Amelia:"Gigio, ti prego, rinnova!"

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Marco Amelia, intervistato da Tuttosport in edicola oggi, 28 giugno, su Milan - Roma e su Donnarumma:"Se il Milan vuole un posto in Europa oggi deve vincere. La squadra ha reagito alla prima difficoltà. E' stato un bel segnale. Serve la conferma subito. Un posto in Europa League sarebbe un ottimo risultato. Il Milan ha bisogno di una fiammata positiva che possa dare costanza di risultati. E' una partita spartiacque. Pioli sa di poter contare su una squadra che sa reagire. Va dato merito a Pioli per come ha lavorato nonostante le difficoltà causate dalle voci su Rangnick. Quelle voci influenzano lo spogliatoio. Ve lo garantisco. Donnarumma? Gigio, ti prego: rinnova! Parlando seriamente, ha tutto il tempo per andare altrove. Rinnovare e far parte della ripartenza del Milan sarebbe bellissimo. Il Milan è sempre uno dei più grandi club al mondo. Ma anche la società deve fare il suo. Donnarumma è il miglior portiere italiano. Il suo rinnovo darebbe credibilità al progetto di lavoro. Avrebbe un impatto positivo anche sul mercato. Gli auguro di scrivere la storia del Milan. Rangnick? Dovesse arrivare, vorrebbe dire che il Milan ha messo in piede un programma per far tornare il Milan competitivo a medio termine. A a prescindere dall'allenatore, serve una linea di continuità. Servono almeno tre anni per ricostruire bene. Le altre stanno avanzando e il terreno da recuperare sta iniziando ad essere parecchio".
 
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Se dovesse partire non lo odierei per niente, un ragazzo che vuole provare a portare a casa qualche trofeo in carriera qui da noi in questo momento non può farlo
 

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Se dovesse partire non lo odierei per niente, un ragazzo che vuole provare a portare a casa qualche trofeo in carriera qui da noi in questo momento non può farlo

Nemmeno Franco poteva farlo, nell’81 (quando aveva l’età che ha ora Donnarumma). Poi però...
 

Jino

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Se dovesse partire non lo odierei per niente, un ragazzo che vuole provare a portare a casa qualche trofeo in carriera qui da noi in questo momento non può farlo

Nemmeno io. Fare da bandiera per Paolo Maldini in grandissimi Milan è stato facile. Per Gigio, in questo Milan, sarebbe solo una scelta di cuore alla Totti o De Rossi e non è scontata.
 

Jino

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Nemmeno Franco poteva farlo, nell’81 (quando aveva l’età che ha ora Donnarumma). Poi però...

Bel esempio. Anche se era un calcio un tantino diverso. Non c'era nemmeno la concezione di andare a giocare all'estero o comunque cambiare club non ti dava ingaggi poi tanto diversi. Diciamolo, le tentazioni ell'epoca erano molte meno.
 

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Bel esempio. Anche se era un calcio un tantino diverso. Non c'era nemmeno la concezione di andare a giocare all'estero o comunque cambiare club non ti dava ingaggi poi tanto diversi. Diciamolo, le tentazioni ell'epoca erano molte meno.

A dire il vero la Juve all’epoca pagava molto meglio di quel povero Milan scombiccherato che affittava Milanello per i matrimoni.
Solo che era un mondo diverso e il denaro non era l’unico Dio.
 

Jino

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A dire il vero la Juve all’epoca pagava molto meglio di quel povero Milan scombiccherato che affittava Milanello per i matrimoni.
Solo che era un mondo diverso e il denaro non era l’unico Dio.

Si ma la forbice dei guadagni non era cosi ampia. Il calciatore all'epoca era si benestante, ma faticava in una carriera a metter via i soldi per una vita intera.... oggi il Milan da 4-5-6 al proprio miglior giocatore, la Juve ne da 30 o comunque al secondo miglior giocatore 8-10.
 

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Si ma la forbice dei guadagni non era cosi ampia. Il calciatore all'epoca era si benestante, ma faticava in una carriera a metter via i soldi per una vita intera.... oggi il Milan da 4-5-6 al proprio miglior giocatore, la Juve ne da 30 o comunque al secondo miglior giocatore 8-10.

Beh se dobbiamo metterla su quel piano, oggi anche al Milan ti sistemi per una vita (o qualcuno vuole dirmi che con 6 milioni di euro all’anno non ti sistemi? Anche 6 milioni una volta sola bastano per tre generazioni come minimo, figuriamoci), all’epoca invece andare in un top club faceva molto più la differenza a livello di finanze.

È che c’erano altri valori, poco da fare. Non è semplice nostalgia.
 

Jino

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Beh se dobbiamo metterla su quel piano, oggi anche al Milan ti sistemi per una vita (o qualcuno vuole dirmi che con 6 milioni di euro all’anno non ti sistemi? Anche 6 milioni una volta sola bastano per tre generazioni come minimo, figuriamoci), all’epoca invece andare in un top club faceva molto più la differenza a livello di finanze.

È che c’erano altri valori, poco da fare. Non è semplice nostalgia.

Per me resta un discorso di soldi, più che di valori. Questi sono cambiati perchè sono cambiati i soldi. E' stato Berlusconi stesso a rompere gli schemi di quel calcio, ricordi con Lentini? Fece un clamore pazzesco il cambio di ingaggio tra Torino e Milan, all'epoca non c'era la concezione che passare dalla provincia alla grande squadra ti facesse fare un salto cosi clamoroso come ingaggio, per quello molti rimanevano una carriera in provincia, poi anche il cambiare squadra non era cosi facile come adesso, i contratti valevano veramente.

Qualche anno fa nel mio paese è venuto Beppe Bergomi a presentare un libro, per curiosità da amante del calcio sono andato a vederlo...visto l'ambiente molto famigliare si è lasciato andare a molte confidenze sul presente e anche del passato. Racconta di quando andava a firmare i rinnovi di contratto con l'Inter con sua mamma, altro che procuratori...quando da campione del mondo ha firmato un contratto a cifre bassissime, quando oggi un campione del mondo strapperebbe cifre altissime...
 

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Per me resta un discorso di soldi, più che di valori. Questi sono cambiati perchè sono cambiati i soldi. E' stato Berlusconi stesso a rompere gli schemi di quel calcio, ricordi con Lentini? Fece un clamore pazzesco il cambio di ingaggio tra Torino e Milan, all'epoca non c'era la concezione che passare dalla provincia alla grande squadra ti facesse fare un salto cosi clamoroso come ingaggio, per quello molti rimanevano una carriera in provincia, poi anche il cambiare squadra non era cosi facile come adesso, i contratti valevano veramente.

Qualche anno fa nel mio paese è venuto Beppe Bergomi a presentare un libro, per curiosità da amante del calcio sono andato a vederlo...visto l'ambiente molto famigliare si è lasciato andare a molte confidenze sul presente e anche del passato. Racconta di quando andava a firmare i rinnovi di contratto con l'Inter con sua mamma, altro che procuratori...quando da campione del mondo ha firmato un contratto a cifre bassissime, quando oggi un campione del mondo strapperebbe cifre altissime...

Oggi c’è una differenza enorme tra la provincia e la grande squadra ma di certo non mi si può dire che prendere 6 milioni all’anno non basti, anche perché i 6 milioni che ti da il Milan in provincia te li scordi.

Quindi quel discorso posso accettarlo per uno che gioca nel Bologna, non certo per uno che gioca nel Milan dove prende 6 milioni all’anno e dice di esserne tifoso.
 
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