Che sia davvero giunta l'ora di un nuovo Milan?

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Lo scrivo qui a freddo, dopo le notizie di queste ultime 48 ore che vedono Boban licenziato e Maldini ormai accompagnato alla porta.
Dopo anni di tira e molla con un Milan nel limbo di troppe idee confuse credo oggi si possa dire che da Giugno il Milan che fu sparirà del tutto.

Maldini e Boban, come prima Leonardo o Gattuso erano un legame mai sciolto con quell'idea di grande Milan, ma soprattutto di grande Milan berlusconiano, che ancora si ostinava a persistere..

Forse è giusto così, serve ripartire da zero veramente, perché il modello che conoscevamo era solo un fantasma del passato..un passato che pesava anche sui giovani di oggi schiacciati da pretese impossibili per loro.

Dove finiremo non lo so, ma credo che infondo è più logico così, provare una via nuova senza zavorre del passato a farci dubitare ad ogni sconfitta che la via sia giusta.

Il futuro del Milan si poggerà su un'unica speranza che si chiama COMPETENZA.

Senza di quella, il futuro sarà solo nero.

Apprezzo sempre l'ottimismo, e in linee generali non sarei nemmeno discorde col tuo discorso. A mio avviso, però, l'identità di squadra e la continuità di una certa filosofia, sono fattori che non si comprano e sono valori imprescindibili. Ogni grande team europeo, penso al Barcellona o al Bayern Monaco che fanno della loro storia e filosofia punti di riferimento, hanno grandi bandiere fra i propri quadri dirigenziali. Certo, vanno affiancati. Non solo questi nuovi dirigenti non hanno mai vissuto il grande Milan, ma sono tutti stranieri di ogni dove che non possono rendersi conto di cosa sia la Serie A, non conoscono l'Italia e non conoscono le istituzioni, men che meno quelle sportive, a stento conoscono la lingua.
Inoltre, va bene prendere spunto dai modelli altrui, ma ritengo infattibile replicare "paro paro" quello di Lipsia, Salisburgo o Arsenal in una realtà come la nostra. Se la direzione è quella, il rischio è che si stia andando incontro ad altri anni buttati, perché l'ambiente non perdonerà nulla. La piazza, per storia, ambizione e pressione che ne deriva, non accetterà mai di permanere un team anonimo e diventare quindi, definitivamente, una tappa intermedia nella carriera dei propri calciatori, giustamente direi.

Ogni anno siamo qui a dire che servono poche avvedute mosse per migliorarci, e puntualmente riusciamo a peggiorare o a sprecare risorse in malo modo.
Per me Boban e Maldini hanno commesso qualche errore, ma hanno fatto anche qualcosa di molto positivo. Per altro nessun dirigente sbaglia mai, specialmente al primo insediamento. Se consideriamo le condizioni di lavoro (Ad e ffp), per me hanno avuto un buon impatto e avrebbero fatto sempre meglio.

Detto questo, mi auguro di sbagliare e che i nuovi possano farmi ricredere.
 

hiei87

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È giunta l'ora di trovare un nuovo sport. Le abbiamo provate ormai tutte, non possiamo ogni volta illuderci.
In mano ad Eliott e gazidis non andremo da nessuna parte, inutile sperare.
 

Clarenzio

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Lo scrivo qui a freddo, dopo le notizie di queste ultime 48 ore che vedono Boban licenziato e Maldini ormai accompagnato alla porta.
Dopo anni di tira e molla con un Milan nel limbo di troppe idee confuse credo oggi si possa dire che da Giugno il Milan che fu sparirà del tutto.

Maldini e Boban, come prima Leonardo o Gattuso erano un legame mai sciolto con quell'idea di grande Milan, ma soprattutto di grande Milan berlusconiano, che ancora si ostinava a persistere..

Forse è giusto così, serve ripartire da zero veramente, perché il modello che conoscevamo era solo un fantasma del passato..un passato che pesava anche sui giovani di oggi schiacciati da pretese impossibili per loro.

