Lo dicevamo l'altro giorno: il traino del veicolo calcio, l'Inter nel caso di specie, per esportare verso l'Occidente il marchio Suning. I Li puntano, all'opposto, ad importare il marchio Milan entro il mercato cinese, ovviamente per scopi di lucro ma tramite il merito del risultato sportivo, che crea reputazione ed attrattiva. Scopi imprenditoriali in entrambe le fattispecie, ma con ricadute diverse sul piano sportivo. Vedremo chi ha ragione, ma il discorso di Li sul Milan appare più profondo e di lunga durata, ed è destinato, nel radicamento del brand Milan nel tessuto della plataea di utenti e consumatori cinesi, a sopravvivere allo stesso Li come entità proprietaria, la quale sarà al limite duffusa.
