Bennacer:"Palla a Ibra e ci pensa lui. Mi ispiro a Verratti".

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Bennacer:"Palla a Ibra e ci pensa lui. Mi ispiro a Verratti".

Bennacer a The Athletic sulla sua crescita, sul Milan e su Ibra:"Di questo ruolo mi piace ogni cosa, sono al centro di tutto. Ibra? Non gli passerei la palla per non fargli avere più tocchi di me (ride NDR) ma quando hai in campo uno come lui cerchi di fargli avere il pallone il prima possibile così può inventare quello che vuole. E' solo il secondo anno che gioco così in Italia, ci sto ancora lavorando. Sto migliorando e imparando molto, mi ispiro a Marco Verratti e Thiago Alcantara. Thiago è molto molto forte. Devo servire la palla il più veloce possibile, per farlo devo essere concentrato quando ricevo palla, devo sempre essere in zona e leggere il gioco. Il mio ruolo è difesa, conquista del pallone e aiuto alla squadra a imporsi sull'avversario. Mi sento un po' più libero di prima, Ibra ci chiede di essere perfetti e ti rende un giocatore migliore. Io e lui siamo sulla stessa lunghezza d'onda, io gli do la palla così può fare quello che vuole. Milan meglio senza pubblico? Sicuramente uno stadio e un pubblico esigente, ma a me piace la folla e la pressione".
 
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Bennacer a The Athletic sulla sua crescita, sul Milan e su Ibra:"Di questo ruolo mi piace ogni cosa, sono al centro di tutto. Ibra? Non gli passerei la palla per non fargli avere più tocchi di me (ride NDR) ma quando hai in campo uno come lui cerchi di fargli avere il pallone il prima possibile così può inventare quello che vuole. E' solo il secondo anno che gioco così in Italia, ci sto ancora lavorando. Sto migliorando e imparando molto, mi ispiro a Marco Verratti e Thiago Alcantara. Thiago è molto molto forte. Devo servire la palla il più veloce possibile, per farlo devo essere concentrato quando ricevo palla, devo sempre essere in zona e leggere il gioco. Il mio ruolo è difesa, conquista del pallone e aiuto alla squadra a imporsi sull'avversario. Mi sento un po' più libero di prima, Ibra ci chiede di essere perfetti e ti rende un giocatore migliore. Io e lui siamo sulla stessa lunghezza d'onda, io gli do la palla così può fare quello che vuole. Milan meglio senza pubblico? Sicuramente uno stadio e un pubblico esigente, ma a me piace la folla e la pressione".

Era ovvio che Bennacer sarebbe diventato un gran bel centrocampista.
Se compri giocatori in rampa di lancio, giovani e che fanno bene, non ti sbagli.
 

Djici

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Bennacer a The Athletic sulla sua crescita, sul Milan e su Ibra:"Di questo ruolo mi piace ogni cosa, sono al centro di tutto. Ibra? Non gli passerei la palla per non fargli avere più tocchi di me (ride NDR) ma quando hai in campo uno come lui cerchi di fargli avere il pallone il prima possibile così può inventare quello che vuole. E' solo il secondo anno che gioco così in Italia, ci sto ancora lavorando. Sto migliorando e imparando molto, mi ispiro a Marco Verratti e Thiago Alcantara. Thiago è molto molto forte. Devo servire la palla il più veloce possibile, per farlo devo essere concentrato quando ricevo palla, devo sempre essere in zona e leggere il gioco. Il mio ruolo è difesa, conquista del pallone e aiuto alla squadra a imporsi sull'avversario. Mi sento un po' più libero di prima, Ibra ci chiede di essere perfetti e ti rende un giocatore migliore. Io e lui siamo sulla stessa lunghezza d'onda, io gli do la palla così può fare quello che vuole. Milan meglio senza pubblico? Sicuramente uno stadio e un pubblico esigente, ma a me piace la folla e la pressione".

Avete capito? Palla ad Ibra. Il calcio lo inventa lui.