Dove finiremo non lo so, ma credo che infondo è più logico così, provare una via nuova senza zavorre del passato a farci dubitare ad ogni sconfitta che la via sia giusta.

Il futuro del Milan si poggerà su un'unica speranza che si chiama COMPETENZA.

Senza di quella, il futuro sarà solo nero.

La competenza c'era, è dimostrato dalle scelte fatte quest'estate e dall'arrivo di Ibra: Rebic, Zlatan, Bennacer, Kjaer valgono più di tutti i fenomeni presi da Mirabelli-Leonardo ed i conti sono stati pure in parte rimessi a posto.
hanno commesso solo un grandissimo errore: Giampaolo ex pupillo, guarda caso, di Galliani.
Siamo l'unica società al mondo che licenzia i dirigenti quando, dopo pochi mesi di amministrazione e anni di incertezza, pare che le cose stiano andando a posto. Se non è malafede questo non so cosa lo sia.
 

A.C Milan 1899

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Il Milan di Berlusconi è stato un unicum, ma anche gli ultimi 10 anni sono un unicum. E comunque la nostra storia non è Berlusconi. Anche prima abbiamo fatto cose egregie. Il fascino Milan non è opera di Berlusconi. Lui ha contribuito e ne ha pure goduto in termini di celebrità e visibilità.

Ecco, questo è un punto che non viene mai sottolineato abbastanza: siamo stati la prima squadra a portare in Italia la Coppa dalla grandi orecchie, e nel ventennio 1950-1973 portammo a casa (parlando di trofei importanti davvero e lasciando stare quelli minori, altrimenti sarebbero anche di più) sei scudetti, due Champions e una intercontinentale.

Quello fu un grandissimo Milan.

Il Milan 1986-2007 con i suoi 7 scudetti, 5 champions e 3 intercontinentali (il mondiale per club di fatto è parificato all’intercontintale) fu anche superiore, ma il Milan da inizio anni ‘50 a inizio ‘70 fu comunque leggendario.

La retorica che l’unico grande Milan sia stato quello Berlusconiano (che comunque non credo fosse nell’intenzione di Milanforever) è la cosa che sopporto di meno quando la sento.

Paradossalmente sono proprio i nostri nemici a calcare di più su quella, per cercare di convincere i tifosi ignoranti della propria storia che il Milan sia una specie di Manchester City, cioè un club perdente da sempre che ha vinto la lotteria per 20 anni prima di tornare alla mediocrità che gli compete, ma è appunto un qualcosa che può convincere solo i tifosi ignoranti che non conoscono la propria storia.
 
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milan ai milanisti...milan agli interisti...milan ai cinesi...milan che se ne frega di bilanci e fpf e spende 250 milioni in una sessione...milan che non spende un euro…

credo che abbiamo realmente provato tutte le opzioni e ogni volta doveva essere "la volta giusta"...mi sa che resta l'esorcismo

credo che l'unica soluzione sia la solita che diciamo sempre: ossia vendita della proprietà a un proprietario ricco serio e soprattutto vero...non cinesi di arcore o americani che se lo trovano per caso...a sto punto andrebbe anche un commisso forse
 

Tifo'o

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Lo scrivo qui a freddo, dopo le notizie di queste ultime 48 ore che vedono Boban licenziato e Maldini ormai accompagnato alla porta.
Dopo anni di tira e molla con un Milan nel limbo di troppe idee confuse credo oggi si possa dire che da Giugno il Milan che fu sparirà del tutto.

Maldini e Boban, come prima Leonardo o Gattuso erano un legame mai sciolto con quell'idea di grande Milan, ma soprattutto di grande Milan berlusconiano, che ancora si ostinava a persistere..

Forse è giusto così, serve ripartire da zero veramente, perché il modello che conoscevamo era solo un fantasma del passato..un passato che pesava anche sui giovani di oggi schiacciati da pretese impossibili per loro.

