Franco Baresi

Blu71

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Altezza 176 cm
Peso 70 Kg
Franco Baresi è il Capitano.
Per descrivere le sue caratteristiche tecniche basta riportare come lo definì Gianni Brera: «Baresi II è dotato di uno stile unico, prepotente, imperioso, talora spietato. Si getta sul pallone come una belva".


Nato a Travagliato in provincia di Brescia l'8 maggio del 1960, inizia a giocare nella squadra del' oratorio del suo paese sia come terzino che come stopper. Ha un fratello, Beppe, maggiore di due anni, che gioca nelle giovanili dell'Inter ed è proprio l'Inter che nel maggio del 1974 lo boccia Franco in un provino dicendogli: "Devi crescere, magari torni il prossimo anno".
Tra i capi del settore giovanile interista c'è Italo Galbiati che la stagione successiva passa al Milan e lo manda a chiamare sottoponendo lo ad un nuovo provino a Milanello e questa volta lo prendono per un milione e mezzo di lire e una clausola: "Vi diamo un milione per ogni centimetro in più se va oltre il metro e settanta". Franco da 164 cm arriva a 176cm.

Entra nel settore giovanile dei rossoneri nell'agosto 1974.
Vedi l'allegato 274
Nella stagione 1977-78 è nella Primavera di Francesco Zagatti e guadagna ventimila lire al mese oltre a vitto e alloggio e "mantenimento" agli studi. Franco Baresi è iscritto all'istituto per geometri a Milano. Perde tragicamente il padre (travolto da un'automobile) e Milanello diventa la sua nuova casa con Paolo Mariconti, il massaggiatore della Primavera, che di fatto diventa un suo secondo papà. Quando lo inseriscono nel giro della prima squadra la presenza di Liedholm è decisiva perché l'allenatore difende e lancia i giovani.

Debutta in serie A il 23 aprile 1978 poiché Ramon Turone è squalificato e Liedholm lo prende in disparte: "Giochi tu".
Il Milan vince e negli spogliatoi alla fine incontra il grande Nereo Rocco, che lo squadra e bofonchia: "Ciò, mona, te ga zogà anca ti?". Baresi s'incendia e i suoi compagni si mettono a ridere. Scappa, si nasconde sotto la doccia. Il giorno dopo sfoglia i giornali e trova i complimenti. Rivera: "Questo ragazzo farà molta strada". E detto da Rivera...


Il ragazzo Baresi è sempre il Piscinin essendo il più giovane ma Liedholm, che stravede per lui, lo promuove: "Tu adesso iochi sempre".
Vince lo scudetto numero dieci.
Nel 1979 lo stipendio, da contratto, è 12 milioni l'anno. Rive nove milioni.
Anni '80. Liedholm lascia sostituito da Massimo Giacomini ma i risultati sono disastrosi ep poi scoppia lo scandalo delle scommesse. Il Milan è dentro sino al collo. Alcuni giocatori, gli anziani, puntano al totonero, Baresi il piccolo è all'oscuro di tutto. Il Milan arriva terzo ma è retrocesso. La società in B conferma Giacomini, immediato ritorno in A.
Baresi nel frattempo è convocato da Vicini nell'Under 21.
Sono anni bui, parte Giacomini ed arriva Gigi Radice.
Il campionato 1981-82 perde Franco Baresi per quattro mesi per una malattia del sangue. Sono giorni terribili, Franco teme di lasciare il calcio.
Radice viene esonerato e sulla panchina arriva Italo Galbiati mentre il presidente Colombo viene squalificato per lo scandalo scommesse e cede la società a Giussy Farina. Il Milan retrocede per la seconda volta in B ma Baresi non lascia pur avendo offerte allettanti e dice: "Il Milan è la mia vita".
Franco diventa capitano a soli 22 anni.
"Un fatto strano, quella retrocessione fu per me il totale rilancio"

Franco è in B, ma Bearzot prima lo inserisce nell'elenco per la Spagna e quindi torna campione del mondo pur non giocando.
Esordisce a Firenze contro la Romania (0-0) al posto di Gaetano Scirea infortunato.
Gioca un tempo da libero e uno da mediano.
Durante una trasferta di serie B, Franco conosce Maura che diventerà sua moglie.

