America's Cup 36th edition

mandraghe

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Parlando da profano, se non ignorante della materia, mi viene da fare una considerazione spicciola. Questa configurazione delle barche mi piace poco e penso che piaccia poco anche ai puristi della vela.

A me piaceva molto di più la coppa America all'antica, cioè con barche, sì avveniristiche, ma che comunque rispettavano la vela "tradizionale". Lì oltre al mezzo contava anche la preparazione dell'equipaggio, la velocità nelle manovre, nelle strambate, nell'issare lo spinnaker, nell'approcciare la boa, o la capacità di vedere le zone del campo di regata dove c'è più vento, ecc.

Sicuramente vedere le evoluzioni di queste barche è spettacolare, ma è tutto. C'è poco match race ed alla fine l'interesse nello svolgimento delle regate è minimo. Vedremo più avanti, però questa formula si esaurisce tutta nella capacità del timoniere di guidare la barca e di farle raggiungere la massima velocità, curandosi poco dell'avversario, non abbastanza per chi ha visto la vecchia configurazione della Coppa America e ripeto, credo che piaccia poco anche agli esperti di vela.

Facendo un parallelo con la Formula 1 è come preferire questa formula 1 ingessata alla vecchia f1 dei duelli al coltello tra Piquet, Senna, Mansell e Prost o del mitico scontro Arnoux-Villeneuve a Digione. Tutt'altra roba e tutt'altro spettacolo.
 

gabri65

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Parlando da profano, se non ignorante della materia, mi viene da fare una considerazione spicciola. Questa configurazione delle barche mi piace poco e penso che piaccia poco anche ai puristi della vela.

A me piaceva molto di più la coppa America all'antica, cioè con barche, sì avveniristiche, ma che comunque rispettavano la vela "tradizionale". Lì oltre al mezzo contava anche la preparazione dell'equipaggio, la velocità nelle manovre, nelle strambate, nell'issare lo spinnaker, nell'approcciare la boa, o la capacità di vedere le zone del campo di regata dove c'è più vento, ecc.

Sicuramente vedere le evoluzioni di queste barche è spettacolare, ma è tutto. C'è poco match race ed alla fine l'interesse nello svolgimento delle regate è minimo. Vedremo più avanti, però questa formula si esaurisce tutta nella capacità del timoniere di guidare la barca e di farle raggiungere la massima velocità, curandosi poco dell'avversario, non abbastanza per chi ha visto la vecchia configurazione della Coppa America e ripeto, credo che piaccia poco anche agli esperti di vela.

Facendo un parallelo con la Formula 1 è come preferire questa formula 1 ingessata alla vecchia f1 dei duelli al coltello tra Piquet, Senna, Mansell e Prost o del mitico scontro Arnoux-Villeneuve a Digione. Tutt'altra roba e tutt'altro spettacolo.


Concordo.

Da velista (poca roba, eh), si perde molto delle emozioni di una volta. Le barche "classiche" richiedono una maestria ed una esperienza mai pienamente sufficienti per dominare il mezzo, e il fattore umano è fondamentale. Puoi sopperire alle carenze dell'imbarcazione con il tuo ingegno e la tua bravura, e il "manico" viene fuori. Come al solito, prima era tutto molto più romantico.

Purtroppo è un fenomeno generalizzato, quando entra di mezzo la tecnologia si vedono sì performances incredibili, ma nel caso della vela si diventa più scienziati che navigatori. Probabilmente qualcuno si ricorderà i tattici che salivano in cima all'albero per scrutare il vento all'orizzonte. Non parliamo dei duelli in match race.

Adesso si vedono solo dei tizi che se ne stanno in gattabuia a premeri bottoni. Prendere in mano una scotta o agire manualmente sulla vela non esiste più, dentro la pancia queste astronavi sono ormai una poltiglia di meccatronica ed impianti idraulici automatizzati.

Per me la VERA America's Cup è terminata nel 1988, quando, dopo l'incredibile edizione a Perth West Australia, con ben 17 contendenti e regate da brivido con vento a 30 nodi e onde oceaniche che spezzavano le vele e gi alberi come fazzoletti di carta, ci fu il ribaltone con grane legali che decretò il passaggio alla formula delle barche sempre più tecnologiche. Chi è interessato recuperi del materiale e i video in rete, veramente emozionante.

