Italia - Spagna U21. 16 giugno 2019 ore 21. Tv e Streaming.

fabri47

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Partita giocata veramente bene, anche se c'è da dire che l'attacco lo ha retto Chiesa.
 

Schism75

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Formazione iniziale sballata, come al solito accade con questo allenatore, che misteriosamente è ancora al suo posto. Speriamo Patrick giochi dall’inizio la prossima. Con Kean e Chiesa potrebbe fare faville.

Detto questo, io prenderei subito Ceballos, se ancora ci fosse necessità di capirlo. Prenderei anche Pellegrini, uno tra Bonifazi e Mancini, e Kean. A zaniolo continuano a metterlo in campo in posizioni folli.
 

Chrissonero

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Formazione iniziale sballata, come al solito accade con questo allenatore, che misteriosamente è ancora al suo posto. Speriamo Patrick giochi dall’inizio la prossima. Con Kean e Chiesa potrebbe fare faville.

Detto questo, io prenderei subito Ceballos, se ancora ci fosse necessità di capirlo. Prenderei anche Pellegrini, uno tra Bonifazi e Mancini, e Kean. A zaniolo continuano a metterlo in campo in posizioni folli.

Io non so cosa siamo aspettando per convincere a Ceballos, ci serve anche in prestito... un giocatore della sua qualità ci sogniamo, e lui ha appena detto che vuole lasciare madrid per avere continuità.
 

A.C Milan 1899

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Stavo riflettendo e pensavo che il calcio per nazionali rischia di essere l’unico “calcio serio” del futuro.

Nelle nazionali i soldi non hanno l’importanza che hanno per le squadre di club, perché i giocatori che una nazione produce quelli sono, non è che il Brasile o la Spagna possano costruire un undici titolare senza pecca alcuna e fatto solo di top players con la forza dei miliardi, come fanno le squadre di club. Se hai gente del livello di Di Stefano in attacco e gente del livello di Musacchio un difesa (è solo un esempio), quelli ti tieni, non puoi smiliardare per fare una difesa al livello dell’attacco.

Le nazionali rischiano di restare l’unico ambito nel quale la competenza valga ancora davvero qualcosa, e non vedremo mai nazionali come l’Italia, il Brasile o la Germania sparire per sempre, semplicemente perché la tradizione calcistica in questi paesi è troppo forte e radicata per non produrre più giocatori validi. Potranno esserci periodi neri come il nostro degli anni ‘50 e ‘60’ o il post-2006 (e si spera che ormai sia alle nostre spalle), o come quello della Germania post mondiali del 1990 fino ad arrivare al 2006 (dove misero le basi per il trionfo in Brasile di otto anni dopo), o come quello del Brasile dal 2002 che pare non essersi ancora arrestato, ma non potranno mai sparire dai radar del tutto. Questo potrebbe avvenire se le nazionali si “clubizzassero” e una nazionale potesse comporre con la forza del denaro un undici titolare fatto di svariati stranieri puri come si vede in altri sport, ma nel calcio credo e spero che ciò non avverrà mai.

La situazione del calcio per club, invece, se non trovano il modo di arginare il potere del denaro, è destinata a peggiorare sempre di più.
 
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non ho visto la partita ma sono felicisissimo che abbiamo battuto la Spagna, che da dieci anni ogni volta che ci trovava ci mazzuolava. E l'abbiamo fatto dominando, nonostante dalle statistiche abbiamo perso il confronto del possesso palla. Chiesa penso possa essere considerato con Kean uno degli under 21 più forti al mondo. E barella sicuramente nei top ten.
 

A.C Milan 1899

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non ho visto la partita ma sono felicisissimo che abbiamo battuto la Spagna, che da dieci anni ogni volta che ci trovava ci mazzuolava. E l'abbiamo fatto dominando, nonostante dalle statistiche abbiamo perso il confronto del possesso palla. Chiesa penso possa essere considerato con Kean uno degli under 21 più forti al mondo. E barella sicuramente nei top ten.

Vero, e anche le partite e i risultati della Nazionale maggiore lasciano ben sperare che gli anni ‘20 possano essere anni di vittorie. ;)
 
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Stavo riflettendo e pensavo che il calcio per nazionali rischia di essere l’unico “calcio serio” del futuro.

Nelle nazionali i soldi non hanno l’importanza che hanno per le squadre di club, perché i giocatori che una nazione produce quelli sono, non è che il Brasile o la Spagna possano costruire un undici titolare senza pecca alcuna e fatto solo di top players con la forza dei miliardi, come fanno le squadre di club. Se hai gente del livello di Di Stefano in attacco e gente del livello di Musacchio un difesa (è solo un esempio), quelli ti tieni, non puoi smiliardare per fare una difesa al livello dell’attacco.

