7 sorelle: la corsa all'Europa, alla Champions, e allo scudetto

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La ripartenza del calcio dopo il lockdown, con i tamponi, le porte chiuse e le partite ravvicinate, ci ha regalato una nuova gerarchia in Serie A con non più solo due squadre (la recente "rivalità" Juventus-Napoli) ad ambire al campionato e una rivalità ampia per le posizioni che valgono un posto nelle coppe europee. L'Inter è tornata in Champions da 3 stagioni, l'Atalanta ha un posto stabile da 2, la Lazio è la novità dell'ultimo anno e ha rubato la scena ai cugini della Roma, il Milan sta ricostruendo ed è lontano dalle top 4 da troppo tempo.

Ai blocchi di partenza della nuova stagione, con le coppe europee che stanno per iniziare, per le sette sorelle è già tempo dei primi bilanci.

MILAN 12 punti *
ATALANTA 9 punti **
NAPOLI 8 punti **
JUVENTUS 8 punti **
INTER 7 punti **
ROMA 7 punti *
LAZIO 4 punti **

Riporto nella classifica qua sopra un asterisco (*) per ogni scontro diretto già giocato tra le 7 sorelle. La prossima settimana c'è Milan-Roma quindi avremo una classifica sicuramente più veritiera con due scontri diretti già giocati per tutte e sette. Per esempio se vincesse la Roma potrebbe esserci una grossa ammucchiata con 6 squadre in due punti e solo la Lazio ancora attardata. E partiamo proprio dalla formazione di Inzaghi.

Analisi prosegue al secondo post
 
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LAZIO
La Lazio era la più accreditata rivale della Juve di Sarri quando a Marzo è stato bloccato tutto, l'aveva sconfitta sia in campionato che in supercoppa e non aveva più le coppe europee da giocare. Il lockdown ha ribaltato la situazione, le coppe europee sono state rinviate, i biancocelesti si sono ritrovati con un calendario fitto non sostenibile per una rosa piuttosto corta. Il ritorno in Champions dopo 5 anni (in realtà dopo 13 perché nel 2015 uscirono ai preliminari) non è servito a migliorare le cose, il mercato non ha portato salti di qualità nella formazione titolare, la squadra si aggrappa ancora a Immobile, ma in sua assenza ha rimediato un duro 3-0 in casa della Sampdoria: sono tre punti che già pesano e che riportano alla luce le incertezze degli ultimi mesi. Nel momento peggiore perché adesso c'è da gestire il doppio impegno e all'Olimpico arriva il BVB. A Inzaghi il compito di resettare e andare alla caccia di una nuova impresa.

ROMA
Con Dzeko che sembrava sicuro partente, la Roma uscita quinta nelle ultime due stagioni è ripartita tra lo scetticismo generale. E il 3-0 a tavolino con il pasticcio a Verona non è stato certo il miglior biglietto da visita. Alla fine Dzeko è rimasto, il reparto offensivo si è rinforzato con Pedro, avere grandi qualità davanti è importante in questo calcio post lockdown dove si segna di più rispetto al passato. Il cantiere è ancora aperto, ma la Roma sul campo è ancora imbattuta, ha saputo soffrire e vincere a Udine, ha ripreso vigore con l'affermazione sul Benevento e pare stare decisamente meglio dei cugini biancocelesti. Dei punti che la separano dalle prime posizioni l'unico rimpianto a oggi e il punticino perso proprio a Verona. Il prossimo esame, trasferta europea a parte, è quello con il Milan, da cui si capirà se i giallorossi possono dire qualcosa di più nella lotta per un ritorno in Champions League.

INTER
Pazza in tutti i sensi, viene da una stagione di rimpianti: un punto dallo scudetto, suicidio nei gironi di Champions in particolare nella gara di Dortmund, finale europea persa per un'autorete. Conte, pazzo anche lui, ha sclerato e poi è rimasto. I rinforzi dell'estate, Hakimi e Vidal su tutti, hanno portato in pole position per il campionato la formazione nerazzurra che non può più nascondersi. Di fatto il punteggio in classifica è in linea: perdere un derby ci può stare così come pareggiare con la Lazio. Quello che preoccupa è l'involuzione in difesa. L'Inter aveva concluso con la miglior retroguardia la scorsa Serie A, ha preso 3 gol dalla Fiorentina, 2 dal Benevento e 2 da Ibrahimovic. Oggi gioca a tre, con due esterni adattati a difensori centrali. A parte questo, il centrocampo è solido e la coppia davanti rimane da sogno. Ci si aspetta una decisa ripartenza dopo l'esordio in Champions e con il recupero dei giocatori messi out dal Coivd: buttare anche questo campionato significherebbe essersi giocati definitivamente il jolly Antonio Conte.