Anche gli IACC degli anni '90 non erano male, ma già del sapore si stava perdendo, troppi soldi e sindacati di potenza finanziaria esuberante.

Solita sorte, giustamente osservato, per la Formula 1. Infatti è da tempo che l'ho abbandonata.

Comunque, questo è quello che abbiamo adesso. Prendere o lasciare.
 

gabri65

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[MENTION=4368]gabri65[/MENTION] hai seguito la storia delle volanti di Luna Rossa?

Cosa ne pensi?

Sì, ho seguito di sfuggita.

Ancora da fuori non è ben chiaro se effettivamente sia una soluzione vantaggiosa. Di certo consente di avere un leggero guadagno, evitando superfici esposte e quindi diminuendo l'attrito, a quei livelli si ragiona veramente sui dettagli.

Di contro, può darsi che penalizzi in quanto comunque manca qualcosa a livello di controllo. Poi c'è la questione di avere l'albero con una certa inclinazione, etc etc. Avranno fatto i loro conti e hanno visto che ne potevano fare a meno.

Non me la sento di sbilanciarmi, bisognerebbe conoscere approfonditamente la barca. Mi auguro che tutto sommato ne traggano giovamento.

Se ti interessa, c'è un video su YT dove ne discutono accuratamente, appena posso ti recupero il link e magari te lo mando in privato.
[MENTION=1359]Zosimo2410[/MENTION]
Zos, se non liberi la tua casella di posta non ti posso mandare il link.
 
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Sì, ho seguito di sfuggita.

Ancora da fuori non è ben chiaro se effettivamente sia una soluzione vantaggiosa. Di certo consente di avere un leggero guadagno, evitando superfici esposte e quindi diminuendo l'attrito, a quei livelli si ragiona veramente sui dettagli.

Di contro, può darsi che penalizzi in quanto comunque manca qualcosa a livello di controllo. Poi c'è la questione di avere l'albero con una certa inclinazione, etc etc. Avranno fatto i loro conti e hanno visto che ne potevano fare a meno.

Non me la sento di sbilanciarmi, bisognerebbe conoscere approfonditamente la barca. Mi auguro che tutto sommato ne traggano giovamento.

Se ti interessa, c'è un video su YT dove ne discutono accuratamente, appena posso ti recupero il link e magari te lo mando in privato.

Grazie
 
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Sì, ho seguito di sfuggita.

Ancora da fuori non è ben chiaro se effettivamente sia una soluzione vantaggiosa. Di certo consente di avere un leggero guadagno, evitando superfici esposte e quindi diminuendo l'attrito, a quei livelli si ragiona veramente sui dettagli.

Di contro, può darsi che penalizzi in quanto comunque manca qualcosa a livello di controllo. Poi c'è la questione di avere l'albero con una certa inclinazione, etc etc. Avranno fatto i loro conti e hanno visto che ne potevano fare a meno.

Non me la sento di sbilanciarmi, bisognerebbe conoscere approfonditamente la barca. Mi auguro che tutto sommato ne traggano giovamento.

Se ti interessa, c'è un video su YT dove ne discutono accuratamente, appena posso ti recupero il link e magari te lo mando in privato.
[MENTION=1359]Zosimo2410[/MENTION]
Zos, se non liberi la tua casella di posta non ti posso mandare il link.

Liberata
 

gabri65

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Spettacolare scuffiata di ETNZ durante gli allenamenti nel golfo di Hauraki per la AC 36.

La barca neozelandese ha commesso un errore in manovra, rallentando bruscamente perdendo portanza sui foils, per poi impuntarsi e andare in capsize.

L'AC 75 dei detentori è stato trainato successivamente alla base, non sembrano esserci stati eccessivi danni.

Ricordiamo che queste barche viaggiano a 3 volte la velocità del vento. La velocità stimata prima dell'impatto con l'acqua era circa 35 nodi, equivalenti a poco meno di 70 km/h.

 
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Sabato 6 marzo 2021 prenderà il via la 36esima America's Cup.

La location è l'ormai arcinoto Hauraki Gulf, città di Auckland in Nuova Zelanda.

Prima di accedere alla disputa del prestigioso trofeo, Santo Graal della vela, verrà disputata la Prada Cup, che stabilirà il challenger. I neozelandesi si affideranno per la difesa al classico Emirates Team New Zealand.

La Prada Cup avrà luogo tra il 15 gennaio e il 22 febbraio 2021, ma già si comincerà a fare seriamente a partire da questo dicembre.

