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Il comitato coordinamento San Siro, si schiera contro la costruzione del nuovo stadio di Milan e Inter.
Ecco il comunicato ufficiale
Abbiamo protocollato lettere, abbiamo chiamato esperti, abbiamo prodotto documenti tecnici, abbiamo proposto alternative alla tremenda speculazione edilizia che viene proposta dalle due squadre, nascosta dentro il cavallo di ***** rappresentato dal nuovo stadio ora per sottolineare l’importanza del destino di San Siro non solo per il quartiere, ma per l’intera Milano
Il Comitato di Coordinamento San Siro – insieme a molti altri Comitati cittadini vi dà appuntamento per martedì 14 luglio ore 18 davanti a Palazzo Marino.
Maran – a braccetto con le squadre – vuole
1. Cementificare l’area (di proprietà pubblica) costruendo 3 grattacieli, un hotel, un multisala, un centro congressi e un centro commerciale e uno stadio.
2. Smantellare un’area di verde profondo di oltre 5 ettari e abbattere oltre 100 alberi ad alto fusto per far posto al un nuovo stadio in cambio di 2,6 ettari di arredo urbano
3. Cedere aree e proprietà pubbliche a investitori e speculatori stranieri
4. Ridurre le entrate dell’amministrazione a beneficio dei proprietari di Inter e Milan, cinesi e americani
5. Trasformare in un moncone quello che in tutto il mondo è ancora considerato uno dei migliori stadi del mondo
Noi vogliamo
1. che venga considerata la ristrutturazione e la ammodernizzazione del Meazza. Ciò è possibile, con costi e tempi ridotti
2. che venga organizzato un autorevole e assolutamente indipendente parere terzo sulla ristrutturazione
3. che un terreno pubblico e quindi dei cittadini non venga consegnato nelle mani di speculatori immobiliari privati
4. che non venga costruito il nuovo stadio e nemmeno che il Meazza venga “rifunzionalizzato” riducendolo a un moncone, per di più a spese del Comune (ben 74 milioni)
5. che venga rispettata l’identità di quartiere, da sempre votato al verde e allo sport
6. che vengano rispettati i diritti dei residenti che verrebbero gravati da un aumentato carico urbanistico con conseguente aumento di inquinamento
RISTRUTTURARE IL MEAZZA SI PUO’ (nonostante quello che vogliono far credere)
Non ci sarebbe necessità di costruire un nuovo stadio, il verde verrebbe conservato, si risparmierebbero quattrini che potrebbero essere impiegati per portare a verde anche i parcheggi, organizzare parcheggi sotterranei, riqualificare l’area.
E’ evidente a tutti che la strada non è la cementificazione a oltranza. Milano non può permettersi di perdere più nemmeno un metro di verde!».
Ecco il comunicato ufficiale
Abbiamo protocollato lettere, abbiamo chiamato esperti, abbiamo prodotto documenti tecnici, abbiamo proposto alternative alla tremenda speculazione edilizia che viene proposta dalle due squadre, nascosta dentro il cavallo di ***** rappresentato dal nuovo stadio ora per sottolineare l’importanza del destino di San Siro non solo per il quartiere, ma per l’intera Milano
Il Comitato di Coordinamento San Siro – insieme a molti altri Comitati cittadini vi dà appuntamento per martedì 14 luglio ore 18 davanti a Palazzo Marino.
Maran – a braccetto con le squadre – vuole
1. Cementificare l’area (di proprietà pubblica) costruendo 3 grattacieli, un hotel, un multisala, un centro congressi e un centro commerciale e uno stadio.
2. Smantellare un’area di verde profondo di oltre 5 ettari e abbattere oltre 100 alberi ad alto fusto per far posto al un nuovo stadio in cambio di 2,6 ettari di arredo urbano
3. Cedere aree e proprietà pubbliche a investitori e speculatori stranieri
4. Ridurre le entrate dell’amministrazione a beneficio dei proprietari di Inter e Milan, cinesi e americani
5. Trasformare in un moncone quello che in tutto il mondo è ancora considerato uno dei migliori stadi del mondo
Noi vogliamo
1. che venga considerata la ristrutturazione e la ammodernizzazione del Meazza. Ciò è possibile, con costi e tempi ridotti
2. che venga organizzato un autorevole e assolutamente indipendente parere terzo sulla ristrutturazione
3. che un terreno pubblico e quindi dei cittadini non venga consegnato nelle mani di speculatori immobiliari privati
4. che non venga costruito il nuovo stadio e nemmeno che il Meazza venga “rifunzionalizzato” riducendolo a un moncone, per di più a spese del Comune (ben 74 milioni)
5. che venga rispettata l’identità di quartiere, da sempre votato al verde e allo sport
6. che vengano rispettati i diritti dei residenti che verrebbero gravati da un aumentato carico urbanistico con conseguente aumento di inquinamento
RISTRUTTURARE IL MEAZZA SI PUO’ (nonostante quello che vogliono far credere)
Non ci sarebbe necessità di costruire un nuovo stadio, il verde verrebbe conservato, si risparmierebbero quattrini che potrebbero essere impiegati per portare a verde anche i parcheggi, organizzare parcheggi sotterranei, riqualificare l’area.
E’ evidente a tutti che la strada non è la cementificazione a oltranza. Milano non può permettersi di perdere più nemmeno un metro di verde!».