E se inziassimo a considerare questo virus come qualcosa che ormai farà parte dell’umanità?
Prima o poi ci capiterà, tanto quanto il virus del raffreddore...
Non è più isolabile.
Il caso dell’uomo ricoverato al San Raffaele dovrebbe farci riflettere,
l’esplosione in 3 giorni dei casi qui al nord dove stiamo facendo i tamponi pure,
questo virus era già tra noi e finché nessuno ne parlava,
la paura non c’era e la gente guariva, ora il 38enne ha fatto saltare il banco.
Davvero siamo così ingenui da accettare che nel lodigiano ci siano più infetti che a Londra,
ma siamo seri?
Non è possibile.
E’ ovvio che è ovunque, il paradosso che hai evidenziato è chiaro nella mente di chiunque abbia un minimo di raziocinio.
Del resto l’elemento pubblicitario non è da sottovalutare. Come, giustamente, ha osservato la dottoressa del Sacco, che è in prima linea contro il virus, i dati al momento dicono che ci sono stati 5 morti in una settimana (Europa) per il coronavirus e oltre i 270 per l’influenza stagionale. Il primo numero è sulla bocca di tutti, il secondo è ignorato da tutti.
Il punto è capire se i numeri resteranno questi o saliranno. Ma ho la sensazione che qualcuno, almeno dal punto di vista d’immagine, resterà scottato dalle esternazioni estreme.
Se si risolverà in una bolla di sapone, la carriera di molti (vedi Burioni) ne potrebbe risentire... se diventerà un cataclisma, la carriera di molti (vedi la suddetta dottoressa) potrebbe risentirne.
Anche a livello politico potrebbe esserci qualche impatto, ma a differenza di altri ambiti, la memoria è molto corta.
Credo che i virologi tuttavia, stiano facendo un all in pubblicitario. Chissà chi avrà ragione.