Audio inedito no zona rossa bergamasca

Andris

Senior Member
Registrato
21 Febbraio 2019
Messaggi
34,826
Reaction score
10,623
Tre giornalisti del Corriere della Sera hanno ultimato un'inchiesta sulla mancata zona rossa attorno Bergamo.

Il Corriere della Sera stamane pubblica un audio inedito di discussioni tra la regione lombarda e il governo per istituire una zona rossa.

Il governo non prende provvedimenti e la regione decide di non agire in autonomia.

Sembra un errore doppio da entrambe le parti

L'impressione è che non volessero fare nulla per Bergamo,per Alzano e Nembro qualcosa sì.



Il 3 marzo Bergamo e provincia superano per contagi la zona rossa lodigiana per la prima volta.

Il giorno dopo si incontrano a Milano l'assessore Gallera,il governatore Fontana e il ministro Speranza,più un uomo non identificato al momento.


Ecco la trascrizione:

Speranza: Magari ci girate...

Uomo: Le slide, le giriamo tutto. Subito. Adesso...

Speranza: Diciamo, tutto quello che abbiamo fatto finora non porta nessun segnale minimo di contenimento, ancora zero...

Gallera: È presto, poi il dato è un po’ grezzo. Questo dato qui sono i tamponi di ieri, dell’altro ieri... Peraltro ormai la gente arriva e noi la ricoveriamo perché è in situazione... poi gli fai il tampone, poi il tampone viene visto in ventiquattro, trentasei ore, torna qui in leggera... è la fotografia di due giorni fa sostanzialmente...

Speranza: Queste persone si potrebbero essere ammalate prima delle nostre misure, perché le misure le abbiamo messe in campo da una settimana...

Fontana: Dieci giorni

Speranza: Ancora non vediamo...

Gallera: Esatto, esatto... Non vediamo, c’è solo la diffusione... Questa è l’ultima che abbiamo, questa è di ieri.

Fontana: Sentiamo la necessità che il clima di preoccupazione cresca un po’ più di quello che è stato, perché c’è molta sottovalutazione.

Gallera: Alzano e Nembro... Voi volevate fare... secondo me, l’idea della zona rossa lì, al di là che dia il messaggio che magari non è perfettamente lì... però là c’abbiamo il secondo focolaio... sta crescendo e là non c’è la percezione perché chi abita lì... questi continuano a uscire, vanno in giro...

Uomo: Più si annuncia, più scappa

Gallera: Quindi bisognerebbe proprio... che ha fatto la proposta...

Speranza: Sì, sì, ci stanno ragionando... Appena rientro, provo...

Gallera: Sono due Comuni. Poi... nell’area Nord...

Uomo: Al limite potrebbe arrivare anche oltre la provincia di Lodi che ne ha 500. Quindi il focolaio è nato secondario ma potrebbe diventare il peggiore della Lombardia. Mentre con la zona rossa... qualcosina...

Gallera: Non la città, la città ancora è abbastanza... è a 40, 50... Sono i due Comuni sopra...

Speranza: Ma, sul piano dei comportamenti, qui c’è uno scatto?


Il 5 marzo Gallera in conferenza stampa:

"Nella Bergamasca mercoledì i contagi sono leggermente diminuiti.

Resta comunque una delle zone a maggior presenza di positivi, sono 423.

Abbiamo chiesto al ministro Speranza quali orientamenti abbia il governo e ha detto che nella sera ci sarà la decisione definitiva sulle misure da assumere.

Attendiamo le loro valutazioni e siamo pronti ad accogliere ogni misura, anche quelle più rigide, che dovesse decidere il governo"
 
Registrato
8 Ottobre 2018
Messaggi
44,081
Reaction score
14,290
incompetenza totale dai se l'avessero affidata a me non avrei fatto peggio.
questa è gente che è arrivata li grazie a parenti e favori, avrà un QI nella norma o meno.

cosa pretendiamo?
noi lo sappiamo bene se una società è gestita male i risultati sono scarsi per forza.
 
Registrato
24 Marzo 2014
Messaggi
21,308
Reaction score
2,436
Il 7 Marzo il governo chiuse la Lombardia il 9 chiuse l’Italia.

Tenendo conto delle abitudini italiane direi che i provvedimenti sono stati abbastanza tempestivi non butterei la croce addosso ne allamgiunta Lombarda ne al governo.

Se vogliamo l’errore grosso fu riaprire il pronto soccorso e l’ospedale di Alzano, ma non é che si sapesse ben con cosa si aveva a che fare.

Mi raccontava una mia stretta parente che gestiva un pronto in Lombardia che a Febbraio piú di una volta mandarono in reparto dei pazienti chiedendo di sottoporli a tampone, ma furono rispediti a casa senza che fosse fatto.

Il protocollo era vago (“sottoporre a tampone chi, presentando sintomi, era stato in Cina o in zone a rischio”).
Ma chi, ad esempio era stato 8n Russia e aveva fatto voli interni stipati di cinesi?

Per la mia parente erano da testare.
Per i medici del reparto (che avrebbero al loro volta essere tenuti in quarantena finì all’esito, non potendo finire il turno e andare a casa) no.

99 volte su 100 non succedeva nulla, ma una....
 

Andris

Senior Member
Registrato
21 Febbraio 2019
Messaggi
34,826
Reaction score
10,623
no Zosimo,la zona rossa locale (laddove è stata applicata e ha dato i suoi frutti) è una cosa diversa da quello che fece nel resto d'Italia giorni dopo (zona arancione).
tanta gente ha continuato a viaggiare con mezzi pubblici,lavorare e uscire come prima.
non erano disponibili neanche i dispositivi di protezione allora

ricordi che quando una giornalista,alla prima visita di Conte in Lombardia,glielo fece notare lui rispose malamente?
è un nervo scoperto questo
 
Registrato
24 Marzo 2014
Messaggi
21,308
Reaction score
2,436
no Zosimo,la zona rossa locale (laddove è stata applicata e ha dato i suoi frutti) è una cosa diversa da quello che fece nel resto d'Italia giorni dopo (zona arancione).
tanta gente ha continuato a viaggiare con mezzi pubblici,lavorare e uscire come prima.
non erano disponibili neanche i dispositivi di protezione allora

ricordi che quando una giornalista,alla prima visita di Conte in Lombardia,glielo fece notare lui rispose malamente?
è un nervo scoperto questo

La differenza é principalmente sui servizi essenziali (medici, tpl...).
In zona rossa penso che uno, anche se medico, non puó uscire per andare a lavorare, in zona arancione si.
Perché io mi ricordo che dall’8 di fatto, il 95% in Lombardia non é comunque piú uscito di casa.

Per dire, nella mia palazzina, su 39 che ci vivono, nessuno é uscito fino all’allentamento.
Direi che é comunque un provvedimento che sarebbe stato sufficiente se affiancato ai test sistematici sul personale necessario e qui viene l’altra Gabola.

Nessuno ha sottoposto a test ad esempio, il personale sanitario, fino a giugno, a meno che non presentasse sintomi mooolto gravi.

Motivo?
Paura di rilevare troppi positivi, magari asintomatici, e ritrovarsi senza personale sanitario in piena epidemia.

Responsabilitá ci saranno senz’altro, ma ricordo che a inizio, metá marzo faceva veramente paura, almeno da noi in Lombardia.
Tutto sommato ne siamo usciti meglio che paesi, che avevano già il nostro esempio, erano preparati, eppure ne sono usciti anche peggio.

Spero che chi indaghi sui fatti assegni le responsabilità con giusto equilibrio.
 
Alto
head>