Bennacer:"Palla a Ibra e ci pensa lui. Mi ispiro a Verratti".

A.C Milan 1899

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Certo che c'è bisogno di giocatori come Ibrahimovic. Necessari per la crescita. E la crescita non è crescita se devi sempre stare attaccatto alla poppa della mamma.

Uno come Zlatan è appena sufficiente, ancorché determinante. Il vero Milan (e ogni squadra forte che si rispetti) deve avere un elemento di spicco in ogni reparto.

A parte lo svedese, a noi manca un leader a centrocampo. Magari anche più di uno. In difesa. Kjaer non può essere definito un leader, per ovvie ragioni, non ancora, è appena arrivato ed è ancora da definire bene. Ed il nostro capitano è molto lontano dall'avere le stimmate del grande giocatore.

Per questo non vorrei sentire questi discorsi da Bennacer, che potrebbe essere lui il leader, e invece sembra che inconsciamente si appoggi a Zlatan. Comprensibile, naturalmente, sono giovani, ma questi ragazzi devono mettersi in testa che sono in un palcoscenico importante e c'è bisogno di grinta e determinazione.

Poi il periodo no o gli sbagli ci stanno, ma devono avere dentro convincimento e responsabilità. Altrimenti gli insegnamenti di Ibrahimovic non saranno serviti a niente.

È quasi impossibile che uno possa essere un leader a 23 anni. Ci vuole più tempo. Infatti ti scrivevo “ Avere dei campioni in squadra serve proprio a questo, a far crescere i campioncini fino a quando, arrivati a 25/26 anni, non saranno capaci di prendere il club sulle proprie spalle e a loro volta, quando saranno vecchi, poter fare da mentori ai giovani“. Concordo che di elementi come Ibra, cioè vecchi di classe, integrità fisica e leadership, ce ne vorrebbero di più, ma purtroppo tanta manna di avere il solo Ibra e tenerlo, con questa proprietà.

Però ricordo quello che disse Thiago (l’ho anche postato nell’altro post, editandolo) “Al Milan mi sono allenato sei mesi senza essere tesserato. Ho imparato tanto grazie ad Allegri ed Ancelotti, e poi quando sono entrato in campo avevo vicino a me un maestro come Nesta che mi ha insegnato tante cose, è stato come partecipare ad un master. Grazie a lui in quei due anni sono migliorato veramente tanto”.

E Thiago era già più grande di Bennacer. Di sicuro questi ragazzi dovranno arrivare a fare da sè, ma ci vuole tempo. Io ad esempio venderei Romagnoli anche per questo, ha 25 anni e non ha ancora dimostrato un minimo salto, né in termini di leadership e di carisma né in termini tecnici. È sempre lo stesso.
 
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Negativo. Un discorso pericoloso, anche se non sembra.

Poi che succede quando non c'è lui? Lascia stare Ibrahimovic, e cerca di giocare al massimo con o senza di lui.

Io voglio vedere i giocatori giocare bene perché sono diventati forti e sanno come gestirsi in autonomia, non perché c'è la balia in mezzo al campo.

Hai ragione da vendere. Nelle partite post lockdown giocate senza Ibra siamo riusciti a sopperire alla sua mancanza grazie alla straripante condizione fisica e al gioco in verticale che grazie a questo riuscivamo a mettere in pratica, contro la Roma ad esempio.

Però non so se l'anno prossimo queste condizioni ci saranno, perché il gap di condizione con le altre non so se ci sarà. E pensare che il nostro leader (tecnico e non) ha 39 anni mi spaventa un po'...
 

A.C Milan 1899

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Hai ragione da vendere. Nelle partite post lockdown giocate senza Ibra siamo riusciti a sopperire alla sua mancanza grazie alla straripante condizione fisica e al gioco in verticale che grazie a questo riuscivamo a mettere in pratica, contro la Roma ad esempio.

Però non so se l'anno prossimo queste condizioni ci saranno, perché il gap di condizione con le altre non so se ci sarà. E pensare che il nostro leader (tecnico e non) ha 39 anni mi spaventa un po'...

L’Atalanta che abbiamo affrontato era tutto meno che in deficit di condizione rispetto a noi, anzi era insieme a noi la squadra più in forma del post-lockdown. Eppure, senza quattro titolari, abbiamo giocato alla pari e avremmo pure meritato di vincere.
 

gabri65

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È quasi impossibile che uno possa essere un leader a 23 anni. Ci vuole più tempo. Infatti ti scrivevo “ Avere dei campioni in squadra serve proprio a questo, a far crescere i campioncini fino a quando, arrivati a 25/26 anni, non saranno capaci di prendere il club sulle proprie spalle e a loro volta, quando saranno vecchi, poter fare da mentori ai giovani“. Concordo che di elementi come Ibra, cioè vecchi di classe, integrità fisica e leadership, ce ne vorrebbero di più, ma purtroppo tanta manna di avere il solo Ibra e tenerlo, con questa proprietà.