Gli sfidanti che combatteranno tra di loro per avere l'onore di affrontare i detentori sono:

- Luna Rossa Challenge (ITA)
- American Magic (USA)
- Ineos Team UK (UK)

Luna Rossa Challenge è il "Challenger of Record", ed ha quindi la responsabilità di gestire tutto il package operativo che permette di eleggere lo sfidante per i neozelandesi.

Degno di nota il ritorno dello New York Yacht Club, che ha detenuto il trofeo per 132 anni, il più lungo periodo mai registrato per una competizione sportiva.

Le barche sono i nuovi AC75, monoscafi dotati di hydrofoils, che permettono allo scafo di stare sollevato dall'acqua e determinano velocità dell'imbarcazione impensabili fino ad adesso. Sono stati accantonati i catamarani, che avevano ultimamente snaturato la tradizione della competizione.

Luna Rossa ha varato pochi giorni fa la seconda imbarcazione ed il team è fiducioso di aver fatto un buon lavoro, c'è entusiasmo per portare finalmente in Italia un trofeo che è stato sfiorato ma mai raggiunto. Ma battere i neozelandesi sul loro terreno sarà difficile.

Dovrebbe essere assicurata la copertura televisiva da parte di RAI e Sky.

I fanatici della vela possono ricominciare a pensare alle consuete sveglie nel cuore della notte per assistere ad un emozionante spettacolo, tradizione esistente da quando la coppa ha preso casa quasi stabilmente nell'emisfero australe fin dal 1987.

la Prada Cup è alle porte, non vedo l'ora che inizi. Mi ero un pò perso le ultime edizioni, incredibili i progressi tecnologici raggiunti, più che barche sembrano astronavi. Magari si è perso un pò il senso della vela tradizionale, ma rimane comunque una bellissima competizione. Chiedo ai più esperti di me, mi sembra che American Magic sia favorita per andare ad affrontare New Zealand o sbaglio?
 

gabri65

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la Prada Cup è alle porte, non vedo l'ora che inizi. Mi ero un pò perso le ultime edizioni, incredibili i progressi tecnologici raggiunti, più che barche sembrano astronavi. Magari si è perso un pò il senso della vela tradizionale, ma rimane comunque una bellissima competizione. Chiedo ai più esperti di me, mi sembra che American Magic sia favorita per andare ad affrontare New Zealand o sbaglio?

American Magic è una ottima imbarcazione ed è un pretendente serio. Ma quello che abbiamo visto finora è solo quello che ci hanno fatto vedere.

Io credo che ci sia ancora tanta pretattica, ormai la competizione è così ad alto livello che immancabilmente qualche escamotage è stato effettuato. Nessuno vuole dare vantaggio agli avversari tirando fuori tutte le armi in maniera anticipata.

D'altra parte, è necessario impegnarsi per vedere fin dove può arrivare la barca ed essere competitivi.

Un trade-off difficile da gestire.

La barca inglese di Ineos è sembrata molto acerba soprattutto come gestione, LR e AM credo che si equivalgano. Ma più il tempo passa, più le cose si faranno serie.

Adesso gli esperimenti devono dare frutti concreti, la Prada Cup dovrà determinare il challenger e nessuno vuole vedere andare in fumo anni di ricerca e milioni e milioni di investimenti. Robe da capogiro.
 
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American Magic è una ottima imbarcazione ed è un pretendente serio. Ma quello che abbiamo visto finora è solo quello che ci hanno fatto vedere.

Io credo che ci sia ancora tanta pretattica, ormai la competizione è così ad alto livello che immancabilmente qualche escamotage è stato effettuato. Nessuno vuole dare vantaggio agli avversari tirando fuori tutte le armi in maniera anticipata.

D'altra parte, è necessario impegnarsi per vedere fin dove può arrivare la barca ed essere competitivi.

Un trade-off difficile da gestire.

La barca inglese di Ineos è sembrata molto acerba soprattutto come gestione, LR e AM credo che si equivalgano. Ma più il tempo passa, più le cose si faranno serie.

Adesso gli esperimenti devono dare frutti concreti, la Prada Cup dovrà determinare il challenger e nessuno vuole vedere andare in fumo anni di ricerca e milioni e milioni di investimenti. Robe da capogiro.

grazie. non ci resta che le danze abbiano inizio.
 
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