Dichiarazioni di Nesta sul suo passaggio al Milan

wypete

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scusate il disturbo...

..mi intrometto in questa discussione, che ho trovato per caso, cercando notizie sul "nostro" Alessandro Nesta.
Come avrete capito sono un tifoso della Lazio ed entro in punta di piedi a casa d'altri con educazione e consapevole delle regole scritte e non scrite dei forum dei tifosi.
Avete detto tutto voi, Sandro è stato un giocatore unico, professionista fino al midollo, serio, fenomeno vero.
Siamo stati fortunati ad averlo visto, ad averlo avuto dalla "nostra" parte.
Io ero allo stadio, da abbonato, alla partita che ci fu quasi subito (a fine settembre se non erro) tra Lazio e Milan, la prima di Sandro con la maglia del Milan.
Sono stato male per il trattamento di una parte della tifoseria che l'ha fischiato tirandogli addirittura, dalla Tevere, bottigliette vuote e piene in un'azione di gioco in cui si infortunò.
Gli veniva rimproverato di non aver salutato la tifoseria, di non essere un "leccaculo" come quell'altro con la maglia n. 10 dai colori piscioruggine. Ma Sandro non è totti. Sandro è un uomo vero.
Fortunatamente leggo che anche la maggior parte di voi lo ha aprezzato per quello che è stato. Un professionista esemplare che ovunque e' andato s'e' guadagnato rispetto e ha lasciato rimpianti..
che cosa si può pretendere di piu' da un calciatore?

Vi saluto augurandovi migliori fortune calcistiche per questo campionato che entrambi abbiamo iniziato nel peggiore dei modi.
 

arkham

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Buonasera a tutti, mi presento: sono anche io un tifoso della Lazio e spero che il mio intervento non infastidisca questa community.
Non spreco parole di elogio per Alessandro Nesta perché lo conoscete tutti meglio di me: grandissimo giocatore, grandissimo professionista, grandissimo uomo.
Ho avuto modo di conoscere molte persone della sua famiglia e so che Nesta ha sempre nutrito un enorme e sincero rispetto per il Milan e per i suoi tifosi.
In questi lunghissimi anni in cui non ha vestito la nostra maglia, a Roma in tanti lo hanno accusato di non essere un vero laziale, non avendo mai fatto nessuna concessione al suo cuore: mai una frase ruffiana, un gesto d'amore plateale, un saluto sotto la suia vecchia curva.
Chi però Sandro lo ha conosciuto, può giurare che ciò non è dovuto a disamore verso la squadra per cui ha tifato per 26 anni e di cui ha indossato la maglia per 18, quanto per un profondo e sincero rispetto per il Milan che gli pagava lo stipendio e gli permetteva di continuare ad affermarsi e vincere trofei che cn la Lazio non avrebbe mai raggiunto. Ma anche di tanto affetto nei vostri confronti, che lo avete sempre sostenuto e amato. Mi pesa tantissimo ammetterlo, ma Sandro Nesta non è stato solo un grande professionista, ma a suo modo ha amato il Milan e i suoi tifosi, che come dimostra ormai quasi quotidianamente gli sono entrati nel cuore.
Sandro è uno di noi. E' il figlio che avremmo voluto, il ragazzo che saremmo voluti diventare, il fratello con il quale dividevamo il posto allo stadio, l'amico da cui rifugiarsi se le cose andavano male. E' stata la nostra bandiera, il nostro orgoglio, per molti di noi non ha mai smesso di essere un giocatore della Lazio. Voi avete avuto tantissimi campioni, noi molti meno, ma nessuno mai come Sandro Nesta, il Capitano. Se oggi fa una dichiarazione del genere non dovete considerarla una diminutio nel vostro rapporto, ma solo riconoscere a quest'uomo una coerenza ed una sincerità davvero rare in questo ambiente. Scusate se ho invaso questo spazio, volevo darvi il contributo di chi tutti i giorni sente suoi compagni di fede soffrire perché Nesta è ancora così legato e grato al Milan. Io, in cuor mio, non perderò mai le speranze di rivederlo a casa sua, con i nostri colori, in qualsiasi veste.
 
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