Però ricordo quello che disse Thiago (l’ho anche postato nell’altro post, editandolo) “Al Milan mi sono allenato sei mesi senza essere tesserato. Ho imparato tanto grazie ad Allegri ed Ancelotti, e poi quando sono entrato in campo avevo vicino a me un maestro come Nesta che mi ha insegnato tante cose, è stato come partecipare ad un master. Grazie a lui in quei due anni sono migliorato veramente tanto”.

E Thiago era già più grande di Bennacer. Di sicuro questi ragazzi dovranno arrivare a fare da sè, ma ci vuole tempo. Io ad esempio venderei Romagnoli anche per questo, ha 25 anni e non ha ancora dimostrato un minimo salto, né in termini di leadership e di carisma né in termini tecnici. È sempre lo stesso.

Ma chiaro che ognuno ha i suoi tempi. Alcuni mostri come Baresi erano già leader formati a 20 anni, qualcun altro ci è arrivato molto più tardi.

Quello che si richiede, aldilà della crescita puramente tecnica, è la crescita caratteriale e di personalità. Devi far valere le tue doti, i tuoi tratti distintivi, il tuo stile, e coltivarlo.

In assoluto, almeno io, non voglio vedere giocatori monolitici e con consegne militari stile RR. Giocatori che non si arrabbiano e non mettono passione, giocatori sempre identici a sé stessi, come sono arrivati e come se ne sono andati.

Benny ha tanta strada da fare, e mi piacerebbe sapere che punta con convinzione e con intelligenza sulle sue qualità, ne abbiamo bisogno.

Hai ragione da vendere. Nelle partite post lockdown giocate senza Ibra siamo riusciti a sopperire alla sua mancanza grazie alla straripante condizione fisica e al gioco in verticale che grazie a questo riuscivamo a mettere in pratica, contro la Roma ad esempio.

Però non so se l'anno prossimo queste condizioni ci saranno, perché il gap di condizione con le altre non so se ci sarà. E pensare che il nostro leader (tecnico e non) ha 39 anni mi spaventa un po'...

Concordo, certo che ti condivido.

Anche io ho un po' la tremarella, questa esplosione di performances è altamente discutibile. Godiamocela, ma sempre con attenzione, dobbiamo essere preparati ad un fiasco colossale. Speriamo che il mercato consolidi la squadra e la mentalità.
 

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Ma chiaro che ognuno ha i suoi tempi. Alcuni mostri come Baresi erano già leader formati a 20 anni, qualcun altro ci è arrivato molto più tardi.

Quello che si richiede, aldilà della crescita puramente tecnica, è la crescita caratteriale e di personalità. Devi far valere le tue doti, i tuoi tratti distintivi, il tuo stile, e coltivarlo.

In assoluto, almeno io, non voglio vedere giocatori monolitici e con consegne militari stile RR. Giocatori che non si arrabbiano e non mettono passione, giocatori sempre identici a sé stessi, come sono arrivati e come se ne sono andati.

Benny ha tanta strada da fare, e mi piacerebbe sapere che punta con convinzione e con intelligenza sulle sue qualità, ne abbiamo bisogno.

Concordo al 100%. Secondo me siamo sulla strada giusta, vedremo a Settembre quando ripartirà tutto.
 
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L’Atalanta che abbiamo affrontato era tutto meno che in deficit di condizione rispetto a noi, anzi era insieme a noi la squadra più in forma del post-lockdown. Eppure, senza quattro titolari, abbiamo giocato alla pari e avremmo pure meritato di vincere.

La mia impressione, ma può darsi che sbaglio, é che quella non fosse la migliore Atalanta. E che, svuotata di obiettivi e con la testa già al PSG, non sia andata a 1000 con noi.
 

A.C Milan 1899

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La mia impressione, ma può darsi che sbaglio, é che quella non fosse la migliore Atalanta. E che, svuotata di obiettivi e con la testa già al PSG, non sia andata a 1000 con noi.

Beh se abbiano giocato solo contro squadre al 30% (questa è l’opinione di alcuni, non mia) e pure l’Atalanta, la più in forma del campionato insieme a noi, non era al massimo, allora alzo le mani. Mi sembrano però giustificazioni un po’ labili per spiegare una media su 12 partite (un terzo di campionato) che se proiettata sull’intera stagione ci avrebbe fatto fare oltre 90 punti.

