Crespo:"Milan è religione. Rossoneri giovani e belli".

Davidoff

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Il non riscatto di Crespo fu l'inizio della serie di errori che, accumulandosi a valanga, ci hanno demoliti e fatti sparire dall'elite europea. Una delle tante operazioni senza senso dei due maiali, specialmente considerando che era già chiaro che Sheva al Chelsea fosse solo questione di tempo.
 

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Il non riscatto di Crespo fu l'inizio della serie di errori che, accumulandosi a valanga, ci hanno demoliti e fatti sparire dall'elite europea. Una delle tante operazioni senza senso dei due maiali, specialmente considerando che era già chiaro che Sheva al Chelsea fosse solo questione di tempo.

Esatto, quello che ho scritto io nella prima pagina. Però era davvero impossibile nel 2005 prevedere l’infamia incombente.
 

gabri65

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Hernan Crespo alla GDS sul Milan:"l Milan è una specie di religione. agli osservanti e ai praticanti richiede una dedizione assoluta. Io quando c’è una partita del Milan accendo la tv e non voglio essere disturbato, potrebbe anche cascare il mondo...Pioli? Lo conosco bene, ha idee chiare, è disponibile al dialogo con i giocatori e, soprattutto, ha saputo dare un’identità a tutto il gruppo. In queste prime giornate di campionato sta proseguendo il lavoro fatto nella seconda parte della scorsa stagione. Il Milan mi sembra una squadra equilibrata, coraggiosa, piena di entusiasmo. Dove può arrivare il Milan? Io non mi pongo limiti, non li pongo ai ragazzi che alleno, però sono realista: ci sono formazioni più attrezzate del Milan per lo scudetto e penso alla Juve e all’Inter. I rossoneri devono avere in testa l’obiettivo di entrare in zona Champions League: un passo per volta, senza fretta e senza illusioni che fanno soltanto male. Non bisogna mettere pressione all’ambiente: è giusto essere contenti di come stanno andando le cose, ma bisogna essere pronti anche a qualche ceffone. Arriveranno e lì vedremo la forza del gruppo. Ibra? Ibra non si discute, da solo tiene impegnati quattro difensori: significa che i suoi compagni sono più liberi di giocare, è un ragionamento che può fare anche un bambino che frequenta la scuola calcio. Però, a parte Ibra, vedo che Pioli ha rigenerato Kessie, che è un gran bel centrocampista. Adesso sta inserendo Tonali che ha qualità incredibili, però bisogna avere pazienza. E poi c’è Brahim Diaz, uno che quando gli dai il pallone sa che cosa deve farci. Infine fatemi spendere una parola su Calhanoglu: lo criticavano e invece adesso si vede di che pasta è fatto. Qualità, gioventù e... Ibra: questo Milan mi piace proprio tanto".

E niente da fare, chi ama il calcio rimane folgorato dal nostro club. Qualcosa che trascende una normale squadra.

Crespo grande attaccante, un crimine non averlo tenuto. Ormai eravamo già in smobilitazione.

Per questo ritengo la CL del 2007 una delle migliori. Non avremmo dovuto vincerla, ed invece, a conferma della natura mistica che permea l'AC Milan 1899, arrivò la rivincita divina e l'apoteosi con tanto di coppa intercontinentale.
 

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E niente da fare, chi ama il calcio rimane folgorato dal nostro club. Qualcosa che trascende una normale squadra.

Crespo grande attaccante, un crimine non averlo tenuto. Ormai eravamo già in smobilitazione.

Per questo ritengo la CL del 2007 una delle migliori. Non avremmo dovuto vincerla, ed invece, a conferma della natura mistica che permea l'AC Milan 1899, arrivò la rivincita divina e l'apoteosi con tanto di coppa intercontinentale.

Facci caso, quasi tutti i giocatori che hanno giocato da noi e dall’Inda rimangono più affezionati a noi, in diversi casi, come questo, addirittura milanisti (perché Crespo ha parlato da milanista).

Non diciamoglielo però agli indaisti, loro si sentivano superiori anche quando le ultime coppe campioni vinte erano in bianco e nero e distanti 40 anni e l’ultimo scudetto risaliva a prima della caduta del Muro di Berlino.

P.s: parlando di “natura mistica” pensa anche a cosa è successo al Verona: ci hanno mandato in vacca due scudetti con la complicità dei Lo Bello, nel ‘73 e nel ‘90. La vendetta del Diavolo, fredda come il Cocito dantesco, anche lì è arrivata: li mandammo in B noi nel 2002 e nel 2018. Le partite contro di noi, a Verona nel 2002 e a San Siro nel 2018, furono quelle che li condannarono (nel 2002 fu anche la vera nascita dell’ultimo grande Milan, perché fu decisiva per la qualificazione alla Champions senza la quale il Milan di Ancelotti non sarebbe mai nato né sarebbe mai arrivato Nesta).
 

