Scarso forte tommasino helveg.
Io semmai non ho mai mandato giù la cessione di contra. Ma era un mezzo pazzo.
Palla al piede però mi faceva impazzire.
Ricordo una partita fenomenale di Contra in un derby ai tempi di Terim, derby vinto 4-2 (come l’ultimo che abbiamo perso). Passarono in vantaggio con Nichi Vendola dopodiché nella ripresa li annichilimmo con tre goal in sei minuti, due dei quali portavano la firma di Cosmin, che prima insacca un bolide all’incrocio di sinistro e poi scodella un cross precisissimo per Superpippo. Poi Sheva, già autore del primo dei tre goal in sei minuti, li affondò definitivamente col goal del 4-1. Kallon poi segnò il goal della bandiera.
Però era una testa caldissima, venne ceduto dopo una rissa estiva con Davids (ad un trofeo Tim o qualcosa di simile. Se non ricordo male), nella quale peraltro l’olandese, un altro con una testa che te la raccomando, ebbe la peggio e le prese di brutto.
Tornando ad Helveg, comunque, era scarso per il livello di quel Milan, oggi sembrerebbe un dio in mezzo ai mortali. Ed è tutto dire, visto che non parliamo certo di un top player. Non ci rendiamo conto di ciò che siamo adesso, non del tutto, se mai torneremo ai nostri livelli veri ce ne renderemo conto, e ci renderemo conto che abbiamo avuto la sfortuna di assistere al Milan peggiore dal dopoguerra in questi anni, peggiore anche di quello della B (e questo Milan non ha avuto una sorte analoga, almeno fino ad ora, perché il campionato italiano odierno sta alla Serie A anni ‘80 come Giusy Ferreri sta alla Sophia Loren anni ‘60, più o meno, oltre ad esserci 20 squadre e non 16).
