Consigliera islamica PD:"Basta tacere su Islam"

Andris;2354650 ha scritto:

Marwa Mahmoud, consigliera Pd emiliana nata in Egitto, cerca di rompere questo lungo e imbarazzante silenzio della sinistra sui crimini commessi dai musulmani per via della loro cultura:

"Da parte nostra c'è timore a intervenire su questi temi.
Negli ultimi vent'anni c'è stata sottovalutazione.
Parliamone. Mettiamoci la faccia.
Io, da musulmana e da consigliera Pd, per prima

Sono temi delicati e complessi se non si hanno basi antropologiche solide.
C'è paura di essere strumentalizzati e additati come razzisti.
Si è tergiversato troppo preferendo agire con paternalismo, assistenzialismo e accoglienza.
Che, sia chiaro, va bene. Ma non basta.
Tutto il resto è diventato tabù, come la mutilazione ai genitali femminili per esempio

I matrimoni forzati fanno parte di un mondo sommerso che va scardinato.
L'unico modo per poterlo fare è appellarsi ai diritti umani e alla Costituzione.

In Italia il tema non è mai stato trattato in modo sistemico, ma solo a livello politico ideologico come nel caso di Hina Saleem.
Non è sufficiente aver inserito il reato nel codice penale
Occorre una risposta integrata che passa dall'educazione ai servizi territoriali, alle forze dell'ordine.
Non si risolve tutto allontanando la vittima in una comunità protetta.
E il caso Saman insegna: è tornata a casa.
I figli cercano sempre di recuperare i rapporti con la famiglia.
È necessario, dunque, andare nelle comunità e nei luoghi di culto, spiegando che nessuno può essere costretto a sposarsi e che non deve essere visto come un disonore ricevere un no"


Il Giornale

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Andris;2354650 ha scritto:

Marwa Mahmoud, consigliera Pd emiliana nata in Egitto, cerca di rompere questo lungo e imbarazzante silenzio della sinistra sui crimini commessi dai musulmani per via della loro cultura:

"Da parte nostra c'è timore a intervenire su questi temi.
Negli ultimi vent'anni c'è stata sottovalutazione.
Parliamone. Mettiamoci la faccia.
Io, da musulmana e da consigliera Pd, per prima

Sono temi delicati e complessi se non si hanno basi antropologiche solide.
C'è paura di essere strumentalizzati e additati come razzisti.
Si è tergiversato troppo preferendo agire con paternalismo, assistenzialismo e accoglienza.
Che, sia chiaro, va bene. Ma non basta.
Tutto il resto è diventato tabù, come la mutilazione ai genitali femminili per esempio

I matrimoni forzati fanno parte di un mondo sommerso che va scardinato.
L'unico modo per poterlo fare è appellarsi ai diritti umani e alla Costituzione.

In Italia il tema non è mai stato trattato in modo sistemico, ma solo a livello politico ideologico come nel caso di Hina Saleem.
Non è sufficiente aver inserito il reato nel codice penale
Occorre una risposta integrata che passa dall'educazione ai servizi territoriali, alle forze dell'ordine.
Non si risolve tutto allontanando la vittima in una comunità protetta.
E il caso Saman insegna: è tornata a casa.
I figli cercano sempre di recuperare i rapporti con la famiglia.
È necessario, dunque, andare nelle comunità e nei luoghi di culto, spiegando che nessuno può essere costretto a sposarsi e che non deve essere visto come un disonore ricevere un no"


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gabri65;2354686 ha scritto:

Ma soprattutto continuiamo a tacere sui crimini subiti dai cristiani nelle vostre terre.

Problema umano spiacevole, certo, ma detto questo, da consigliera PD (ma che strano) mi piacerebbe che si occupasse anche dei problemi degli itagliani, eh.

Ma forse chiedo troppo, gli indigeni itagliani ormai sono una minoranza da ignorare. Da paese sconfitto, giustamente mettiamo in politica gente che si va ad occupare dei problemi degli altri.

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Marilson;2354695 ha scritto:

ma hai almeno compreso che cosa ha detto o hai fatto giusto copia e incolla? I problemi che portano gli immigrati in Italia sono anche i tuoi problemi purtroppo, e come tali vanno gestiti. Inoltre sono sicurissimo che lei avrebbe tutto l'interesse a parlare di quello che avviene in quei paesi, a cominciare dagli operai filippini trattati come schiavi in Qatar per costruire gli stadi dei mondiali.

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gabri65;2354724 ha scritto:

Sì, ho compreso cosa ha scritto. E tu hai compreso cosa ho scritto io? Non tentare di farmi passare da insensibile verso chi patisce ingiustizie.

