Victor Dana:"Proporremo azionariato popolare. E quotazione in borsa"

Il Re dell'Est

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Victor Dana:"Proporremo azionariato popolare. E quotazione in borsa"

Intervistato dal quotidiano Repubblica, Victor Dana, finanziere amico e collaboratore di Bee, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:

"Fabio Cannavaro, che è un mio socio in Gls, mi ha chiesto uno sponsor. Ed il mio importante cliente Bee Taechaubol ha finanziato il primo evento a Bangkok, che fu un grande successo. Così, di fronte al suo entusiasmo per il calcio, Cannavaro gli ha buttato lì: perché non compri il Napoli? Ma lui sapeva che c'era in vendita il Milan. Così siamo andati dritti da Berlusconi, senza filtri. È stato quello il segreto della trattativa. A dicembre, quando Bee e Berlusconi si sono guardati negli occhi, si è capito subito che avrebbero lavorato insieme. Bee è stato molto deciso. Gli ha detto questo: <se offro 100-200 milioni di euro per il Milan, lei mi prenderà per uno sciocco. Se invece gliene offrissi 400, qualcuno rilancerà. Allora io le dico che il Milan, per me, valorizzato sul mercato asiatico vale un miliardo. Quello che conta, infatti, è la strategia futura e le potenzialità straordinarie del marchio, non i parametri del bilancio>."
Prosegue Dana: "L’espansione su un mercato enorme e ancora non sfruttato, a partire da Cina, Vietnam, Giappone, Thailandia, Cambogia. Penso all'utilizzo del marchio per carte di credito, locali dove guardare le partite, bevande e profumi, è solo uno dei tanti possibili canali di sviluppo. Berlusconi e Fininvest hanno capito subito quanto possa valere commercialmente l’Asia. Ci sono stati anche momenti di stallo e a un certo punto, è vero, Berlusconi è stato tentato di rilanciare il Milan da solo. Ma non appena lui e Bee si parlavano e si guardavano negli occhi, si ricreava l’alchimia"
.

Sulla concorrenza dei cinesi: "Qui c'è stata un po’ di confusione. Bee è di origine cinese, anche se ha il passaporto tailandese e australiano. E con la GLS ha creato la più grande accademia del mondo proprio col governo cinese: insegnerà calcio per i prossimi 8 anni a 260 milioni di studenti dai 7 ai 17 anni".
Il primo obiettivo è la quotazione in borsa del club: "La quotazione in borsa è prevista entro luglio-settembre 2016, a Hong Kong o a Singapore. Prima di questo, però, vorremmo aprire all’azionariato pubblico, dei tifosi: definirlo popolare è improprio. L’interesse di Bee, con la sua cordata garantita da banche e investitori forti, è quello di ottenere successi concreti, non fare parole. Le decisioni verranno prese insieme a Fininvest. E se la strategia di sviluppo si rivelerà corretta, la nostra posizione si rafforzerà nel tempo. Bee in questo senso è un investitore, non farà mai passerella in tribuna. Il Milan è italiano e tale deve restare. Il Milan è un prodotto italiano doc, come la moda".
Sul possibile ruolo della Doyen Sports: "Lucas è una risorsa: metterà a disposizione la sua capacità di consigliare e individuare grandi calciatori. Si è da poco incontrato a Berlino con Galliani. Non so quanti milioni servono per il mercato, ma Berlusconi non è fesso: non può continuare a buttare soldi a fondo perduto. Se ha accettato di fare un passo così enorme, evidentemente è perché gli abbiamo fatto tornare fiducia ed entusiasmo".
 