JUVENTUS
Il punto principale è: con tante rivali mai così vicine negli ultimi 9 anni, la scommessa Pirlo è stata ben giocata? Per la prima volta dal 2012 i bianconeri non partono come primi favoriti, ma finché hanno CR7 non possono essere certo scartati. Gli investimenti sono stati comunque importanti, anche se Kulusevski e Chiesa sanno un po' di doppioni. L'allenatore non pare avere le idee chiare su come disporre la fase offensiva. Necessario il recupero di Dybala, oltre che quello di Ronaldo, al momento fuori per coronavirus, per ritrovare qualche certezza. Gli sbandamenti di inizio stagione però non sono stati puniti dagli avversari: la Roma non ha saputo dare il colpo di grazia in 11 contro 10, il Napoli addirittura ha regalato clamorosamente 3 punti a tavolino. Così i campioni in carica si ritrovano ancora imbattuti e davanti all'Inter. Restano le fatiche e le perplessità di Crotone. Adesso trasferta di Kiev e Verona in casa, gare di media difficoltà che testimonieranno se Pirlolandia può stare in piedi sulle sue gambe o no.

NAPOLI
La terza squadra con il miglior rendimento post lockdown dopo Milan e Atalanta. Il Napoli a oggi è l'unica tra le pretendenti al titolo che non ha ancora mostrato punti deboli in questo inizio di stagione. Spietata in attacco, ottima in difesa. Parma e Genoa non erano considerate esami attendibili, ma l'Atalanta è stata spazzata via. Osimhen e Bakayoko acquisti che hanno alzato il livello, Lozano appare ritrovato. Resta il rimpianto di non aver potuto giocare con la Juventus, con l'aggravante del punto di penalizzazione che a campionato tirato potrebbe anche essere decisivo. Restano sempre anche i dubbi su Gattuso, che però a differenza del passato rossonero qui ha un modulo e una formazione tipo ben saldi e non deve stare a inventare nulla. Il prossimo scontro diretto è tra un mese contro il Milan, nel frattempo gli azzurri se proseguono in questo stato di salute potrebbero infilare un filotto e provare a dare uno strappo alla classifica.

ATALANTA
La Dea e ripartita con la sua macchina da gol, ha già alle spalle due scontri diretti, entrambi in trasferta. Con la Lazio è stato dominio totale, con il Napoli ci si aspettava un match almeno alla pari, ma la sosta nazionali ha portato senz'altro più benefici ai napoletani in isolamento. La classifica resta buona, il passo falso potrebbe essere solo un caso, ma la difesa non è parsa impeccabile (due gol subiti anche con Torino e Cagliari), perché giocare al ritmo dell'Atalanta implica creare tantissimo, ma anche dover concedere qualcosa. Gasperini ha le sue certezze, così come anche i suoi limiti per il fatto che la sua squadra sa giocare sempre allo stesso modo, quel gioco che per intenderci ha incantato tutta Italia e anche parte dell'Europa, ma che non ha un piano B quando è l'avversario a sorprendere e alzare l'asticella. Ogni anno ci si chiede se ci sarà la riconferma, ormai non stiamo più a parlare di favola, ma di una squadra che può puntare all'obiettivo massimo. Per farlo però dovrà anche dimostrare di saper soffrire quando i ritmi si abbassano.

MILAN
Una squadra che aveva la Champions nel proprio DNA e per cui invece tornare in Champions oggi sarebbe una sorpresa e un'impresa. Il Milan a differenza degli ultimi anni ha un'identità, è la formazione ad oggi più consapevole dei propri pregi e dei propri limiti, è un mix di gioventù ed esperienza ed è in crescita da Marzo. Sa di non essere nettamente superiore a chi è dietro, ma neanche nettamente inferiore a chi è davanti e non rinuncia mai a giocare. Pioli e Ibrahimovic i simboli di questa rinascita che ad oggi vale il primo posto a punteggio pieno dopo il colpaccio nel derby. Due interrogativi: la reazione mentale quando arriverà la prima sconfitta (magari non arrivasse mai eh...) e la gestione del doppio impegno che comunque oggi porta la possibilità di testare ragazzi come Tonali, Diaz, Leao e Hauge, che si spera possano fare parte del Milan del futuro. Con la speranza che né Covid né infortuni si mettano tra il leone Ibra e la corsa all'Europa che conta.
 

Chrissonero

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Niente calcoli.. secondo me dobbiamo semplicemente giocare ogni partita come una finale, lottare per ogni punto fino allá fine senza guárdare nessuno. .. poi tra aprile e maggio vedrei veramente dove possiamo arrivare questa stagione.. certo nel mercato di gennaio si c'é ancora la EL nel calendario sarebbe importante prendere qualche giocatore
 
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Analisi pienamente condivisibile.

