Declino Italia,più pensionati che lavoratori

DNA ROSSONERO ha scritto:

fallito? magari.. trovami un ragazzo al sud di 18 anni diplomato che riesce a trovare lavoro
senza avere la raccomandazione..
si sta avvicinando la fine, grazie ai nostri governi, tasse più alte d'europa, salari più bassi d'europa
lavoro in nero più alto d'europa, assistenzialismo a farabutti,delinquenti,ecc,ecc, quando finiranno
i soldi dei nonni qui sarà il terzo mondo, mi stupisco di come ci sia gente che provi interesse
per la politica, la classe politica che deve guidare il paese...

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In effetti fallito è eufemistico. Abbiamo avuto governi incapaci di tutti i colori e quello in carica è la ciliegina sulla torta. L'immobilismo è la cosa che sa fare meglio, l'avvento casuale del virus per loro è stata una manna dal cielo per non fare nulla e non se la farà scappare per parecchi mesi ancora. Cosa c'è di meglio per un governo che sospendere qualsiasi giudizio sul suo operato e qualsiasi rischio di crisi di governo a tempo indeterminato? Si andrà avanti a botte di stati di emergenza ancora per un po'.

Ringhio8 ha scritto:

Aggiungici che tra quei 22.77mln di lavoratori ci sono tanti fannulloni lavativi che ancora si lamentano perchè sono COSTRETTI a lavorare. Lascino libero il posto a chi la voglia di lavorare ce l'ha.

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ma guarda che il problema è propio quello, gente che lavora da una vita per dare lo stipendio a gente
che sta a casetta senza far nulla, chi non ha voglia di lavorare e sta a casa non deve percepire i soldi
di quelli che si fanno il mazzo, ma qui funziona tutto al contrario, il paese dei balocchi..

Andris ha scritto:

perchè secondo te vanno alle pensioni i soldi europei ?
poi è un discorso che non sta in piedi,non puoi parlare di attualità con faccende vecchie di decenni di altre generazioni.
ragionando così dovremmo considerare metà dei paesi membri ancora in buona parte con mentalità comunista,per fare un esempio della serie "le colpe dei padri ricadano sui figli"

in Italia l'obbligo scolastico è a 16 anni,per cui chi ha iniziato (e molti hanno iniziato prima per necessità purtroppo) precocemente è chiaro che non dovrà aspettare 70 anni a patto che abbia i contributi in regola.
questo è un altro problema.
mettiamo anche 18,che sei maggiorenne ed hai più chance di avere un contratto regolare,più 41 significa che prima di 60 anni potresti ritirarti.


dalla legge fornero l'Italia se non erro era il secondo paese al mondo per età pensionabile
sono spariti pure i favoritismi femminili,tranne ora questo "opzione donna" ma nulla rispetto a quanto visto in passato per i lavoratori pubblici o militari.

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esatto, l'origine del problema è molto lontana, agli inizi degli anni '80 poi ci siamo affossati definitivamente.
Oggi siamo in linea con tutte le democrazie occidentali, ma paghiamo ancora per gli errori del passato.

Clarenzio ha scritto:

esatto, l'origine del problema è molto lontana, agli inizi degli anni '80 poi ci siamo affossati definitivamente.
Oggi siamo in linea con tutte le democrazie occidentali, ma paghiamo ancora per gli errori del passato.

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Visto da un tedesco:

In Italia a mio avviso da una parte pagate la crescita del UE (piu paesi come la Romania = meno fabbriche in Italia) e dall'altra il sistema scolastico che in Italia per quello che ho visto é un grande problema.
Quello che abiamo fatto a scuola noi in Germania (5 giorni/settimana) e quello che hanno fatto le mie cugine in Italia (provincia di Treviso, 6 giorni/settimana) sono due mondi diversi. Hanno sui 22-35 anni e nemmeno una parla un inglese semidecente.
Ovviamente ci sono molti altri problemi (tasse, costo di lavoro, l'Euro che ha una valutazione troppo bassa per la Germania ma troppo alta per l'Italia, ecc.).
Se fallisce il sistema scolastico nel mondo globalizzato perdi il vantaggio che hai. Questo certamente influisce sui problemi dei giovani a trovare lavoro.
Iniziando di cambiare ora, i risultati si vedrebbero solo in 10 anni...se va bene.

