Bassetti:"Torniamo a vivere. Il virus ora ha un potere ridotto".

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Bassetti:"Torniamo a vivere. Il virus ora ha un potere ridotto".

Anche il virologo Bassetti si schiera sulle posizioni di Zangrillo. Ecco le dichiarazioni, a Radio Marte:"Condivido le parole di Zangrillo. La cosa più importante è che l’osservazione clinica, di chi non è seduto in scrivania ma è sul campo, dice che i malati sono diminuiti. Poi perché se sia successo perché il virus abbia perso carica virale o perché l’organismo si sia adattato sono tutte ragioni valide e che dovranno essere dimostrate. Il dato di fatto è però un’evidenza clinica, il virus si è indebolito, chi la critica dovrebbe farsi un giro nei nostri ospedali. La Liguria ha avuto un piccolo cluster in una RSA. Le persone che ricoveravo settimane fa erano già morte, oggi mi chiedono quando tornano a casa".

"I coronavirus del passato sono diventate poi forme influenzali. Io non voglio dare false speranze però potrebbe anche darsi che questo virus si sia adattato all’ospite e adesso saremo più capaci di difenderci. Non mi è piaciuta l’aggressione nei confronti di Zangrillo, perché ripeto: questa è la sensazione di chi fa il medico".

"Senza calcio, in questi tre mesi, i tifosi hanno riversato le loro preferenze sui virologi e così si schierano. Tifosi allo stadio? Questo non lo so, però è evidente che se riaprono cinema e teatri, con i distanziamenti necessari potrebbero riaprire anche gli stadio, ovviamente con le giuste misure. In Italia alcuni stadi hanno la possibilità di fare distanziamento vero. Spero e mi auguro che arrivi presto una normalità, c’è bisogno di tornare a parlare di altre cose che non siano il COVID-19 e il calcio è una di questa, non possiamo parlare solo di ricoverati e di morti".

"Apertura regioni? Francamente ho condiviso poco la loro chiusura e condivido ancora meno il tenerle chiuse. Anche perché i numeri sono veramente minimi. Oggi stiamo facendo i tamponi nelle RSA e nelle strutture sanitarie e nonostante tutto meno di una persona mediamente ha il coronavirus. La circolazione del virus ora è veramente minima. Con tutte le misure, certo, ma l’Italia deve tornare a essere un Paese. Patente immunologica? Non scherziamo".

Demonizzare la movida? Non è giusto, è arrivato il momento di dire che bisogna fare un applauso agli italiani, i nostri ragazzi si sono chiusi in casa, la gente ha seguito le regole. Io non so quali altri Paesi hanno seguito così pedissequamente le regole. Ora, in sicurezza, dobbiamo tornare a una vita normale ed è anche giusto che questo avvenga. Paradossale che l’Italia sia stata la prima a chiudere e l’ultima a riaprire. Virus realmente ammorbidito? Se il virus uccide tutti gli ospiti che colonizza muore anche lui. Quindi lo scopo finale di un virus è di colonizzare e parassitare l’ospite, quindi di sopravvivere. Avrà avuto una capacità di adattamento, succede per tutti i virus e questo è uguale agli altri, sono che gli altri virus sono rimasti più sfortunati dietro la lavagna, mentre questo è diventato famoso.

Seconda ondata? Questo virus è entrato e resterà con noi a lungo ma l’importante è rimanerci nella situazione attuale. Oggi i medici conoscono meglio il coronavirus? Indubbiamente all’inizio qualcosa si è sbagliato nell’approccio, sul campo abbiamo imparato cosa ci diceva il virus. Questa malattia è bast....., forse all’inizio si tendeva a usare tanto il tubo mentre il casco sarebbe stato meglio. Abbiamo dovuto gestire un’infezione nuova, purtroppo, sul paziente, credo che faccia parte del nostro modo di agire che è stato all’inizio molto empirico. Oggi sappiamo fare le cose meglio.

Per fare un paragone calcistico, oggi giochiamo per vincere la Champions League: la ricerca ha prodotto lavori di altissimo livello, noi italiani siamo stati quelli scientificamente più evoluti, anche più della Cina. Un plauso va ai medici e a chi ha fatto ricerca. Sono tifoso del Genoa, prima dell’ultima gara contro il Milan ho parlato al centro sportivo ai giocatori del COVID-19, ho un bel rapporto con il club".
 