Anzitutto sono problemi portati qui da altri, appunto. Inoltre la tizia vuole combattere il problema da dentro il PD, quando è proprio quello che diffonde il buonismo verso certo genere di persone. A me dispiace per quello che le persone subiscono, ma le leggi ci sono e basterebbe applicarle. Il problema è che non le applichiamo per ovvie ragioni, e se tenti di rivalerti verso i paesi di origine finisci tu impiccato.

Sappiamo benissimo come risolvere la cosa, ma nessuno ha il coraggio di dirlo e si preferisce ostentare ipocrisia.

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Andris;2354650 ha scritto:

Marwa Mahmoud, consigliera Pd emiliana nata in Egitto, cerca di rompere questo lungo e imbarazzante silenzio della sinistra sui crimini commessi dai musulmani per via della loro cultura:

"Da parte nostra c'è timore a intervenire su questi temi.
Negli ultimi vent'anni c'è stata sottovalutazione.
Parliamone. Mettiamoci la faccia.
Io, da musulmana e da consigliera Pd, per prima

Sono temi delicati e complessi se non si hanno basi antropologiche solide.
C'è paura di essere strumentalizzati e additati come razzisti.
Si è tergiversato troppo preferendo agire con paternalismo, assistenzialismo e accoglienza.
Che, sia chiaro, va bene. Ma non basta.
Tutto il resto è diventato tabù, come la mutilazione ai genitali femminili per esempio

I matrimoni forzati fanno parte di un mondo sommerso che va scardinato.
L'unico modo per poterlo fare è appellarsi ai diritti umani e alla Costituzione.

In Italia il tema non è mai stato trattato in modo sistemico, ma solo a livello politico ideologico come nel caso di Hina Saleem.
Non è sufficiente aver inserito il reato nel codice penale
Occorre una risposta integrata che passa dall'educazione ai servizi territoriali, alle forze dell'ordine.
Non si risolve tutto allontanando la vittima in una comunità protetta.
E il caso Saman insegna: è tornata a casa.
I figli cercano sempre di recuperare i rapporti con la famiglia.
È necessario, dunque, andare nelle comunità e nei luoghi di culto, spiegando che nessuno può essere costretto a sposarsi e che non deve essere visto come un disonore ricevere un no"


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Milanforever26;2354795 ha scritto:

finalmente qualcuno che lo dice apertamente..la sinistra, dopo aver strumentalizzato per anni i termini "fascista" e "xenofobo" fino al punto del ridicolo accusare qualcuno perché esprime dubbi legittimi si trova ora nella posizione di non poter prendere posizioni politiche su certi temi per paura di essere messi alla loro stessa gogna...

Lo leggevo tempo fa, è il grosso problema del politically correct, che rischi sempre di trovare qualcuno più politically correct di te..

Basterebbe ammettere che l'accoglienza va gestita e non subita, e che le regole vengono prima di tutto...ma dagli odiatori dell'italia che si pretende?

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gabri65;2354724 ha scritto:

A me dispiace per quello che le persone subiscono, ma le leggi ci sono e basterebbe applicarle. Il problema è che non le applichiamo per ovvie ragioni, e se tenti di rivalerti verso i paesi di origine finisci tu impiccato.

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Marilson;2354959 ha scritto:

entrando nel merito dello specifico fatto della ragazza 18enne Pakistana, non sembra tu sia molto a conoscenza dei fatti.

La ragazza aveva denunciato quando era minorenne e messa in una struttura protetta fin dall'eta' di 16 anni (dimostrazione che ci sono gli strumenti per proteggere le vittime di questi abusi e tali strumenti vengono applicati). Purtroppo, e' successo cio' che non era prevedibile, ovvero che dopo due anni, al compimento dei 18 anni, la famiglia riesce a convincerla a farla tornare, dopo aver meditato vendetta per 2 anni. Lei rientra a casa e "sparisce", verosimilmente uccisa da parenti e cadavere occultato. I genitori rientrano in Pakistan con biglietto di sola andata e senza la figlia. La Magistratura italiana ovviamente apre un'inchiesta (secondo le leggi che tu dici che esistono e infatti vengono applicate) e probabilmente sara' chiesta l'estradizione per i genitori con rogatoria internazionale, anche se e' prevedibile pensare che il Pakistan non autorizzera' mai tale cosa.

Sinceramente, e non lo dico con intenti provocatori, trovo il tuo commento semplicemente privo di contenuti e farcito di qualunquismi.

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