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Facci caso, quasi tutti i giocatori che hanno giocato da noi e dall’Inda rimangono più affezionati a noi, in diversi casi, come questo, addirittura milanisti (perché Crespo ha parlato da milanista).

Non diciamoglielo però agli indaisti, loro si sentivano superiori anche quando le ultime coppe campioni vinte erano in bianco e nero e distanti 40 anni e l’ultimo scudetto risaliva a prima della caduta del Muro di Berlino.

P.s: parlando di “natura mistica” pensa anche a cosa è successo al Verona: ci hanno mandato in vacca due scudetti con la complicità dei Lo Bello, nel ‘73 e nel ‘90. La vendetta del Diavolo, fredda come il Cocito dantesco, anche lì è arrivata: li mandammo in B noi nel 2002 e nel 2018. Le partite contro di noi, a Verona nel 2002 e a San Siro nel 2018, furono quelle che li condannarono (nel 2002 fu anche la vera nascita dell’ultimo grande Milan, perché fu decisiva per la qualificazione alla Champions senza la quale il Milan di Ancelotti non sarebbe mai nato né sarebbe mai arrivato Nesta).

magra consolazione averli mandati in B, rispetto ai 2 scudetti persi. Anche perchè i "colpevoli" in quel caso non erano loro, l'arbitro fu mandato da altri (Moggi-Napoli nel 1990). Mi rode particolarmente quel scudetto del 1990, me lo ricordo bene (l'altro non ero ancora nato), quel Milan doveva fare l'accoppiata scudetto-coppa dei campioni. Non è che il Napoli non fosse una gran squadra. D'altronde la serie A era come NBA in quegli anni

tornando al discorso Inda, hai ragione. Pure Ibra, ma anche altri sono rimasti affezionati al Milan nonostante pochi anni di militanza
 

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magra consolazione averli mandati in B, rispetto ai 2 scudetti persi. Anche perchè i "colpevoli" in quel caso non erano loro, l'arbitro fu mandato da altri (Moggi-Napoli nel 1990). Mi rode particolarmente quel scudetto del 1990, me lo ricordo bene (l'altro non ero ancora nato), quel Milan doveva fare l'accoppiata scudetto-coppa dei campioni. Non è che il Napoli non fosse una gran squadra. D'altronde la serie A era come NBA in quegli anni

Quello era il Napoli di Moggi. Non a caso. Sta di fatto che fin dal ‘73 c’è una fortissima rivalità col M.erdas Verona, rivalità rafforzatasi ulteriormente nel ‘90. Poi la punizione è arrivata.

Quando torneremo faremo il vuoto e chi adesso ride piangerà lacrime di sangue. Sarà un’agonia brutta da guardare.
 

gabri65

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Facci caso, quasi tutti i giocatori che hanno giocato da noi e dall’Inda rimangono più affezionati a noi, in diversi casi, come questo, addirittura milanisti (perché Crespo ha parlato da milanista).

Non diciamoglielo però agli indaisti, loro si sentivano superiori anche quando le ultime coppe campioni vinte erano in bianco e nero e distanti 40 anni e l’ultimo scudetto risaliva a prima della caduta del Muro di Berlino.

P.s: parlando di “natura mistica” pensa anche a cosa è successo al Verona: ci hanno mandato in vacca due scudetti con la complicità dei Lo Bello, nel ‘73 e nel ‘90. La vendetta del Diavolo, fredda come il Cocito dantesco, anche lì è arrivata: li mandammo in B noi nel 2002 e nel 2018. Le partite contro di noi, a Verona nel 2002 e a San Siro nel 2018, furono quelle che li condannarono (nel 2002 fu anche la vera nascita dell’ultimo grande Milan, perché fu decisiva per la qualificazione alla Champions senza la quale il Milan di Ancelotti non sarebbe mai nato né sarebbe mai arrivato Nesta).

Sì, certo, concordo.

E sono inoltre convinto che anche tutte le nostre disavventure, come la serie B, in un modo o nell'altro rincarano questa emozione, questa sensazione che si può sentire, tangibile quasi come il freddo metallo.

D'altra parte, io mi sono innamorato proprio quando eravamo all'inferno.
 

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Sì, certo, concordo.

E sono inoltre convinto che anche tutte le nostre disavventure, come la serie B, in un modo o nell'altro rincarano questa emozione, questa sensazione che si può sentire, tangibile quasi come il freddo metallo.

D'altra parte, io mi sono innamorato proprio quando eravamo all'inferno.

Tra le fiamme dell’inferno o nel fulgore del Paradiso. La storia del Diavolo parla chiaro. Questo è stato un inferno persino più duro del precedente per me, perché più lungo, ma sta finendo.
 
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