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Tifo'o

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Intervistato dal quotidiano Repubblica, Victor Dana, finanziere amico e collaboratore di Bee, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:

"Fabio Cannavaro, che è un mio socio in Gls, mi ha chiesto uno sponsor. Ed il mio importante cliente Bee Taechaubol ha finanziato il primo evento a Bangkok, che fu un grande successo. Così, di fronte al suo entusiasmo per il calcio, Cannavaro gli ha buttato lì: perché non compri il Napoli? Ma lui sapeva che c'era in vendita il Milan. Così siamo andati dritti da Berlusconi, senza filtri. È stato quello il segreto della trattativa. A dicembre, quando Bee e Berlusconi si sono guardati negli occhi, si è capito subito che avrebbero lavorato insieme. Bee è stato molto deciso. Gli ha detto questo: <se offro 100-200 milioni di euro per il Milan, lei mi prenderà per uno sciocco. Se invece gliene offrissi 400, qualcuno rilancerà. Allora io le dico che il Milan, per me, valorizzato sul mercato asiatico vale un miliardo. Quello che conta, infatti, è la strategia futura e le potenzialità straordinarie del marchio, non i parametri del bilancio>."
Prosegue Dana: "L’espansione su un mercato enorme e ancora non sfruttato, a partire da Cina, Vietnam, Giappone, Thailandia, Cambogia. Penso all'utilizzo del marchio per carte di credito, locali dove guardare le partite, bevande e profumi, è solo uno dei tanti possibili canali di sviluppo. Berlusconi e Fininvest hanno capito subito quanto possa valere commercialmente l’Asia. Ci sono stati anche momenti di stallo e a un certo punto, è vero, Berlusconi è stato tentato di rilanciare il Milan da solo. Ma non appena lui e Bee si parlavano e si guardavano negli occhi, si ricreava l’alchimia"
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Sulla concorrenza dei cinesi: "Qui c'è stata un po’ di confusione. Bee è di origine cinese, anche se ha il passaporto tailandese e australiano. E con la GLS ha creato la più grande accademia del mondo proprio col governo cinese: insegnerà calcio per i prossimi 8 anni a 260 milioni di studenti dai 7 ai 17 anni".
Il primo obiettivo è la quotazione in borsa del club: "La quotazione in borsa è prevista entro luglio-settembre 2016, a Hong Kong o a Singapore. Prima di questo, però, vorremmo aprire all’azionariato pubblico, dei tifosi: definirlo popolare è improprio. L’interesse di Bee, con la sua cordata garantita da banche e investitori forti, è quello di ottenere successi concreti, non fare parole. Le decisioni verranno prese insieme a Fininvest. E se la strategia di sviluppo si rivelerà corretta, la nostra posizione si rafforzerà nel tempo. Bee in questo senso è un investitore, non farà mai passerella in tribuna. Il Milan è italiano e tale deve restare. Il Milan è un prodotto italiano doc, come la moda".
Sul possibile ruolo della Doyen Sports: "Lucas è una risorsa: metterà a disposizione la sua capacità di consigliare e individuare grandi calciatori. Si è da poco incontrato a Berlino con Galliani. Non so quanti milioni servono per il mercato, ma Berlusconi non è fesso: non può continuare a buttare soldi a fondo perduto. Se ha accettato di fare un passo così enorme, evidentemente è perché gli abbiamo fatto tornare fiducia ed entusiasmo".

Ma quando dice
"E se la strategia di sviluppo si rivelerà corretta, la nostra posizione si rafforzerà nel tempo."
Con nostra intende Fininvest + Bee oppure che Bee si rinforzerà e prenderà la maggioranza?

Secondo me conferma la maggioranza graduale
 
U

Underhill84

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Ma quando dice
"E se la strategia di sviluppo si rivelerà corretta, la nostra posizione si rafforzerà nel tempo."
Con nostra intende Fininvest + Bee oppure che Bee si rinforzerà e prenderà la maggioranza?

Secondo me conferma la maggioranza graduale

Si penso anch'io. Certo che se riusciamo ad espanderci in asia in modo forte, poi ogni timore di essere controllati da banche svanisce... Solo con il mercato asiatico potremmo davvero essere finanziariamente autonomi
 

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Benissimo, fantastico. Un azionariato popolare Italia-Asia è tanta roba.
 

