Cessione del Milan ed elezioni

M

martinmilan

Guest
Non era la vendita in sé, ma le promesse conseguenti alla vendita. Berlusca in campagna elettorale annunciò praticamente Ancelotti, parlando anche dello staff che si sarebbe portato. La trattativa poi fu condotta in maniera mediaticamente mooolto accurata, con Berlusca sempre in primo piano come il grande imprenditore che aveva fatto un affare magistrale, guadagnando una barca di soldi e tenendo la maggioranza.
Inutile dire che non ha funzionato, ma perché politicamente Berlusconi è stramorto e sepolto e non guadagnerebbe un voto nemmeno se trasformasse l'acqua in vino o la Boccassini in un'avvenente 18enne cubista brasiliana.
C'è anche da sottolineare che, tuttora, non si sa se effettivamente fosse una trattativa per la vendita del 48% del Milan o un modo per far rientrare i soldi del Berlusca in Italia. Le coincidenze che erano state trovate dall'Espresso erano inquietanti e il fatto che, una volta trovate ampio risalto sui media, la trattativa sia morta lentamente, fa pensare male.

Ora per quanto riguarda questa nuova trattativa è difficile dire se siamo difronte all'ennesimo spettacolino inglorioso, bisogna vedere come si porrà Fininvest e come si porrà Berlusconi. Ad oggi il loro silenzio fa ben sperare, ma in ogni caso è ancora il 20 aprile e di tempo per le buffonate circensi del Cavalier Pompetta c'è ancora tempo.

Bravissimo...la penso uguale a te su tutti i punti.Anche se su Bee ho pochi dubbi che si trattasse di finta compravendita.
 

Dumbaghi

Bannato
Registrato
27 Agosto 2012
Messaggi
23,425
Reaction score
68
A mio parere molti confondono la genuina ignoranza e l'arrivismo della stampa italiana con una macchiavellica strategia politica che farebbe di Frank Underwood un ingenuo mesteriante governativo.

Semplicemente una notizia c'è ed è l'interessamento degli investitori cinesi a rilevare il Milan. Per qualche ragione questa notizia è divenuta di dominio pubblico in un periodo di calma piatta e disaffezione ai colori rossoneri da parte dei tifosi. E' pertanto normale che la stampa ogni giorno inventi nuovi particolari, prospetti deadline da rispettare, crei fantomatici avversari da superare per tenere alta la tensione e l'interesse del lettore. Siamo dalle parti di Propp più che di Montanelli. Le differenze di date, ammontare dell'investimento, quote da rilevare e personaggi coinvolti indica chiaramente che si naviga a vista nella speranza di vendere copie in attesa di qualche riscontro ufficiale.

Inoltre se volessimo comunque dare per buona l'ipotesi della raffinata strategia politica spiegatemi perchè a dare la notizia della deadline al 10 giugno sia stata "La Repubblica", appartenente al gruppo editoriale di Carlo De Benedetti, nemico giurato del Cavaliere e "prima tessera del PD". E chi sostiene che lo stesso accadde lo scorso anno dimentica che l'annuncio ufficiale dell'accordo tra Bee e Fininvest per il passaggio del 48% del Milan al gruppo guidato dal thailandese avvenne il 5 giugno, pochi giorni dopo le elezioni amministrative e regionali del 31 Maggio 2015

P.S.: Non sto dicendo che sono ottimista circa il passaggio di proprietà. Semplicemente sostengo che l'unico vero ostacolo alla riuscita dell'operazione sia l'ostinazione infantile ed irrazionale di Berlusconi nel volersi tenere il suo giocattolo.

Perfetto.
 
Alto
head>