Sì più o meno ci piacciono le stesse cose con la differenza che io mi "lamento" di più, ma lì incidono il carattere e la condizione in cui uno si trova e la mia è particolare in questo periodo. Fortuna che almeno non mi manca il lavoro e perciò ho massimo rispetto di chi sta subendo economicamente la cosa o ance psicologicamente, fatto salvo chi purtroppo la subisce direttamente come malattia.
Detto questo, in ottica futura non prevedo grossi stravolgimenti se non per i grossi eventi di musica dal vivo. Lì la vedo male per chi ne fruisce e per chi ci lavora e mi dispiace, pur non essendo in nessuna delle due categorie. Anche se magari con qualche anno in più di ritardo si tornerà pure lì al vecchio stile, specie se come ha detto Fauci si farà un vaccino universale per tutti i coronavirus.
Poi ci sono i cambiamenti più "piccoli" che però tali non sono. Ad esempio c'è chi mi ha detto che dopo un anno intero di lavoro da casa non ce la farebbe mai a tornare alla vecchia routine di dover prendere ogni giorno la metro per andare al lavoro. E devo dire che ricordando cosa significasse quella routine anche ora che sono in un'altra città, posso capire cosa significhi: la calca, andare sempre di corsa, il rumore assordante ecc.