Dove finiremo non lo so, ma credo che infondo è più logico così, provare una via nuova senza zavorre del passato a farci dubitare ad ogni sconfitta che la via sia giusta.

Il futuro del Milan si poggerà su un'unica speranza che si chiama COMPETENZA.

Senza di quella, il futuro sarà solo nero.

Le possibilità sono due, uno positivo - l'altro abbastanza negativo.

1) Si tratta di semplice "ciclo".. come lo ha avuto il Milan in passato, come lo ha avuto il Real Madrid che per 30 anni non vinse la coppa campioni. Ciclo che comunque hanno avuto tante squadre prestigiose. Anche se qui devo dire che, a differenze degli altri club il Milan rischia di non essere competitivo non (solo) a livello europeo ma addirittura nazionale. Io ho fatto l'esempio del Real, ma i Blancos vincevano a livello nazionale e vincevano anche coppe Uefa.. noi invece è dal 2012 che siamo praticamente fuori da tutto e sono passati 8 anni.

2) Scenario peggiore - saremo una nobile decaduta a tutti gli effetti. Forse la prima squadra prestigiosa della storia. L'Ajax comunque continua a vincere in Olanda. Noi proprio non riusciamo più ad essere competitivi su nessun fronte. Mentre il Nottingham F. ha azzeccato due/tre stagioni e basta nella sua storia, non direi "nobile" o "prestigiosa"..

L'unico caso simile a quello del Milan è il Liverpool che dopo il 2007 smise praticamente di essere competitivo fino al 2014 quando era vicinissima al titolo.. poi però arrivo Klopp e sappiamo come sta andando. Nel caso dei Reds è proprio ciclo.
Altro esempio il Man. United.. c'è da dire però che i Red Devils hanno comunque vinto una Europa League sono arrivati secondi un paio di anni fa in Premier.

Vediamo, ma se restiamo troppo fuori dal giro - non dico vincere qualcosa ma essere competitivi arrivare a marzo in lizza per uno scudetto, si rischia veramente di non risalire più. Siamo troppo troppo troppo fuori dal giro e 5 anni fa dicevamo che tra 5 anni si tornerà ad essere competitivi invece più passa il tempo più scivoliamo di più.
 

gabri65

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Interessante discussione.

Io penso che il Milan di Berlusconi lo abbia ucciso Berlusconi stesso. Gli ultimi anni della sua gestione sono stati penosi, abbiamo visto qualcosa che col Milan non aveva più niente a che fare. Il Milan dei parametri zero, degli scambi con Preziosi, delle mazzette di Raiola. il Grande Milan è morto da diversi anni ormai. La nuova generazione di tifosi ventenni di oggi lo ha visto a malapena.

Il milanismo c'è e ci sarà, non è questo ad essere in discussione. In discussione è il modello di gestione della società, che è arretrata ormai in tutti gli aspetti, proprio tutti, dalla prima squadra al settore giovanile, dal marketing allo scouting, dallo stadio alla comunicazione. Tutto vecchio e superato. Siamo rimasti agli anni duemila mentre il resto del mondo è al 2020.

Per questo motivo, almeno è quello che spero succederà, dobbiamo fare un balzo in avanti, pure rischiando, e ridisegnare una nuova identità di milanismo, un milanismo di oggi, che ricordi Sacchi Gli Olandesi il Genio Maldini i goal di Sheva e Inzaghi... ma che a questi voglia aggiungere nuove storie. L'identità non è il passato, cavolo, l'identità deve essere il presente.

E il Milan del presente non ha nessuna identità, se non quella del grande club decaduto. Come scrivevo in altre discussioni, facciamo passare qualche altra stagione come le ultime e ci troveremo a ricordare i goal di Sheva come quelli del Torino ricordano quelli di Pulici. Non manca molto.

Quindi, se c'è ancora un "milanismo", anche quello deve essere ancorato al presente, secondo me, e il presente è una sfida enorme.

Ma caro Gary, dovresti ben sapere quale è il mio pensiero.

