle loro preferenze, o dalle contingenti convenienze di risultato. Se ciò accadesse, avrebbe al minimo l'effetto di recuperare all'utile calcistico una massa informe di mediocri e/o imbelli; se il talento acquisito fosse oggettivamente migliore, esso ne moltiplichebbe all'inverosimile la qualità immanente, indirizzandola al successo. Le logiche di gestione paterna di spogliatoi inesistenti, a protezione di personalità egocentriche o eccentriche o assenti, devono cessare nel nome dei fallimenti che esse hanno ripetutamente procurato. Si porti dentro una idea di cambiamento e rivoluzione dei principii di calcio, a costo del disprezzo, dell'invettiva o del sarcasmo dell'altrui senso comune, ed in nome di essa si cerchino i giocatori. Qualcosa ne verrà fuori, e sarà in ogni caso utile allo sviluppo del club, con tempi probabilmente più brevi di quelli che altrimenti occorrerebbe prevedere. Chi, per intenderci, pensa che il gruppo del 1987-1989 avrebbe fatto bene, anzi benissimo, anche senza l'apporto del magistero tecnico di Sacchi, non ha minimamente compreso cosa è accaduto in quegli anni. Dobbiamo provare con questa idea nuova, forse persino una utopia, e provare a costruirci un mondo intorno; si fallirà? Non si può escludere, benché le idee possano fortificare anche i mediocri o gli inesperti, ovvero quelli generalmente incapaci di farsene una propria. Ma sarà probabilmente quella che porterà un domani, nemmeno troppo lontano, a considerare di essere normale giocare bene a Torino, ridicolizzare gli Orsato di questo mondo, e soprattutto vincere. :)

Mi spiace Casnop fare il bastian contrario a tutti i costi ma se pensi che le rivoluzioni vadano bene solo perché si grida: evviva la rivoluzione forse stiamo sbagliando tutto. Perché quello che dici tu vada bene occorrono i mezzi per una rivoluzione e quelli te li da solo una proprietà forte e ambiziosa. È qui che molti di voi che invocate Rangnick non individuate il problema principale.
 

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Cristina è una tossica. Si mette a menare i compagni di squadra dopo aver sbagliato, ma è così debole e rachitica che Dybala la menebbe con le mani legate dietro la schiena se avesse il permesso di reagire. E non sgancia neppure un euro per giocare alla Juventus con campionato blindato, anzi pretende di essere pagata!
 

Pit96

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A me quello che spiace della partita è l'atteggiamento che ha avuto la squadra.
L'obiettivo era quello di segnare, ma in 11 vs 11 non riuscivamo nemmeno a superare la metà campo, in 10 invece non avevamo la convinzione di potercela fare. Sembrava che i giocatori stessero aspettando che scendesse un miracolo dal cielo.
Cavolo, anche se prendi un gol puoi sempre andare ai rigori, ma devi segnare per forza. Devi rischiare! E invece niente, tutta la partita ad aspettare, sapendo già che il gol è il nostro problema principale. Bah.
I migliori comunque sono stati i centrali difensivi, mentre gli altri poca roba. Conti commette un'altra stupidata, Calabria nel primo tempo non riusciva a fare nemmeno un passaggio di tre metri o uno stop, Rebic si è fatto buttare fuori in modo scellerato. Alla fine ce la siamo anche cercata. A volte sembra che i nostri giocatori abbiano un q.i. calcistico bassissimo (e ogni volta dimostrano che è così)
 
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Donnarumma 6,5
Calabria 5 buono per il Monza
Kajer 7 il migliore in campo
Romagnoli 5 scarso scarso scarso
Conti 6
Bennacer 5,5 troppi palloni persi
Kessiè 6,5
Calhanoglu 5,5
Bonaventura 5 imbarazzante
Paquetà 4,5 a tratti comico, penoso
Rebic 2 da sbattere in panchina per un paio di partita

Leao 4,5 flop annunciato
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