Ha una progressione che ricorda Kakà, ma il paragone sfuma nel momento in cui vedi quante volte tocca la palla, Kakà toccava la palla una volta ogni metro che faceva, per questo era impossibile fermarlo, cambiava direzione quando voleva senza calare mai la corsa.
Ricorda Pato per la velocità, ma Pato era più veloce e sotto porta era un assassino, in più aveva un'esplosività maggiore il brasiliano.
Di Sheva la capacità di angolare il tiro, ma la potenza di Sheva e il suo fisico erano tutta un'altra roba, sfuma anche qua.
Elsha è elsha, non ci sono paragoni adatti. Pato a 17 anni aveva sicuramente di più di quanto lui abbia adesso, era anche lui un esterno, a parte la testa dove erano uguali (a pato non è stato risparmiato nulla, interviste a gogò, incoronazioni dell'allenatore subito ogni volta che se ne parlava, contratto milionario, pompaggio fisico inutile).
El Shaarawy viene sempre idolatrato da Galliani come accadeva a Pato, ma per il resto è stato ben protetto.
Interviste quasi a 0 l'anno scorso, interviste brevi quest'anno post-partita, Allegri che lo tiene coi piedi per terra e l'anno scorso poche volte lo ha fatto giocare titolare, facendogli capire che doveva sudarsela la maglia, una famiglia che lo segue costantemente, poi memori di pato lo hanno perfezionato fisicamente, meno sottile ma con una massa che ha compensato e non gli ha fatto perdere niente in velocità e accelerazione.
Diciamo che se non abbiamo stuprato calcisticamente El SHaarawy è grazie a Pato che fa da esempio totalmente negativo.