Per non parlare del fatto che il Sud - statistiche alla mano - sembra un altro paese. Fatto che non influsice poco.

Ruuddil23 ha scritto:

In effetti fallito è eufemistico. Abbiamo avuto governi incapaci di tutti i colori e quello in carica è la ciliegina sulla torta. L'immobilismo è la cosa che sa fare meglio, l'avvento casuale del virus per loro è stata una manna dal cielo per non fare nulla e non se la farà scappare per parecchi mesi ancora. Cosa c'è di meglio per un governo che sospendere qualsiasi giudizio sul suo operato e qualsiasi rischio di crisi di governo a tempo indeterminato? Si andrà avanti a botte di stati di emergenza ancora per un po'.

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Il tutto con l'appoggio incondizionato del suo elettorato che imperterrito sbava ad ogni scorreggia di questi pupazzi anti-italiani.

Paese ampiamente finito, come meritiamo. Sono decenni che continuiamo ad andar dietro alle promesse di una classe politica di incapaci, buoni solo a sparare promesse per accaparrarsi il posto, questi sono i risultati. Ovviamente per risolvere la questione si deciderà di importare ancora più immigrati, cosa che servirà solo a distruggere definitivamente la cultura italiana. Non che sia necessariamente un male, in meno di due secoli di vita ci siamo mostrati un paese incapace di badare a sé stesso.

Ma la notizia non era piú pensionati ex dipendenti pubblici che dipendenti pubblici?

Se vogliamo avrebbe anche un aspetto positivo, potrebbe essere perché il servizio pubblico é piú efficiente e si arrangia con meno lavoratori.

Certo che se ogni partito, per attirare voti, fa leggi ad hoc per mandare in pensione prima quelli che lavorano... questa tendenza sará irreversibile.

Anche l’essere pagati per stare a casa, quanto si guadagna da molti lavori sottopagati non aiuta.

Comunque la globalizzazione L’ha ha messa in quel posto a tante persone in Occidente.

E voglio vedere quanti di questi lavoratori superano i 900€ al mese di stipendio.

Andris ha scritto:

La CGIA di Mestre afferma che a maggio in Italia siano state versate più pensioni che buste paga,infatti i pensionati sono stati 22,78 milioni mentre i lavoratori 22,77 milioni

"Se teniamo conto del normale flusso in uscita dal mercato del lavoro da parte di chi ha raggiunto il limite di età e dell'impulso dato dall'introduzione di 'quota 100'

Successivamente all'1 gennaio dell'anno scorso il numero complessivo delle pensioni è aumentato di almeno 220 mila unità.
Pertanto, possiamo affermare con una elevata dose di sicurezza che gli assegni stanziati alle persone in quiescenza sono attualmente superiori al numero di occupati presenti nel Paese

In futuro non sarà facile garantire la sostenibilità della spesa previdenziale, che attualmente supera i 293 miliardi di euro all'anno, pari al 16,6 per cento del Pil.
Con culle vuote e un'età media della popolazione sempre più elevata, nei prossimi decenni avremo una società meno innovativa, meno dinamica e con un livello e una qualità dei consumi interni in costante diminuzione

Investire per favorire le nascite, purtroppo è una scelta che non piace a molti governi, spesso in virtù di un banale calcolo statistico, considerato che proprio la tendenza demografica declinante richiede sempre maggiori risorse a favore della parte elettoralmente più rilevante della popolazione"



Agi

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Due considerazioni

1. Ma se ne accorgono solo adesso???
2. Normale che a maggio sia stato così visto che eravamo nel pieno delle casse integrazioni che non portano flussi in entrata per l'Inps (anzi)

Clarenzio ha scritto:

esatto, l'origine del problema è molto lontana, agli inizi degli anni '80 poi ci siamo affossati definitivamente.
Oggi siamo in linea con tutte le democrazie occidentali, ma paghiamo ancora per gli errori del passato.

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Sono errori che hanno generato una situazione irreversibile. Parliamo di gente che ha fatto, e sta facendo tutt'ora, più anni da pensionato che da lavoratore, oltretutto con un metodo di calcolo estremamente favorevole. In pratica l'Inps non ha mai avuto la copertura finanziaria per quelle pensioni.