Casaleggio avverte M5S:"Pagare debiti entro 22/4"

Andris

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Davide Casaleggio dà ultimo sollecito ai morosi di M5S, hanno due settimane di tempo.

"Come Associazione Rousseau siamo costretti, a causa dell'enorme ammontare di debiti, a definire una data ultima: il 22 aprile 2021.
Qualora i rapporti pendenti non verranno definiti entro questa data, saremo costretti a immaginare per Rousseau un percorso diverso, lontano da chi non rispetta gli accordi e vicino, invece, a chi vuole creare un impatto positivo sul mondo


In questi anni abbiamo dato il nostro contributo come si fa in una famiglia, con fiducia, lealtà e senza mai limitarci. Abbiamo lavorato senza sosta e con la dedizione che, solo chi crede profondamente in quello che fa, riesce a dare. Abbiamo sentito il nostro compito come una componente preziosa per la crescita della comunità del MoVimento, mantenendo fermo il nostro impegno così come ha fatto il MoVimento, almeno fino ad un anno fa

Da gennaio 2020 il MoVimento, infatti, attraverso alcuni dei suoi portavoce, ha iniziato a non onorare gli accordi in relazione alle attività erogate dall'associazione Rousseau omettendo di mettere in atto qualsivoglia presidio funzionale a garantire il rispetto delle regole e degli impegni presi, sebbene ciò abbia sempre rappresentato, nel pensiero dei fondatori del MoVimento, il tratto distintivo del percorso politico che si intendeva intraprendere.
Oggi la situazione è giunta al punto di non ritorno ed è necessario fare chiarezza.
Ad agosto 2020 inviammo all'ex capo politico reggente una bozza di accordo, da lui stesso richiesta, per poter finalmente definire ruoli e responsabilità reciproche, ma l'analisi di tale bozza non venne mai nemmeno discussa, anzi venne rinviata.


Parliamo di quel contratto che anche gli stessi iscritti chiesero con forza, con il voto degli Stati Generali, di concludere. A settembre 2020 comunicammo, con la consueta trasparenza, a tutti gli iscritti la gravità della situazione e la conseguente riduzione dei servizi, sollecitando settimanalmente gli esponenti politici del MoVimento e coloro che ritenevano di esprimersi per conto del medesimo, ad assumere una decisione.
Nei giorni scorsi abbiamo anche attivato una raccolta fondi, su ogni nostra pagina, per provare a mantenere vivo il progetto civico a prescindere dalla decisioni del MoVimento che, negli ultimi giorni, è arrivato addirittura a negare l'esistenza del debito tramite alcuni suoi esponenti

Il prossimo 22 aprile saranno, infatti, trascorsi ben 15 mesi dalle dimissioni dell'ultimo Capo politico eletto democraticamente dagli iscritti e che sollecitava, già in quella data, quello che oggi viene rilanciato per l'ennesima volta: la rifondazione del M5S"
 

gabri65

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Davide Casaleggio dà ultimo sollecito ai morosi di M5S, hanno due settimane di tempo.

"Come Associazione Rousseau siamo costretti, a causa dell'enorme ammontare di debiti, a definire una data ultima: il 22 aprile 2021.
Qualora i rapporti pendenti non verranno definiti entro questa data, saremo costretti a immaginare per Rousseau un percorso diverso, lontano da chi non rispetta gli accordi e vicino, invece, a chi vuole creare un impatto positivo sul mondo


In questi anni abbiamo dato il nostro contributo come si fa in una famiglia, con fiducia, lealtà e senza mai limitarci. Abbiamo lavorato senza sosta e con la dedizione che, solo chi crede profondamente in quello che fa, riesce a dare. Abbiamo sentito il nostro compito come una componente preziosa per la crescita della comunità del MoVimento, mantenendo fermo il nostro impegno così come ha fatto il MoVimento, almeno fino ad un anno fa

Da gennaio 2020 il MoVimento, infatti, attraverso alcuni dei suoi portavoce, ha iniziato a non onorare gli accordi in relazione alle attività erogate dall'associazione Rousseau omettendo di mettere in atto qualsivoglia presidio funzionale a garantire il rispetto delle regole e degli impegni presi, sebbene ciò abbia sempre rappresentato, nel pensiero dei fondatori del MoVimento, il tratto distintivo del percorso politico che si intendeva intraprendere.
Oggi la situazione è giunta al punto di non ritorno ed è necessario fare chiarezza.
Ad agosto 2020 inviammo all'ex capo politico reggente una bozza di accordo, da lui stesso richiesta, per poter finalmente definire ruoli e responsabilità reciproche, ma l'analisi di tale bozza non venne mai nemmeno discussa, anzi venne rinviata.


Parliamo di quel contratto che anche gli stessi iscritti chiesero con forza, con il voto degli Stati Generali, di concludere. A settembre 2020 comunicammo, con la consueta trasparenza, a tutti gli iscritti la gravità della situazione e la conseguente riduzione dei servizi, sollecitando settimanalmente gli esponenti politici del MoVimento e coloro che ritenevano di esprimersi per conto del medesimo, ad assumere una decisione.
Nei giorni scorsi abbiamo anche attivato una raccolta fondi, su ogni nostra pagina, per provare a mantenere vivo il progetto civico a prescindere dalla decisioni del MoVimento che, negli ultimi giorni, è arrivato addirittura a negare l'esistenza del debito tramite alcuni suoi esponenti

Il prossimo 22 aprile saranno, infatti, trascorsi ben 15 mesi dalle dimissioni dell'ultimo Capo politico eletto democraticamente dagli iscritti e che sollecitava, già in quella data, quello che oggi viene rilanciato per l'ennesima volta: la rifondazione del M5S"

Guarda te che banda di raccattati delinquenti è stata messa a comandare il paese.

Questi non sanno nemmeno pagare una bolletta dell'acqua, vogliono gestire una nazione.

Una nazione di pagliacci.
 
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