Direi che nessuna é con alta probabilitá fuori dalla zona champions e poche totalmente fuori dalla lotta scudetto.

Dovessi scommettere oggi, mi sorprenderebbe che la Lazio sia in grado di gestire il doppio impegno e riesca ad arrivare nelle prime 4. Ma magari in CL va talmente male che giá a Novembre punterá solo sul campionato.
Mi sorprenderebbe molto anche vedere la Roma in lotta per lo scudetto.

Per il resto tutte possono arrivare prime cosí come seste/settime
 
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La ripartenza del calcio dopo il lockdown, con i tamponi, le porte chiuse e le partite ravvicinate, ci ha regalato una nuova gerarchia in Serie A con non più solo due squadre (la recente "rivalità" Juventus-Napoli) ad ambire al campionato e una rivalità ampia per le posizioni che valgono un posto nelle coppe europee. L'Inter è tornata in Champions da 3 stagioni, l'Atalanta ha un posto stabile da 2, la Lazio è la novità dell'ultimo anno e ha rubato la scena ai cugini della Roma, il Milan sta ricostruendo ed è lontano dalle top 4 da troppo tempo.

Ai blocchi di partenza della nuova stagione, con le coppe europee che stanno per iniziare, per le sette sorelle è già tempo dei primi bilanci.

MILAN 12 punti *
ATALANTA 9 punti **
NAPOLI 8 punti **
JUVENTUS 8 punti **
INTER 7 punti **
ROMA 7 punti *
LAZIO 4 punti **

Riporto nella classifica qua sopra un asterisco (*) per ogni scontro diretto già giocato tra le 7 sorelle. La prossima settimana c'è Milan-Roma quindi avremo una classifica sicuramente più veritiera con due scontri diretti già giocati per tutte e sette. Per esempio se vincesse la Roma potrebbe esserci una grossa ammucchiata con 6 squadre in due punti e solo la Lazio ancora attardata. E partiamo proprio dalla formazione di Inzaghi.

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Non ho visto ancora bene tutte le squadre ma un'idea me la sono fatta.

Secondo me mai come quest'anno il campionato si deciderà negli scontri diretti tra le sette sorelle e al limite un paio di partite contro due mine vaganti del campionato.
Per il resto credo che ogni punto lasciato per strada contro le altre 10-11 della lega saranno punti persi.

Il campionato 'interno' tra le sette sorelle si è molto livellato ed equilibrato.
 
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Non ho visto ancora bene tutte le squadre ma un'idea me la sono fatta.

Secondo me mai come quest'anno il campionato si deciderà negli scontri diretti tra le sette sorelle e al limite un paio di partite contro due mine vaganti del campionato.
Per il resto credo che ogni punto lasciato per strada contro le altre 10-11 della lega saranno punti persi.

Il campionato 'interno' tra le sette sorelle si è molto livellato ed equilibrato.


La tabella di marcia ideale sarebbe questa:

- 18 punti negli scontri diretti con le altre "sorelle", su 36 disponibili, ovvero 6 vittorie e 6 sconfitte... oppure 5 vittorie, 3 pareggi, 4 sconfitte... eccetera
- 12 punti contro Fiorentina/Sassuolo/Verona, su 18 disponibili, ovvero 3 vittorie e 3 pareggi... oppure 4 vittorie e 2 sconfitte
- 60 punti contro tutte le altre squadre, ovvero tutte vittorie

così puoi fare 90 punti

parlando ovviamente di quota ideale, sicuramente qualche punto le piccole lo strapperanno, così come tra le sorelle ci sarà chi vince più scontri diretti
 
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La tabella di marcia ideale sarebbe questa:

- 18 punti negli scontri diretti con le altre "sorelle", su 36 disponibili, ovvero 6 vittorie e 6 sconfitte... oppure 5 vittorie, 3 pareggi, 4 sconfitte... eccetera
- 12 punti contro Fiorentina/Sassuolo/Verona, su 18 disponibili, ovvero 3 vittorie e 3 pareggi... oppure 4 vittorie e 2 sconfitte
- 60 punti contro tutte le altre squadre, ovvero tutte vittorie

così puoi fare 90 punti

parlando ovviamente di quota ideale, sicuramente qualche punto le piccole lo strapperanno, così come tra le sorelle ci sarà chi vince più scontri diretti

Si, è molto verosimile come tabella di marcia.
Ci saranno poi variabili impazzite che condizioneranno il rendimento delle squadre , tipo infortuni e positività al covid.
L'inter, per esempio, senza lukaku perde tutto il peso offensivo.

Noi siamo una bella squadretta ma in un paio di ruoli non abbiamo alternative all'altezza.
 