Enzo Bearzot convoca Franco per le Olimpiadi di Los Angeles del 1984 facendolo giocare da mediano e Baresi si arrabbia tanto che dopo alcuni dissidi con la panchina, non ce la fa più, esplode e manda a quel paese Bearzot che lo fa uscire dal giro azzurro.

Nel dicembre 1985 arriva violenta la crisi societaria con i libri della società in tribunale. Il Presidente Farina è pieno di debiti e potrebbe salvarsi vendendo Hateley ma non lo fa. Potrebbe vendere Baresi a Mantovani della Sampdoria che offre 16 miliardi ma Farina dice no. Anche presidente dell'Inter, Ernesto Pellegrini, attraverso il fratello Beppe, manda a dire a Franco: "Se vuoi, noi siamo pronti". Baresi dice no.
Il primo marzo 1986 Berlusconi è a Milanello.
Il Milan di Berlusconi si trasforma, diventa un'azienda.

Nasce il Milan di Arrigo Sacchi e Baresi, Il Capitano.
Con Sacchi arriva lo scudetto del sorpasso al Napoli. Con Sacchi, Baresi alza due coppe dei Campioni, due coppe Intercontinentali, due Supercoppe Europee.
I tifosi cantano "Francobaresi, c'è solo Francobaresi" ma il più grande libero del mondo ( così lo definiscono Platini, Maradona e Van Basten) non è ritenuto idoneo per il Pallone d'oro.

Vedi l'allegato 273
Arrigo Sacchi lascia per allenare la nazionale. Silvio Berlusconi consegna il Milan a Fabio Capello e quel Milan diventa il Milan dei tre scudetti consecutivi e poi dei quattro scudetti in cinque anni.

E' il 17 luglio 1994 quando, dopo un infortunio ad un ginocchio il 23 giugno durante Italia-Norvegia al Giants Stadium di New York per cui era stato operato di menisco a Manhattan e aveva fatto in tempo a guarire e recuperare, Baresi si reca per primo sul dischetto e ne viene fuori un tiro alto, dopo di lui, sbagliano Massaro e Baggio e il titolo finisce al Brasile. Baresi rimane in lacrime al centro del campo. Si conclude così il rapporto tra Baresi e la Nazionale dopo 81 presenze e una rete.

Gioca le sue ultime tre stagioni e conquista nel 1995/96 l'ennesimo scudetto con Capello.
Dice addio il 23 giugno 1997.
La sua maglia, la numero 6, è stata ritirata dal Milan.

Il giorno del saluto:

Dal campionato 1977/1978 a quello 1996/1997 nella prima squadra del Milan.
Totale presenze in gare ufficiali: 719 (di cui 531 in campionato, 97 in Coppa Italia, 78 nelle Coppe Europee e 13 in Altri Tornei)
Palmares:

Campionato italiano: 6
Milan: 1978-1979, 1987-1988, 1991-1992, 1992-1993, 1993-1994, 1995-1996
Campionato italiano di Serie B: 2
Milan: 1980-1981, 1982-1983
Supercoppa italiana: 4
Milan: 1988, 1992, 1993, 1994


Coppa Mitropa: 1
Milan: 1981-1982
Coppa dei Campioni/Champions League: 3
Milan: 1988-1989, 1989-1990, 1993-1994Supercoppa UEFA: 3
Milan: 1989, 1990, 1994
Coppa Intercontinentale: 2
Milan: 1989, 1990
Nazionale
Campionato del mondo: 1
Spagna 1982
Individuale
Capocannoniere della Coppa Italia: 1
Coppa Italia 1989-1990 (4 gol)
Inserito nel FIFA 100
 
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SololaMaglia

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Complimenti, ottimo lavoro, degno del Capitano, alcuni aneddoti degli esordi non li conoscevo.
 

Principe

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Lacrime agli occhi per questo monumento , il giocatore del Milan che più ho stimato in assoluto
 

Tifo'o

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Che partita che fece qui


E non era neanche al 100%
ps. Il commento danese :ave:

Comunque vorrei vedere messi contro questo mostro mercoledi pls...facile contro zapata e mexes
 
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