Finalmente abbiamo uno à cui passare la palla.
 

A.C Milan 1899

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Era ovvio che Bennacer sarebbe diventato un gran bel centrocampista.
Se compri giocatori in rampa di lancio, giovani e che fanno bene, non ti sbagli.

Beh oddio, dipende eh...

Per uno che emerge ce ne sono decine e decine che seminavano promettenti e si perdono. Ci è andata bene, con lui. :)

E rimango dell’idea che per far sbocciare lui e gli altri (a parte Theo, il cui talento è talmente sopra la norma che esondava ugualmente anche prima, infatti prenderlo a 20 milioni è stato un capolavoro) Zlatan sia stato e sia necessario.
 

gabri65

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Negativo. Un discorso pericoloso, anche se non sembra.

Poi che succede quando non c'è lui? Lascia stare Ibrahimovic, e cerca di giocare al massimo con o senza di lui.

Io voglio vedere i giocatori giocare bene perché sono diventati forti e sanno come gestirsi in autonomia, non perché c'è la balia in mezzo al campo.
 

A.C Milan 1899

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Negativo. Un discorso pericoloso, anche se non sembra.

Poi che succede quando non c'è lui? Lascia stare Ibrahimovic, e cerca di giocare al massimo con o senza di lui.

Io voglio vedere i giocatori giocare bene perché sono diventati forti e sanno come gestirsi in autonomo, non perché c'è la balia in mezzo al campo.

È proprio questo che è difficilissimo in un club come il Milan, per giocatori giovani.

Ed è per questo che in squadra c’è bisogno di colonne alla Zlatan o simili. Altrimenti i giovani in un club come il Milan, se lasciati a sè stessi o, peggio, se caricati della pressione di riportare il club nel calcio che conta, si perdono, tranne forse quelli con un talento fenomenale davvero alla Theo (e pure lì sarebbe da vedere).

Avere dei campioni in squadra serve proprio a questo, a far crescere i campioncini fino a quando, arrivati a 25/26 anni, non saranno capaci di prendere il club sulle proprie spalle e a loro volta, quando saranno vecchi, poter fare da mentori ai giovani. Per farli crescere non solo tecnicamente, ma anche mentalmente, insegnare loro cosa sia il Milan. Ricordo che un certo Maldini disse che non sarebbe stato ciò che è stato senza Baresi. Per non parlare delle parole di Thiago “Al Milan mi sono allenato sei mesi senza essere tesserato. Ho imparato tanto grazie ad Allegri ed Ancelotti, e poi quando sono entrato in campo avevo vicino a me un maestro come Nesta che mi ha insegnato tante cose, è stato come partecipare ad un master. Grazie a lui in quei due anni sono migliorato veramente tanto”.

Lo smantellamento dell’Estate 2012, col siluramento contemporaneo di tutti i senatori + Ibra e Thiago, è stato nefasto non solo a livello tecnico (io dico sempre che nemmeno la Juve retrocessa in B subì un azzeramento simile, perché perse Cannavaro, Vieira e Ibra ma mantenne Buffon, Nedved, Del Piero, Trezeguet e Camoranesi. Noi è come se fossimo stati retrocessi in Lega Pro, quell’Estate), ma proprio a livello di mentalità vincente, di mentalità da Milan.

Da quel momento il Milan non è più esistito. Era come se fosse stata recisa la capacità del club di rinnovarsi rimanendo sè stesso, perché pure negli anni 1996-2002 affrontammo un declino con tanto di undicesimi e decimi posti (anche se non fu un declino paragonabile lontanamente a quello degli ultimi anni) ma la base c’era, c’erano persone che sapevano cosa fosse il Milan, degne del Milan, in squadra, da cui ripartire con gli opportuni innesti. Nel 2012 invece non c’era nulla da cui ripartire. Non c’erano i Maldini, i Costacurta, gli Albertini, i Boban, i Donadoni come nel post-1996.