A.C Milan 1899

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La tabella di marcia ideale sarebbe questa:

- 18 punti negli scontri diretti con le altre "sorelle", su 36 disponibili, ovvero 6 vittorie e 6 sconfitte... oppure 5 vittorie, 3 pareggi, 4 sconfitte... eccetera
- 12 punti contro Fiorentina/Sassuolo/Verona, su 18 disponibili, ovvero 3 vittorie e 3 pareggi... oppure 4 vittorie e 2 sconfitte
- 60 punti contro tutte le altre squadre, ovvero tutte vittorie

così puoi fare 90 punti

parlando ovviamente di quota ideale, sicuramente qualche punto le piccole lo strapperanno, così come tra le sorelle ci sarà chi vince più scontri diretti

Ne parlavo proprio l’altro giorno con Raryof.

Dopo la partita con la Roma, nel girone d’andata ci rimangono le seguenti partite da giocare: Udinese-Milan, Milan-Verona, Napoli-Milan, Milan-Fiorentina, Sampdoria-Milan, Milan-Parma, Genoa-Milan, Sassuolo-Milan, Milan-Lazio, Benevento-Milan, Milan-Juventus, Milan-Torino, Cagliari-Milan, Milan-Atalanta.

Le grassettate sono partite che nel caso delle più forti (tra quelle boldate, cioè Sassuolo e Fiorentina), giocandole 100 volte le vinceremmo tra le 80 e le 85 volte, le altre grassettate invece dalle 90 volte in su fino ad arrivare in alcuni casi a 99 vittorie su 100 tranquille.

E si tratta di dieci partite. Dieci partite in cui non siamo favoriti, di più. Penso che non sia errato dire che un Milan che affrontasse quelle partite senza essere decimato dagli infortuni o dal Covid e con Ibra ne vincerebbe minimo (ma proprio minimo, cioè, si tratta del minimo rendimento sindacale) 7 e non ne perderebne nessuna. E vincendone 7 e pareggiandone 3, che sarebbe un rendimento appena sufficiente visti gli avversari, sarebbero già 24 punti in più di quelli che abbiamo ora, ossia 36 punti.

Poi rimangono tutti i big match incluso il prossimo con la Roma, ma è per dire che se faremo anche solo il minimo indispensabile con le piccole potremo finire il girone d’andata a 36 punti persino perdendo ogni big match rimanente nel girone d’andata con Roma, Lazio, Juve e Atalanta.

E siccome ben difficilmente accadrà una cosa simile, cioè di perdere ogni big match rimanente (perché sarebbe un disastro), si capiscono tre cose:

1. Abbiamo tutto, ma proprio tutto, per fare almeno (sottolineo almeno) un girone d’andata da 40 punti.

2. Solo un crollo epocale, distruttivo, cancerogeno, apocalittico, potrebbe vederci chiudere il girone d’andata a meno di 36 punti (per le ragioni esposte sopra).

3. Gli 80 punti in 38 partite li abbiamo in canna eccome, e con 80 punti non ci credo manco se lo vedo che non arrivi minimo quarto. Anche perché molti guardano solo le rose e fanno una somma dei valori complessivi, ma Ibra con le piccole è una sentenza molto più che avere tanti buoni giocatori come altre squadre che, sulla carta, ci starebbero davanti per somma dei valori degli interpreti.
 

Milanforever26

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La tabella di marcia ideale sarebbe questa:

- 18 punti negli scontri diretti con le altre "sorelle", su 36 disponibili, ovvero 6 vittorie e 6 sconfitte... oppure 5 vittorie, 3 pareggi, 4 sconfitte... eccetera
- 12 punti contro Fiorentina/Sassuolo/Verona, su 18 disponibili, ovvero 3 vittorie e 3 pareggi... oppure 4 vittorie e 2 sconfitte
- 60 punti contro tutte le altre squadre, ovvero tutte vittorie

così puoi fare 90 punti

parlando ovviamente di quota ideale, sicuramente qualche punto le piccole lo strapperanno, così come tra le sorelle ci sarà chi vince più scontri diretti

Se la Juve lascia 2 punti a Crotone credo siano previsioni abbastanza ottimisitiche..il Milan può viaggiare MASSIMO a 1.9 - 2,1 punti di media, quindi dovremmo finire la stagione tra i 72 e gli 80 punti
 
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Se la Juve lascia 2 punti a Crotone credo siano previsioni abbastanza ottimisitiche..il Milan può viaggiare MASSIMO a 1.9 - 2,1 punti di media, quindi dovremmo finire la stagione tra i 72 e gli 80 punti

certo, significa che dalla mia previsione alla quota reale champions puoi permetterti di perdere circa 15 punti (da 90 a circa 75).
 
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