Nah, non proprio. Moratti non ha fatto uguale a Berlusconi.
È vero che tra quanto successo all’Inter post-Triplete e al Milan post-2011 esistono analogie (soprattutto nello smantellamento feroce quasi contemporaneo, coinciso con l’ascesa della Vecchia Baldracca, quasi che si dovesse tenere fede ad un tacito accordo di lasciare il passo, ma tralasciamo), ma esistono anche importanti, fondamentali, differenze.
Prima di tutto Moratti si è accontentato di cedere la società ad un prezzo equo, anzi forse pure perdendoci un po’, non ha trasformato il club nella sua latrina personale per far rientrare fondi neri come fatto da Irvio col muso giallo, chiedendo prezzi folli che ancora oggi tengono lontani compratori importanti (non so se lo sai, ma Suning voleva comprare il Milan, cerca pure in rete, dirottò sulla seconda squadra di Milano solamente perché Irvio voleva farli entrare col 49% e, per tale 49%, fargli spendere un prezzo folle).
In secondo luogo, a me pare che Moratti si sia dato la pena di cedere il club a persone che potessero davvero rilanciarlo. Al momento, paragonare la gestione Thohir a quella Moratti è impietoso. Lo è perché l’Inter di Thohir, sebbene sia stata la peggiore Inter della storia, aveva comunque la “forza” di attrarre allenatori come Mancini, di livello internazionale
Per noi invece anche parlare di Spalletti sembra che si stia parlando di Guardiola o Klopp. Inoltre Thohir delle squadre decenti riuscì ad assemblarle, pensiamo all’Inter del 2015/2016. Thohir nell’Estate 2015 (in pieno settlement agreement) fece un’ottima campagna acquisti, con un mix di giovani promettenti e vecchi lupi, e l’anno dopo, anche grazie ad un allenatore importante come Mancini (fatto arrivare a Novembre 2014, con una squadra ridicola e ben prima del settlement di Maggio 2015) , arrivò quarta, dopo aver guidato la classifica per quasi tutto il girone d’andata.
Noi invece abbiamo Elliott che, dopo essere arrivato in pompa magna, ha completamente tirato i remi in barca dopo la mancata qualificazione alla CL dell’anno scorso, che non vorrei che per noi si rivelasse un’altra sliding door decennale tipo quella Pato-Tevez.
Ora vediamo con Ragnarok, sono abbastanza fiducioso più che altro perché Ragnarok ha dimostrato capacità indubbie, indiscutibili, nello scovare talenti a poco prezzo, scovando gente come Haaland, Firmino, Manè e altri, non certo giovani “semi decenti”, ma campioni.
Se ci portasse gente simile a poco prezzo, quando ancora non sono conosciuti, svolteremmo.
Però, al momento, tra la gestione Thohir e quella Idiott c’è un abisso.