C’erano invece le creste e le polpette del Condom più bucato della storia del genere umano.
 

gabri65

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È proprio questo che è difficilissimo in un club come il Milan, per giocatori giovani.

Ed è per questo che in squadra c’è bisogno di colonne alla Zlatan o simili. Altrimenti i giovani in un club come il Milan, se lasciati a sè stessi o, peggio, se caricati della pressione di riportare il club nel calcio che conta, si perdono, tranne forse quelli con un talento fenomenale davvero alla Theo (e pure lì sarebbe da vedere).

Avere dei campioni in squadra serve proprio a questo, a far crescere i campioncini fino a quando, arrivati a 25/26 anni, non saranno capaci di prendere il club sulle proprie spalle e a loro volta, quando saranno vecchi, poter fare da mentori ai giovani. Per farli crescere non solo tecnicamente, ma anche mentalmente, insegnare loro cosa sia il Milan.

Lo smantellamento dell’Estate 2012, col siluramento contemporaneo di tutti i senatori + Ibra e Thiago, è stato nefasto non solo a livello tecnico (io dico sempre che nemmeno la Juve retrocessa in B subì un azzeramento simile, perché perse Cannavaro, Vieira e Ibra ma mantenne Buffon, Nedved, Del Piero, Trezeguet e Camoranesi. Noi è che se fossimo stati retrocessi in Lega Pro, quell’Estate), ma proprio a livello di mentalità vincente, di mentalità da Milan.

Da quel momento il Milan non è più esistito.

Certo che c'è bisogno di giocatori come Ibrahimovic. Necessari per la crescita. E la crescita non è crescita se devi sempre stare attaccatto alla poppa della mamma.

Uno come Zlatan è appena sufficiente, ancorché determinante. Il vero Milan (e ogni squadra forte che si rispetti) deve avere un elemento di spicco in ogni reparto.

A parte lo svedese, a noi manca un leader a centrocampo. Magari anche più di uno. In difesa. Kjaer non può essere definito un leader, per ovvie ragioni, non ancora, è appena arrivato ed è ancora da definire bene. Ed il nostro capitano è molto lontano dall'avere le stimmate del grande giocatore.

Per questo non vorrei sentire questi discorsi da Bennacer, che potrebbe essere lui il leader, e invece sembra che inconsciamente si appoggi a Zlatan. Comprensibile, naturalmente, sono giovani, ma questi ragazzi devono mettersi in testa che sono in un palcoscenico importante e c'è bisogno di grinta e determinazione.

Poi il periodo no o gli sbagli ci stanno, ma devono avere dentro convincimento e responsabilità. Altrimenti gli insegnamenti di Ibrahimovic non saranno serviti a niente.
 
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Bennacer a The Athletic sulla sua crescita, sul Milan e su Ibra:"Di questo ruolo mi piace ogni cosa, sono al centro di tutto. Ibra? Non gli passerei la palla per non fargli avere più tocchi di me (ride NDR) ma quando hai in campo uno come lui cerchi di fargli avere il pallone il prima possibile così può inventare quello che vuole. E' solo il secondo anno che gioco così in Italia, ci sto ancora lavorando. Sto migliorando e imparando molto, mi ispiro a Marco Verratti e Thiago Alcantara. Thiago è molto molto forte. Devo servire la palla il più veloce possibile, per farlo devo essere concentrato quando ricevo palla, devo sempre essere in zona e leggere il gioco. Il mio ruolo è difesa, conquista del pallone e aiuto alla squadra a imporsi sull'avversario. Mi sento un po' più libero di prima, Ibra ci chiede di essere perfetti e ti rende un giocatore migliore. Io e lui siamo sulla stessa lunghezza d'onda, io gli do la palla così può fare quello che vuole. Milan meglio senza pubblico? Sicuramente uno stadio e un pubblico esigente, ma a me piace la folla e la pressione".

Belle parole. Per ora a conti fatti questo non ha ancora concluso nulla. Buon giocatore, di prospettiva, ma prima di specchiarsi ne deve mangiare di polenta.
 

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