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Anche il virologo Bassetti si schiera sulle posizioni di Zangrillo. Ecco le dichiarazioni, a Radio Marte:"Condivido le parole di Zangrillo. La cosa più importante è che l’osservazione clinica, di chi non è seduto in scrivania ma è sul campo, dice che i malati sono diminuiti. Poi perché se sia successo perché il virus abbia perso carica virale o perché l’organismo si sia adattato sono tutte ragioni valide e che dovranno essere dimostrate. Il dato di fatto è però un’evidenza clinica, il virus si è indebolito, chi la critica dovrebbe farsi un giro nei nostri ospedali. La Liguria ha avuto un piccolo cluster in una RSA. Le persone che ricoveravo settimane fa erano già morte, oggi mi chiedono quando tornano a casa".

"I coronavirus del passato sono diventate poi forme influenzali. Io non voglio dare false speranze però potrebbe anche darsi che questo virus si sia adattato all’ospite e adesso saremo più capaci di difenderci. Non mi è piaciuta l’aggressione nei confronti di Zangrillo, perché ripeto: questa è la sensazione di chi fa il medico".

"Senza calcio, in questi tre mesi, i tifosi hanno riversato le loro preferenze sui virologi e così si schierano. Tifosi allo stadio? Questo non lo so, però è evidente che se riaprono cinema e teatri, con i distanziamenti necessari potrebbero riaprire anche gli stadio, ovviamente con le giuste misure. In Italia alcuni stadi hanno la possibilità di fare distanziamento vero. Spero e mi auguro che arrivi presto una normalità, c’è bisogno di tornare a parlare di altre cose che non siano il COVID-19 e il calcio è una di questa, non possiamo parlare solo di ricoverati e di morti".

"Apertura regioni? Francamente ho condiviso poco la loro chiusura e condivido ancora meno il tenerle chiuse. Anche perché i numeri sono veramente minimi. Oggi stiamo facendo i tamponi nelle RSA e nelle strutture sanitarie e nonostante tutto meno di una persona mediamente ha il coronavirus. La circolazione del virus ora è veramente minima. Con tutte le misure, certo, ma l’Italia deve tornare a essere un Paese. Patente immunologica? Non scherziamo".

Demonizzare la movida? Non è giusto, è arrivato il momento di dire che bisogna fare un applauso agli italiani, i nostri ragazzi si sono chiusi in casa, la gente ha seguito le regole. Io non so quali altri Paesi hanno seguito così pedissequamente le regole. Ora, in sicurezza, dobbiamo tornare a una vita normale ed è anche giusto che questo avvenga. Paradossale che l’Italia sia stata la prima a chiudere e l’ultima a riaprire. Virus realmente ammorbidito? Se il virus uccide tutti gli ospiti che colonizza muore anche lui. Quindi lo scopo finale di un virus è di colonizzare e parassitare l’ospite, quindi di sopravvivere. Avrà avuto una capacità di adattamento, succede per tutti i virus e questo è uguale agli altri, sono che gli altri virus sono rimasti più sfortunati dietro la lavagna, mentre questo è diventato famoso.

Seconda ondata? Questo virus è entrato e resterà con noi a lungo ma l’importante è rimanerci nella situazione attuale. Oggi i medici conoscono meglio il coronavirus? Indubbiamente all’inizio qualcosa si è sbagliato nell’approccio, sul campo abbiamo imparato cosa ci diceva il virus. Questa malattia è ********, forse all’inizio si tendeva a usare tanto il tubo mentre il casco sarebbe stato meglio. Abbiamo dovuto gestire un’infezione nuova, purtroppo, sul paziente, credo che faccia parte del nostro modo di agire che è stato all’inizio molto empirico. Oggi sappiamo fare le cose meglio.

Per fare un paragone calcistico, oggi giochiamo per vincere la Champions League: la ricerca ha prodotto lavori di altissimo livello, noi italiani siamo stati quelli scientificamente più evoluti, anche più della Cina. Un plauso va ai medici e a chi ha fatto ricerca. Sono tifoso del Genoa, prima dell’ultima gara contro il Milan ho parlato al centro sportivo ai giocatori del COVID-19, ho un bel rapporto con il club".

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Anche il virologo Bassetti si schiera sulle posizioni di Zangrillo. Ecco le dichiarazioni, a Radio Marte:"Condivido le parole di Zangrillo. La cosa più importante è che l’osservazione clinica, di chi non è seduto in scrivania ma è sul campo, dice che i malati sono diminuiti. Poi perché se sia successo perché il virus abbia perso carica virale o perché l’organismo si sia adattato sono tutte ragioni valide e che dovranno essere dimostrate. Il dato di fatto è però un’evidenza clinica, il virus si è indebolito, chi la critica dovrebbe farsi un giro nei nostri ospedali. La Liguria ha avuto un piccolo cluster in una RSA. Le persone che ricoveravo settimane fa erano già morte, oggi mi chiedono quando tornano a casa".

