In caso di mancata CL sarebbe un altro 2012 (le firme sui rinnovi che non arrivano la dicono lunghissima su cosa accadrebbe ai nostri giovani migliori senza CL, potevamo trattenerli in un Milan mediocre finché non erano esplosi, ora no), in pratica un disastro.
Poi diventeremmo meritatamente (sottolineo meritatamente) barzellette continentali, perché in nessun campionato europeo è mai successo né che una squadra campione d’inverno finisse fuori dalle prime quattro né che una squadra che ha fatto 43 punti (a prescindere dalla classifica) all’andata finisse fuori dalle prime quattro. Mai, ma proprio mai. Noi addirittura siamo sia primi che a 43 punti. Figuriamoci quindi, uscire dalle prime quattro sarebbe un’impresa degna di quel circo che sono sempre stati i cartonati, oltre che decretare la fine della rinascita del Milan.
Sarebbe molto più che un qualcosa di “crudele e sconvolgente”. Sarebbe la pietra tombale (perché poi arriverebbe pure l’SA con fonti disastrati e squadra in smantellamento), e poi quando arriveremmo a 15/16 anni fuori dal calcio che conta anche il residuo appeal del brand non significherebbe più nulla.
È per questo che non voglio manco considerarla, questa ipotesi, perché se dovesse accadere per noi sarebbe come andare in Serie B, sembra esagerato e iperbolico dirlo ma non è così. In questa situazione, con l’esplosione dei nostri giovani, un probabile SA in arrivo nel 2021 ecc mancare la CL avrebbe effetti paragonabili a quelli della distruzione dell’Estate 2012 o della retrocessione in B dei gobbi del 2006 (che, sebbene paia strano, fece meno danni della nostra estate 2012, perché i gobbi persero Vieira, Ibra e Cannavaro ma tennero Del Piero, Trezeguet, Nedved, Chiellini, Camoranesi, noi i nostri migliori li perdemmo proprio tutti), se non peggiori.