Avv.infermiera Maradona:"Lo hanno ucciso"

Andris

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Rodolfo Baqué,avvocato dell'infermiera Diana Madrid di Diego Armando Maradona ha rilasciato un'intervista inquietante a Rai news 24 con accuse precise su una morte evitabile o persino dolosa:

"In qualsiasi altro luogo,perfino nella favela di Villa Fiorito,sarebbe ancora vivo

Le pillole previste dal suo trattamento psichiatrico accellerano il ritmo cardiaco,ma non gli venivano somministrati i farmaci per il cuore; così il cuore andava in sovraccarico e nessuno se ne curava.

Maradona cade,batte la testa,lo sollevano ma non lo portano in clinica

La sua stanza è una sala giochi per bambini attrezzata con un bagno portatile,perchè non riusciva a camminare fino al bagno della casa

Ha licenziato il suo assistente psicologico e nessuno lo ha rimpiazzato

I medici hanno ceduto non al potere di Maradona,ma a quello di un paziente con problemi di dipendenze che si scagliava contro chiunque volesse porre un limite a questa catena di patologia

Per me la responsabilità parte da Leopoldo Luque e dalla psichiatra,i suoi medici curanti

Hanno sofferto la sindrome del paziente vip e non c'era paziente più vip al mondo di Maradona

Per non perderlo il medico curante asseconda tutti i suoi capricci,ma il finale è la morte del paziente

Maradona era alcolista

Il giorno prima del suo compleanno ha bevuto fino alle cinque di mattina,dopo tre ore lo hanno svegliato e portato all'evento che gli era stato dedicato

Quella casa a Tigre è stata affittata perchè vicina a una delle figlie,ma è inconcepibile che non avesse un defibrillatore

La mia assistita ha lavorato per 8 giorni nella casa di Maradona,per questo posso dire che in quei giorni si è verificata un'azione criminale per uccidere Maradona

Non lo so se involontaria o no,ma criminale"
 
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