"I coronavirus del passato sono diventate poi forme influenzali. Io non voglio dare false speranze però potrebbe anche darsi che questo virus si sia adattato all’ospite e adesso saremo più capaci di difenderci. Non mi è piaciuta l’aggressione nei confronti di Zangrillo, perché ripeto: questa è la sensazione di chi fa il medico".

"Senza calcio, in questi tre mesi, i tifosi hanno riversato le loro preferenze sui virologi e così si schierano. Tifosi allo stadio? Questo non lo so, però è evidente che se riaprono cinema e teatri, con i distanziamenti necessari potrebbero riaprire anche gli stadio, ovviamente con le giuste misure. In Italia alcuni stadi hanno la possibilità di fare distanziamento vero. Spero e mi auguro che arrivi presto una normalità, c’è bisogno di tornare a parlare di altre cose che non siano il COVID-19 e il calcio è una di questa, non possiamo parlare solo di ricoverati e di morti".

"Apertura regioni? Francamente ho condiviso poco la loro chiusura e condivido ancora meno il tenerle chiuse. Anche perché i numeri sono veramente minimi. Oggi stiamo facendo i tamponi nelle RSA e nelle strutture sanitarie e nonostante tutto meno di una persona mediamente ha il coronavirus. La circolazione del virus ora è veramente minima. Con tutte le misure, certo, ma l’Italia deve tornare a essere un Paese. Patente immunologica? Non scherziamo".

Demonizzare la movida? Non è giusto, è arrivato il momento di dire che bisogna fare un applauso agli italiani, i nostri ragazzi si sono chiusi in casa, la gente ha seguito le regole. Io non so quali altri Paesi hanno seguito così pedissequamente le regole. Ora, in sicurezza, dobbiamo tornare a una vita normale ed è anche giusto che questo avvenga. Paradossale che l’Italia sia stata la prima a chiudere e l’ultima a riaprire. Virus realmente ammorbidito? Se il virus uccide tutti gli ospiti che colonizza muore anche lui. Quindi lo scopo finale di un virus è di colonizzare e parassitare l’ospite, quindi di sopravvivere. Avrà avuto una capacità di adattamento, succede per tutti i virus e questo è uguale agli altri, sono che gli altri virus sono rimasti più sfortunati dietro la lavagna, mentre questo è diventato famoso.

Seconda ondata? Questo virus è entrato e resterà con noi a lungo ma l’importante è rimanerci nella situazione attuale. Oggi i medici conoscono meglio il coronavirus? Indubbiamente all’inizio qualcosa si è sbagliato nell’approccio, sul campo abbiamo imparato cosa ci diceva il virus. Questa malattia è bast....., forse all’inizio si tendeva a usare tanto il tubo mentre il casco sarebbe stato meglio. Abbiamo dovuto gestire un’infezione nuova, purtroppo, sul paziente, credo che faccia parte del nostro modo di agire che è stato all’inizio molto empirico. Oggi sappiamo fare le cose meglio.

Per fare un paragone calcistico, oggi giochiamo per vincere la Champions League: la ricerca ha prodotto lavori di altissimo livello, noi italiani siamo stati quelli scientificamente più evoluti, anche più della Cina. Un plauso va ai medici e a chi ha fatto ricerca. Sono tifoso del Genoa, prima dell’ultima gara contro il Milan ho parlato al centro sportivo ai giocatori del COVID-19, ho un bel rapporto con il club".

:bandiera::bandiera::bandiera::bandiera::bandiera:
 
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Occhio che Bassetti e Zangrillo li ho visti con i miei occhi e sentiti con le mie orecchie sminuire la malattia a Febbraio ridendo ( quando le dichiarazioni si leggono soltanto è diverso), portano una rogna tremenda.
 

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Anche il virologo Bassetti si schiera sulle posizioni di Zangrillo. Ecco le dichiarazioni, a Radio Marte:"Condivido le parole di Zangrillo. La cosa più importante è che l’osservazione clinica, di chi non è seduto in scrivania ma è sul campo, dice che i malati sono diminuiti. Poi perché se sia successo perché il virus abbia perso carica virale o perché l’organismo si sia adattato sono tutte ragioni valide e che dovranno essere dimostrate. Il dato di fatto è però un’evidenza clinica, il virus si è indebolito, chi la critica dovrebbe farsi un giro nei nostri ospedali. La Liguria ha avuto un piccolo cluster in una RSA. Le persone che ricoveravo settimane fa erano già morte, oggi mi chiedono quando tornano a casa".

"I coronavirus del passato sono diventate poi forme influenzali. Io non voglio dare false speranze però potrebbe anche darsi che questo virus si sia adattato all’ospite e adesso saremo più capaci di difenderci. Non mi è piaciuta l’aggressione nei confronti di Zangrillo, perché ripeto: questa è la sensazione di chi fa il medico".