Dovresti sapere che ritengo Elliott poco più di un fantoccio spietato e che c'è qualcosa dietro. L'incompetenza e la sfortuna possono succedere una, due, tre volte, capita. Non per 10 anni di fila. A me sembra evidente che siamo vittime di una distruzione sistematica. Quali sono le ragioni, ognuno se le può immaginare.

Di certo io non credo alla incompetenza totale di Maldini/Boban/etc. Inesperienza ed errori sì, ci stanno. Ma dire che non capiscono niente è semplicemente una fesseria cosmica. Io sono grandicello, così come Zvone e Paolo. Quando sei in un ambiente osteggiato e pressato da fattori ambientali che ovviamente non dovevi vivere prima, e magari ti erano pure stati malamente prospettati, allora può venire fuori di tutto.

Per quanto riguarda la gestione, come ripeto, il "milanismo" non c'entra niente. C'entra avere persone giuste al posto giusto, che concorrano con passione e competenza. Solo con la competenza vai poco lontano. La competenza ce la può avere un consulente esterno, per il quale lavorare per la tua azienda o un'altra non fa differenza. A questi livelli ci vuole di più, altrimenti finisci nella banalità. Ci vuole eccellenza per primeggiare, e questa te la può dare solo una carica di entusiasmo ed appartenenza passionale al club.

Ridisegnare l'identità vuol dire chiudere con l'AC Milan 1899, a mio parere. Io tifo per questa squadra anche in virtù del passato, di uomini che ne hanno segnato la storia. Qui si fa una gran confusione, secondo me, a spiegare bene i concetti. Colpa anche mia, che non mi so spiegare, ma sono sicuro che qualcuno è d'accordo con me.

Non si sta dicendo di avere vecchie caritiadi in dirigenza, né di avere gestioni familiari ed approssimative come venivano operate prima, e il cui successo era decretato solo da una disponibilità finanziaria. Si sta dicendo di conservare uno spirito di corpo nella squadra, tenere ben accesa la luce della fierezza, perché siamo stati fino a poco tempo fa una grande squadra. Chiaramente adesso siamo disastrati causa forza maggiore.

Perché? Forse perché invece di continuare su una certa linea abbiamo dato via i pezzi pregiati ed abbiamo cominciato a prendere i Vangioni, i Constant, i Bonaventura. Ma questo ha a che vedere con persone che hanno perpetrato, indisturbati, la decadenza sistematica del club.

Abbiamo bisogno di cambiare completamente la pelle del club? Boh, forse sì. Adesso vedremo. Abbiamo scritto miliardi di tonnellate di post sulle possibilità finanziarie della proprietà. Basterebbe non tanto per rimettere in moto il club, investimenti su qualche giocatore d'esperienza e un po' di stabilità. Per ora il nostro grande AD (che ha quanto pare sa come far diventare grandi le squadre) non ci ha portati un fico secco, non parla e non transige. Intanto Elliott sembra che investa in altri settori che forse sono più adatti ad una multinazionale socio-globale.

Fatto sta che siamo all'ennesimo episodio nel quale, a dispetto di una squadra che faticosamente riesce a trovare un barlume di speranza, fa da controaltare una decisione agghiacciante che condizionerà il campionato e quelli futuri.

A me tutto questo non mi dà sensazione di incompetenza o sfortuna, o "eccessivo milanismo". Poi ognuno la pensi come vuole.

PS
Riprendendo il titolo dell'amico Forever, il dover cessare di vedere il Milan in un certo modo, il suo, diciamo così, "funerale" forzato a causa dello stato pietoso, non vorrei fosse poi alla fine uno degli scopi di qualche "vecchio rancoroso". Io il Milan lo vedo da una vita in una certa maniera, e non muterò questa visione. Alcune persone, i giocatori, etc, vanno e vengono, l'anima del club no. Non so se mi spiego.
 

