Bisogna fare un distinguo tra i soldi spesi per la normale gestione e quelli spesi per migliorare e ingrandire l'impresa.
Elliott sta spendendo per la normale gestione cercando di rendere il milan autosufficiente.
Non ci vedo nulla di trascendentale in tutto ciò e nulla di cui vantarsi.
Anche lotito ha preso la lazio, ha spalmato i debiti su 150 anni e gestisce il club in modo virtuoso.
Il fpf impone conti a posto ma le proprietà che vogliono investire i conti li tengono a posto mettendoci liquidità, quelle che non vogliono investire lo fanno puntando sulla sostenibilità.
Il milan non meriterebbe una proprietà del primo tipo?
Io continuo a credere di si.
Anche in tempi di fpf ci sono clubs da commisso e lotito e clubs che hanno bisogno di altre proprietà.
Sprechi il tuo tempo, ma non perché l’amico [MENTION=1415]Milanforever26[/MENTION] non capisca o robe simili, ma perché purtroppo gli ultimi otto anni su molti di noi hanno lasciato segni troppo profondi, ci hanno fatto dimenticare chi siamo a forza di umiliazioni. Quindi non biasimo chi ragiona in un certo modo, nella vita alla fine ci si abitua a tutto. Basti pensare ai commenti fatti sul topic del kebabbaro che ci aveva rifiutati dove si sosteneva che per lui fosse una scelta migliore rimanere nello Schalke04 che collezionava decimi e noni posti nell’ultimo decennio. Ci hanno fatto dimenticare chi siamo, tanto che, come fatto notare da [MENTION=1166]mandraghe[/MENTION], quando Belluccone agiva così (cioè ripianare e non mettere un euro per finanziare la squadra) tutti insorgevano, ma all’epoca, negli anni 2012, 2013, 2014 e così via sapevamo ancora chi fossimo. Ora questa consapevolezza si è persa, o meglio si sta perdendo, e non ne faccio una colpa ripeto, è nell’ordine naturale delle cose.
Per questo questa ripresa è benedetta, perché altri cinque anni come gli ultimi otto e fidati, non lo dico per esagerare, ma vedremo davvero i tifosi milanisti fare baldoria in Duomo per una qualificazione EL. Ora non siamo ancora arrivati a quel punto, ma ci stiamo, o meglio ci stavamo (si spera di poter parlare al passato) arrivando, e ci saremmo arrivati indubbiamente continuando su quella strada. Già i cori personalizzati per un nessuno come Piatek appena arrivato (onore che in genere i tifosi Casciavit tributavano o ai grandi giocatori, alle star arrivate come tali, o a coloro che avevano già dimostrato molto con la nostra maglia) o Montella portato in trionfo sotto la Sud per un sesto posto erano segnali di questa mutazione genetica del tifoso milanista. Si, il Milan merita molto meglio rispetto ad Elio(tt), ma purtroppo gli ultimi otto anni hanno talmente “prostrato” alcuni di noi, ci hanno talmente sfiancati, sderenati, che non lo sappiamo più, e un rabbino che ci gestisce alla Lotito ci sembra quasi un qualcosa meritevole di spugnettamenti vari, così come un nessuno turco 20enne dello Schalke04 che ci rifiuta viene visto come una cosa normale, anzi saggia.
Ora rimetteremo le cose a posto, ma quello che stava succedendo fino a poco tempo fa rendeva quasi inevitabile cose del genere, purtroppo. Ricordati: nella vita ci si abitua a tutto, letteralmente.
Anche Berlusconi ripianava ogni anno. Però non leggevo inni di gloria come succede con Elliott. Inoltre ripianare non significa niente, lo deve fare per legge. E ripianare non vuol dire investire, che son due cose ben distinte. Eppure leggo hip hip hurrà per Singer. Boh.
Inoltre se la squadra sta andando bene è perché si è fatto il contrario di quello che auspicavano gli strozzini: invece dei giovani futuribili e soprattutto rivendibili (eheheheh) abbiamo svoltato con Ibra e Kjaer due "vecchietti" che senza l'insistenza di Maldini probabilmente non avremmo preso. Fosse stato per Elliott ed il suo braccio armato Gazidis invece di Ibra avremmo avuto Schick e invece di Kjaer qualche fenomeno parastatale (cit.) sconosciuto e acerbo che ci avrebbe causato mille problemi.
Io i servi bergamosci li detesto quanto i gobbi, ma bisogna davvero ringraziare quel 5-0 di Bergamo. Con una vittoria (magari con golletto di Piatek a porta vuota), un pareggio o una “tiepida” sconfitta per 1-0 non sarebbero arrivati né Ibra né Kjaer.
Sarebbe in compenso arrivato il Forrest Giamp che ce l’ha fatta, cioè Rangnick, e ora ci staremmo godendo quella sciccheria di Schick guardandolo terrorizzare le difese italiane ed europee.