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Stanis La Rochelle;2364474 ha scritto:Per quanto sia d’accordo con te sul giudizio delle nuove generazioni, l’elogio dei boomer attribuendoli chissà quali meriti proprio no. Senza contare che gli hanno tirato su i boomer le nuove generazioni alla fine.
Sono semplicemente figli del loro tempo, i boomer di ieri nati ora sarebbe tale e quali ai ragazzi di adesso, così come i ragazzi di adesso traslati a quel tempo sarebbero pari ai boomer. Solo una minoranza di persone è “immune” al tempo in cui vive.
Voglio dire, esempio classico, prendi il boomer con la quinta elementare che ha tirato su un ‘azienda dal nulla.
Oggi potrebbe farlo?
Tutta Europa esce dalla guerra, tutti i paesi sono in , tutto da ricostruire. Se non c’è niente vuol dire anche che ci sono grosse opportunità per tutti a costo di sgobbare ovviamente. Vuol dire che se io voglio tirare su qualcosa non devo preoccuparmi di una concorrenza esagerata, c’è spazio per tutti a quel tempo.
Voglio aprirmi una pizzeria? La apro e ci campo bene perché non ci sono altre 4000 mila pizzerie a 10 metri da me!
Mi apro un banale chioschetto che vende latte e uova? Ci campo da dio, non ci sono i supermercati.
La globalizzazione non esiste, paesi come la cina che fanno concorrenza spietata non ci sono.
Queste poi sono solo le cose più banali in assoluto, tanto per far capire il senso, ma andando più a fondo se trovano tante altre di cose.
Ti ho fatto l'esempio. Oggi non c'è più la voglia di allora. Ma nemmeno il genio la voglia di spaccarsi la schiera. Oggi abbiamo fenomeni che passano la giornata sul divano in attesa del reddito di cittadinanza. Non c'è più voglia di arrivare. Tutta la vita un boomer con la quinta elementare rispetto a qualsisi pincopallio odieno plurilaueato. Non c'è storia. Poi ognuno è libero di pensarla come meglio crede.
Comunque siamo ampiamente off. Torniamo in topic.