Che il Milan non sia una squadra da oltre 90 punti lo so pure io, intendiamoci, ma sono anche sicuro che non sia una squadra da lotta EL con le unghie e con i denti, da 65 punti insomma.

Anche perché mi chiedo: pure nel 2017/2018 (39 punti nel ritorno) e nel 2018/2019 (37) affrontammo squadre post-lockdown, fuori forma ecc? Perché mi sembra strano che un rendimento del genere fosse giudicato plausibile con quelle rose decisamente più deboli di questa, mentre con una rosa che ha Theo al posto di Rodriguez, Bennacer al posto di Montolivo (nel 2017/2018 c’era ancora lui), Kjaer al posto di Musacchio, Kessie e Chala enormemente potenziati nei loro ruoli e Ibra al posto degli innumerevoli cessi che abbiamo avuto davanti dovrebbe essere impossibile fare 41 punti nel ritorno (solo due punti in più del 2017/2018).

A meno che la Serie A non sia salita di livello fino a diventare la nuova Premier, lì si che sarebbe sconcertante.
 

Molenko

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Belle parole. Per ora a conti fatti questo non ha ancora concluso nulla. Buon giocatore, di prospettiva, ma prima di specchiarsi ne deve mangiare di polenta.

Dipende come al solito cosa ci si aspetta. Se ti aspetti 6-7 gol e svariati assist da un interno di centrocampo e quello non te li fa, sono sbagliate le tue aspettative mica il suo rendimento.
 
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Belle parole. Per ora a conti fatti questo non ha ancora concluso nulla. Buon giocatore, di prospettiva, ma prima di specchiarsi ne deve mangiare di polenta.

Caro OrgoglioMilanista ti assicuro che questo ragazzo ha una qualità importantissima: l'umiltà. E su tu leggi o ascolti le sue interviste ripeta sempre la stessa cosa"non ho fatto ancora fatto nulla" e " devo lavorare di piu per la squadra". Non è un ragazzo che si monta la testa..
 
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Bennacer a The Athletic sulla sua crescita, sul Milan e su Ibra:"Di questo ruolo mi piace ogni cosa, sono al centro di tutto. Ibra? Non gli passerei la palla per non fargli avere più tocchi di me (ride NDR) ma quando hai in campo uno come lui cerchi di fargli avere il pallone il prima possibile così può inventare quello che vuole. E' solo il secondo anno che gioco così in Italia, ci sto ancora lavorando. Sto migliorando e imparando molto, mi ispiro a Marco Verratti e Thiago Alcantara. Thiago è molto molto forte. Devo servire la palla il più veloce possibile, per farlo devo essere concentrato quando ricevo palla, devo sempre essere in zona e leggere il gioco. Il mio ruolo è difesa, conquista del pallone e aiuto alla squadra a imporsi sull'avversario. Mi sento un po' più libero di prima, Ibra ci chiede di essere perfetti e ti rende un giocatore migliore. Io e lui siamo sulla stessa lunghezza d'onda, io gli do la palla così può fare quello che vuole. Milan meglio senza pubblico? Sicuramente uno stadio e un pubblico esigente, ma a me piace la folla e la pressione".

Sta crescendo molto benna.
Le prime partite veniva spesso fuori da situazioni intricate, nelle quale si cacciava dopo aver perso un tempo di gioco, grazie al suo cambio di passo palla al piede.
Si percepiva che era molto dentro al gioco e che aveva grande carattere nel prendere sempre palla ma pasticciava anche parecchio e perdeva palloni sanguinosi in uscita.
Via via però è molto migliorato nella pulizia della giocata , ora esegue controlli orientati da urlo che gli consentono il tempo di gioco di guadagnarlo.
Quindi, da un tempo di gioco perso(-1) a un tempo di gioco guadagnato(+1) questo ragazzo è stato capace in pochi mesi di crescere in due tempi di gioco al netto.
Non è più un centrocampista essenzialmente di quantità e arruffone nelle giocate ma è qualitativo nel gioco in mezzo al campo.
Bravo nel pulire palloni sporchi e nel renderli giocabili lo è sempre stato, come è sempre stato molto dinamico e aggressivo.
La crescita della squadra lo ha aiutato molto nella fase di non possesso, ora commette meno falli e si posiziona meglio sulle chiusure preventive.
Merito suo, merito del mister, merito del cambio modulo ,merito dei nuovi, merito della fiducia e autostima acquisite.
Merito del milan.
Tempo fa azzardai un paragone con Pizarro della roma.
Bennacer non è ancora oggi al livello del cileno ex roma e inter, tra le altre, e forse non ha la sua tecnica ma è quello il prototipo di centrocampista a cui deve ambire per la capacità di toccare, giocare e pulire tanti palloni.
 

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