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Secondo quanto riporta il quotidiano La Repubblica, due arbitri tesserati AIA, Daniele Minelli e Niccolò Baroni, hanno consegnato alla Procura della Repubblica di Roma un fascicolo nel quale sono contenuti documenti riguardanti l'alterazione dei referti relativi al giudizio degli arbitri di serie B, in modo tale da far promuovere alcuni in serie A, dismettendone altri "per ragioni tecniche", al termine della stagione 2019/2020.
Su una graduatoria di 25 arbitri, Minelli e Baroni si piazzano 23 e 24 e vengono esclusi, mentre altri due fischietti, Robilotta (25esimo della graduatoria) e Abbattista, arrivato all'ottavo anno di permanenza e dunque da escludere, rimangono nella serie cadetta.
Fatto ricorso alla giustizia sportiva, gli esclusi scoprono che Abbattista è stato salvato da una norma in deroga all'anzianità nel caso di arbitri dal rendimento eccezionale, mentre Robilotta attraverso l'utilizzo, per la prima volta, di una norma che permette all'AIA di salvare le matricole al primo anno anche in caso di rendimento insufficiente.
Tuttavia, il valutatore di Abbattista, Di Fiore, contatta i due arbitri ricorrenti sostenendo di non aver mai valutato Abbattista con un punteggio tale da consentirne la valutazione come eccezionale.
Alla denuncia i ricorrenti allegano anche gli screenshot di una conversazione Whatsapp di agosto 2020 in cui i componenti della Commissione Arbitri della serie B, dei quali fanno parte anche Di Fiore e l'ex arbitro Morganti, decidono a tavolino i punteggi da assegnare facendo le prove per aggiustare i voti finali.
In particolare, Morganti dice che: "Occorre dare 8,70 a Fourneau, Sacchi e Abbattista". Il collega con il file Excel aperto, Garbini, modifica i punteggi e lo rimanda a Morganti.
Il quotidiano ha contattato Morganti per chiedere se vi sia una spiegazione ai fatti emersi; la risposta è stata:"Forse. Ma non la dico certo a voi".
Gli avvocati dei due arbitri danneggiati ritengono vi siano gli estremi dei reati di truffa e falso a carico dei responsabili dell'AIA. Saranno gli organi inquirenti romani a valutare il da farsi.
Su una graduatoria di 25 arbitri, Minelli e Baroni si piazzano 23 e 24 e vengono esclusi, mentre altri due fischietti, Robilotta (25esimo della graduatoria) e Abbattista, arrivato all'ottavo anno di permanenza e dunque da escludere, rimangono nella serie cadetta.
Fatto ricorso alla giustizia sportiva, gli esclusi scoprono che Abbattista è stato salvato da una norma in deroga all'anzianità nel caso di arbitri dal rendimento eccezionale, mentre Robilotta attraverso l'utilizzo, per la prima volta, di una norma che permette all'AIA di salvare le matricole al primo anno anche in caso di rendimento insufficiente.
Tuttavia, il valutatore di Abbattista, Di Fiore, contatta i due arbitri ricorrenti sostenendo di non aver mai valutato Abbattista con un punteggio tale da consentirne la valutazione come eccezionale.
Alla denuncia i ricorrenti allegano anche gli screenshot di una conversazione Whatsapp di agosto 2020 in cui i componenti della Commissione Arbitri della serie B, dei quali fanno parte anche Di Fiore e l'ex arbitro Morganti, decidono a tavolino i punteggi da assegnare facendo le prove per aggiustare i voti finali.
In particolare, Morganti dice che: "Occorre dare 8,70 a Fourneau, Sacchi e Abbattista". Il collega con il file Excel aperto, Garbini, modifica i punteggi e lo rimanda a Morganti.
Il quotidiano ha contattato Morganti per chiedere se vi sia una spiegazione ai fatti emersi; la risposta è stata:"Forse. Ma non la dico certo a voi".
Gli avvocati dei due arbitri danneggiati ritengono vi siano gli estremi dei reati di truffa e falso a carico dei responsabili dell'AIA. Saranno gli organi inquirenti romani a valutare il da farsi.