Volley World League, Final Six. Rio de Janeiro 15-19 luglio

Dopo il grande caos sulla nazionale italiana di pallavolo che vi spiegherò con annesse considerazioni nel secondo post, l'Italia ieri batte la fortissima Serbia (con un Lisinac fuori categoria) per 3-2 con un Giannelli strepitoso (il nuovo fenomeno della pallavolo mondiale, mai vista una roba del genere) e un sempre verde capitan Birarelli, pronti a recuperare una partita e una qualificazione alla semifinale che con una sconfitta sarebbe già stata compromessa.

Ma questa è la grande vittoria di coach Berruto che dopo aver mandato a casa i 4 nazionali, riesce a tenere unito un gruppo già ai ferri corti con l'allenatore. Onore al merito, bravo.

Stasera su Raisport, più o meno alle 21, seconda e ultima partita contro la Polonia, campione del mondo. Partita durissima e a mio avviso, prima di ieri, con esito scontato... ma a vedere cosa combina quel ragazzino di 19 anni con ancora i brufoli sulla faccia... boh, qua abbiam trovato il Messi del calcio. Senza esagerare. S'è preso sulle spalle, prima una Trento ferita e l'ha portata a vincere uno scudetto bellissimo, adesso ha sulle spalle semplicemente la nazionale... boh. Fenomeno vero.

Domenica 12 luglio coach Berruto lascia serata libera ai propri giocatori: coprifuoco ore 23.30. Non si può sgarrare neanche di un minuto, d'altronde, se l'allenatore vuole il rientro all'ora x, si rientra all'ora x. Travica (capitano), Zaytsev (uomo immagine della nazionale), Randazzo e Sabbi hanno la brillante idea di rientrare alle 2 di notte. Coprifuoco violato, Berruto chiama a Roma i capi della federazione, chiede l'immediato allontamento dei giocatori e lo ottiene, i 4 tornano in Italia. Travica, Zaytsev e Sabbi titolari e Randazzo primo cambio, probabilmente non hanno fatto conto che le regole vengono prima dei giocatori.
Perdere Sabbi e Randazzo un po' mi è dispiaciuto, per Zaytsev ci son rimasto male poiché a mio avviso ha delle capacità fuori dal comune, ma, da uomo che vive la pallavolo tutti i giorni, non mi dispiace minimamente per Travica: capitano senza un perché (per fare un paragone, è il Montolivo italiano), a ogni sostituzione con Giannelli era una faccia da -Ma come si permette?- e una faccia tosta che manco fosse un campione. Un palleggiatore per esperimento, altissimo sì, bravissimo a muro sì, ma che alla fine non sa palleggiare non serve a nulla. A casa loro 4, e nel sestetto titolare dentro Giannelli e Vettori in diagonale 1-2 e Antonov in posto 4.
Ci perdiamo in attacco ma ci guadagniamo in umiltà, imprevidibilità e sacrificio. E soprattutto ennesima dimostrazione che se non stai alle regola vai fuori e inoltre......buona la prima!

Ah, nell'altro girone i Galletti battono il Brasile 3-1 in una bellissima partita.

Appena parlato e... perso 3-1 contro Polonia. Si spera in un risultato uguale della Polonia sulla Serbia, altrimenti niente semifinale.

Ha vinto la Francia