"Senza calcio, in questi tre mesi, i tifosi hanno riversato le loro preferenze sui virologi e così si schierano. Tifosi allo stadio? Questo non lo so, però è evidente che se riaprono cinema e teatri, con i distanziamenti necessari potrebbero riaprire anche gli stadio, ovviamente con le giuste misure. In Italia alcuni stadi hanno la possibilità di fare distanziamento vero. Spero e mi auguro che arrivi presto una normalità, c’è bisogno di tornare a parlare di altre cose che non siano il COVID-19 e il calcio è una di questa, non possiamo parlare solo di ricoverati e di morti".

"Apertura regioni? Francamente ho condiviso poco la loro chiusura e condivido ancora meno il tenerle chiuse. Anche perché i numeri sono veramente minimi. Oggi stiamo facendo i tamponi nelle RSA e nelle strutture sanitarie e nonostante tutto meno di una persona mediamente ha il coronavirus. La circolazione del virus ora è veramente minima. Con tutte le misure, certo, ma l’Italia deve tornare a essere un Paese. Patente immunologica? Non scherziamo".

Demonizzare la movida? Non è giusto, è arrivato il momento di dire che bisogna fare un applauso agli italiani, i nostri ragazzi si sono chiusi in casa, la gente ha seguito le regole. Io non so quali altri Paesi hanno seguito così pedissequamente le regole. Ora, in sicurezza, dobbiamo tornare a una vita normale ed è anche giusto che questo avvenga. Paradossale che l’Italia sia stata la prima a chiudere e l’ultima a riaprire. Virus realmente ammorbidito? Se il virus uccide tutti gli ospiti che colonizza muore anche lui. Quindi lo scopo finale di un virus è di colonizzare e parassitare l’ospite, quindi di sopravvivere. Avrà avuto una capacità di adattamento, succede per tutti i virus e questo è uguale agli altri, sono che gli altri virus sono rimasti più sfortunati dietro la lavagna, mentre questo è diventato famoso.

Seconda ondata? Questo virus è entrato e resterà con noi a lungo ma l’importante è rimanerci nella situazione attuale. Oggi i medici conoscono meglio il coronavirus? Indubbiamente all’inizio qualcosa si è sbagliato nell’approccio, sul campo abbiamo imparato cosa ci diceva il virus. Questa malattia è bast....., forse all’inizio si tendeva a usare tanto il tubo mentre il casco sarebbe stato meglio. Abbiamo dovuto gestire un’infezione nuova, purtroppo, sul paziente, credo che faccia parte del nostro modo di agire che è stato all’inizio molto empirico. Oggi sappiamo fare le cose meglio.

Per fare un paragone calcistico, oggi giochiamo per vincere la Champions League: la ricerca ha prodotto lavori di altissimo livello, noi italiani siamo stati quelli scientificamente più evoluti, anche più della Cina. Un plauso va ai medici e a chi ha fatto ricerca. Sono tifoso del Genoa, prima dell’ultima gara contro il Milan ho parlato al centro sportivo ai giocatori del COVID-19, ho un bel rapporto con il club".

Ho sottolineato in grassetto quelli che secondo me sono i punti principali del discorso:

- Il Covid-19 è un Coronavirus e come tutti coronavirus che abbiamo imparato a conoscere è probabile che diventi una forma influenzale.

- Il suo scopo è sopravvivere e diffondersi,se uccide l'ospite non può diffondersi e muore con esso.

- La seconda ondata intesa come diffusione è possibile che ci sia,ma se dovesse diffondersi come adesso,ossia sotto forma di una (lieve) forma influenzale non vedo il motivo di avere paura.Come è normale che sia,con la brutta stagione un virus torna a circolare,ogni anno abbiamo vari ceppi influenzali che tornano,ma appunto,essendo ceppi influenzali non vedo il motivo di avere cosi tanta paura.Certo,servirà la prevenzione come il vaccino influenzale per gli over 65,ma niente di più di quello che andrebbe fatto tutti gli anni.
 

Ruuddil23

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"Senza calcio, in questi tre mesi, i tifosi hanno riversato le loro preferenze sui virologi e così si schierano.

Purtroppo questa è un'amara verità, per molti è successo esattamente questo, la questione virus è diventata un surrogato del tifo calcistico e delle scommesse sportive. Una triste corsa a poter dire "io l'avevo dettoh" e ad aggredire chiunque osasse anche solo sperare di vedere la luce in fondo al tunnel.
 
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dichiarazioni un po' per cercare applausi e consensi.
speriamo sia così ma sul "fare un applauso agli italiani" è scaduto proprio.
 
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