A.C Milan 1899

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milan ai milanisti...milan agli interisti...milan ai cinesi...milan che se ne frega di bilanci e fpf e spende 250 milioni in una sessione...milan che non spende un euro…

credo che abbiamo realmente provato tutte le opzioni e ogni volta doveva essere "la volta giusta"...mi sa che resta l'esorcismo

credo che l'unica soluzione sia la solita che diciamo sempre: ossia vendita della proprietà a un proprietario ricco serio e soprattutto vero...non cinesi di arcore o americani che se lo trovano per caso...a sto punto andrebbe anche un commisso forse

Una proprietà definitiva (non transitoria) della statura di un Commisso sarebbe l’ultimo chiodo sulla nostra bara (tanto che su certi forum all’epoca speravano fortemente in Commisso invece che in un traghettatore, per quanto fonte di bestemmie per noi, come Idiott, perché Idiott potrebbe essere il nostro Thohir dopo il quale ci sarà il nostro Suning, Commisso invece sarebbe stato un proprietario vero, che sarebbe venuto per restare). Almeno Idiott sappiamo che non è qui per restare. Certo, con Commisso forse, anzi senza forse, avresti una squadra migliore di questa, una bella Lazietta rossonera, perché no, ma poi ti stabilizzeresti a quei livelli per sempre e vinceresti uno scudetto ogni 20/25 anni festeggiandolo come non festeggiavi manco le Champions. Essere venduti ad uno così sarebbe la nostra fine.
 

mandraghe

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Vediamo, ma se restiamo troppo fuori dal giro - non dico vincere qualcosa ma essere competitivi arrivare a marzo in lizza per uno scudetto, si rischia veramente di non risalire più. Siamo troppo troppo troppo fuori dal giro e 5 anni fa dicevamo che tra 5 anni si tornerà ad essere competitivi invece più passa il tempo più scivoliamo di più.


Il Real nel 2014 fatturava 550 milioni. Oggi ne fattura oltre 750 e punta a superare gli 800 milioni nel 2020. Secondo Gazidis dovremo tagliare i costi e sperare nell'esplosione di qualche Campione da rivendere. Follia. Queste sono vuote parole di chi non sa cos'è il Milan e non capisce un tubo di gestione di club sportivi.

Pensare di varare progetti che comportino un ulteriore taglio dei costi, con l'acquisto di giovani speranze è utopistico e va contro la nostra storia.

Il Milan ha vinto quando aveva grandi giocatori dal Gre-No-Li, al Milan di Rocco, di Sacchi, Capello e Ancelotti. Tutte squadre con campionissimi. I giovani, le speranze, i baby fenomeni son roba da Udinese o da Atalanta. Pensare di replicare modelli provinciali nel Milan è una roba talmente stupida che si fa fatica a credere che sia partorita dalla mente di un top manager.

O più semplicemente è solo uno specchietto per illudere i tifosi, mentre è palese che il Milan per i Singer è solo un fastidio. Ma se è così la soluzione è semplice: venderci. E speriamo che sia così, perché implementare i progetti del caprone sudafricano significherebbe perdere ancora anni ed anni.
 
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Maldini e Boban, come prima Leonardo o Gattuso erano un legame mai sciolto con quell'idea di grande Milan, ma soprattutto di grande Milan berlusconiano, che ancora si ostinava a persistere..

Forse è giusto così, serve ripartire da zero veramente, perché il modello che conoscevamo era solo un fantasma del passato..un passato che pesava anche sui giovani di oggi schiacciati da pretese impossibili per loro.

Dove finiremo non lo so, ma credo che infondo è più logico così, provare una via nuova senza zavorre del passato a farci dubitare ad ogni sconfitta che la via sia giusta.

Il futuro del Milan si poggerà su un'unica speranza che si chiama COMPETENZA.

Senza di quella, il futuro sarà solo nero.

Si, diciamo che questo sarà il primo passo verso un progetto a medio lungo termine con Elliott, per poi proseguire in futuro e in maniera definitiva con una futura cessione dopo che il Milan si sarà rivalutato e saremo stabilmente in Champions, in modo da generare un profitto per Elliott, suo modus operandi. Almeno così penso.
 
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