Ibra a Sportweek. Un'anticipazione:"Rangnick? Chi è? NOn so chi sia. Il confronto con Gazidis? Necessario. Se le cose stanno così, difficile che io possa restare. Il Milan non è un club da Europa League così come Zlatan non è giocatore da Europa League. Ibra gioca per vincere o sta a casa".
Dopo Parigi, Ibra ha rilasciato spesso interviste simili, non è nuovo a sbruffonate del genere.
Rientra nel personaggio. Ibra va preso come è.
In generale, cose del genere dette dopo qualche vittoria e ancora tante partite da giocare suonano sempre ridicole, al di là di chi le dica. Finiamo la stagione intanto.
Sono frasi acchiappa popolo. In USA un tizio coi capelli a bischero è diventato presidente a forza di dirle.
Anzi, sono curioso di vedere Ibra all'Hammarby, del quale è socio, quando dovrà gestire la società, se mai lo farà, come farà coesistere la gestione di un club e delle persone che ci lavorano con il personaggio che si è costruito, e che tipo di dichiarazioni farà.