Le nazionali rischiano di restare l’unico ambito nel quale la competenza valga ancora davvero qualcosa, e non vedremo mai nazionali come l’Italia, il Brasile o la Germania sparire per sempre, semplicemente perché la tradizione calcistica in questi paesi è troppo forte e radicata per non produrre più giocatori validi. Potranno esserci periodi neri come il nostro degli anni ‘50 e ‘60’ o il post-2006 (e si spera che ormai sia alle nostre spalle), o come quello della Germania post mondiali del 1990 fino ad arrivare al 2006 (dove misero le basi per il trionfo in Brasile di otto anni dopo), o come quello del Brasile dal 2002 che pare non essersi ancora arrestato, ma non potranno mai sparire dai radar del tutto. Questo potrebbe avvenire se le nazionali si “clubizzassero” e una nazionale potesse comporre con la forza del denaro un undici titolare fatto di svariati stranieri puri come si vede in altri sport, ma nel calcio credo e spero che ciò non avverrà mai.

La situazione del calcio per club, invece, se non trovano il modo di arginare il potere del denaro, è destinata a peggiorare sempre di più.

L’unica nazionale che sta facendo una roba simile è il Qatar che compra i giocatori e gli offre la cittadinanza, fortunatamente il sogno di ogni giocatore è quello di giocare per la propria nazionale quindi difficilmente diventeranno competitivi con i Miliardi, però hanno già vinto una coppa d’asia...
 

A.C Milan 1899

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L’unica nazionale che sta facendo una roba simile è il Qatar che compra i giocatori e gli offre la cittadinanza, fortunatamente il sogno di ogni giocatore è quello di giocare per la propria nazionale quindi difficilmente diventeranno competitivi con i Miliardi, però hanno già vinto una coppa d’asia...

Ma infatti quella è una vergogna che va fermata al più presto, anche per non creare un precedente. Nel calcio per nazionali deve contare solo la tradizione calcistica del paese e la capacità di produrre grandi giocatori, punto.

Guai arrivare ad una clubizzazione del calcio per nazionali. Guai.

Non oso nemmeno immaginare cosa proverei a vedere un futuro Roberto Baggio giocare per un’altra nazionale perché è stato comprato dal vile denaro.

Basti pensare a quanto fatto dalla nazionale di pallamano del Qatar, che aveva in rosa 13 giocatori stranieri su 17 grazie alle regole demenziali della federazione che permettono a chi non gioca da tre anni con la propria nazionale di giocare per un’altra.

Una porcata assurda.
 
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Stavo riflettendo e pensavo che il calcio per nazionali rischia di essere l’unico “calcio serio” del futuro.

Nelle nazionali i soldi non hanno l’importanza che hanno per le squadre di club, perché i giocatori che una nazione produce quelli sono, non è che il Brasile o la Spagna possano costruire un undici titolare senza pecca alcuna e fatto solo di top players con la forza dei miliardi, come fanno le squadre di club. Se hai gente del livello di Di Stefano in attacco e gente del livello di Musacchio un difesa (è solo un esempio), quelli ti tieni, non puoi smiliardare per fare una difesa al livello dell’attacco.

Le nazionali rischiano di restare l’unico ambito nel quale la competenza valga ancora davvero qualcosa, e non vedremo mai nazionali come l’Italia, il Brasile o la Germania sparire per sempre, semplicemente perché la tradizione calcistica in questi paesi è troppo forte e radicata per non produrre più giocatori validi. Potranno esserci periodi neri come il nostro degli anni ‘50 e ‘60’ o il post-2006 (e si spera che ormai sia alle nostre spalle), o come quello della Germania post mondiali del 1990 fino ad arrivare al 2006 (dove misero le basi per il trionfo in Brasile di otto anni dopo), o come quello del Brasile dal 2002 che pare non essersi ancora arrestato, ma non potranno mai sparire dai radar del tutto. Questo potrebbe avvenire se le nazionali si “clubizzassero” e una nazionale potesse comporre con la forza del denaro un undici titolare fatto di svariati stranieri puri come si vede in altri sport, ma nel calcio credo e spero che ciò non avverrà mai.

La situazione del calcio per club, invece, se non trovano il modo di arginare il potere del denaro, è destinata a peggiorare sempre di più.

osservazione importante... ma sta di fatto che a oggi il calcio per nazionali resta agli occhi dei tifosi un calcio di secondo piano, infatti ce ne accorgiamo solo nei mesi estivi che le nazionali sono importanti, proprio perché nei mesi estivi dobbiamo stare senza "l'altro calcio". Se pensate alle varie pause dei campionati in autunno o in primavera per consentire le partite della nazionale, beh, quelle pause vengono viste dalla parte della gente come una scocciatura...
 
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