Djici

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Intervistato dal quotidiano Repubblica, Victor Dana, finanziere amico e collaboratore di Bee, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:

"Fabio Cannavaro, che è un mio socio in Gls, mi ha chiesto uno sponsor. Ed il mio importante cliente Bee Taechaubol ha finanziato il primo evento a Bangkok, che fu un grande successo. Così, di fronte al suo entusiasmo per il calcio, Cannavaro gli ha buttato lì: perché non compri il Napoli? Ma lui sapeva che c'era in vendita il Milan. Così siamo andati dritti da Berlusconi, senza filtri. È stato quello il segreto della trattativa. A dicembre, quando Bee e Berlusconi si sono guardati negli occhi, si è capito subito che avrebbero lavorato insieme. Bee è stato molto deciso. Gli ha detto questo: <se offro 100-200 milioni di euro per il Milan, lei mi prenderà per uno sciocco. Se invece gliene offrissi 400, qualcuno rilancerà. Allora io le dico che il Milan, per me, valorizzato sul mercato asiatico vale un miliardo. Quello che conta, infatti, è la strategia futura e le potenzialità straordinarie del marchio, non i parametri del bilancio>."
Prosegue Dana: "L’espansione su un mercato enorme e ancora non sfruttato, a partire da Cina, Vietnam, Giappone, Thailandia, Cambogia. Penso all'utilizzo del marchio per carte di credito, locali dove guardare le partite, bevande e profumi, è solo uno dei tanti possibili canali di sviluppo. Berlusconi e Fininvest hanno capito subito quanto possa valere commercialmente l’Asia. Ci sono stati anche momenti di stallo e a un certo punto, è vero, Berlusconi è stato tentato di rilanciare il Milan da solo. Ma non appena lui e Bee si parlavano e si guardavano negli occhi, si ricreava l’alchimia"
.

Sulla concorrenza dei cinesi: "Qui c'è stata un po’ di confusione. Bee è di origine cinese, anche se ha il passaporto tailandese e australiano. E con la GLS ha creato la più grande accademia del mondo proprio col governo cinese: insegnerà calcio per i prossimi 8 anni a 260 milioni di studenti dai 7 ai 17 anni".
Il primo obiettivo è la quotazione in borsa del club: "La quotazione in borsa è prevista entro luglio-settembre 2016, a Hong Kong o a Singapore. Prima di questo, però, vorremmo aprire all’azionariato pubblico, dei tifosi: definirlo popolare è improprio. L’interesse di Bee, con la sua cordata garantita da banche e investitori forti, è quello di ottenere successi concreti, non fare parole. Le decisioni verranno prese insieme a Fininvest. E se la strategia di sviluppo si rivelerà corretta, la nostra posizione si rafforzerà nel tempo. Bee in questo senso è un investitore, non farà mai passerella in tribuna. Il Milan è italiano e tale deve restare. Il Milan è un prodotto italiano doc, come la moda".
Sul possibile ruolo della Doyen Sports: "Lucas è una risorsa: metterà a disposizione la sua capacità di consigliare e individuare grandi calciatori. Si è da poco incontrato a Berlino con Galliani. Non so quanti milioni servono per il mercato, ma Berlusconi non è fesso: non può continuare a buttare soldi a fondo perduto. Se ha accettato di fare un passo così enorme, evidentemente è perché gli abbiamo fatto tornare fiducia ed entusiasmo".

:vengo:

Parole interessantissime.
 
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Ma una domande me la pongo: Come e possibile che mai qualcuno in societa abbia deciso seriamente di svilupapare il marchio in Asia? Non e che una dev'essere un genio per questo passo.
 

kollaps

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Parole positive.

Ma una domande me la pongo: Come e possibile che mai qualcuno in societa abbia deciso seriamente di svilupapare il marchio in Asia? Non e che una dev'essere un genio per questo passo.

Se non conosci il mercato, la cultura e i canali di sbocco, non puoi fare molto...
Avrebbero potuto contattare degli esperti, ma in questo modo arriveremo molto più diretti all'obiettivo.
 
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Se non conosci il mercato, la cultura e i canali di sbocco, non puoi fare molto...
Avrebbero potuto contattare degli esperti, ma in questo modo arriveremo molto più diretti all'obiettivo.

Beh, quello si. Ma tra alleanze strategiche, partnership e persino joint-venture ne hai di possibilita per usufruire del know-how di altri. Particolarmente in fasi di espansione si puo generare un gran, bel ROI. Nel post-2003 con quella squadra, piena di campioni famosi se ne potevano fare soldi in Asia. Meglio averli che non.

Comunque a questo tempo speriamo di rinascere presto per conquistare quel mercato e generare soldi per la squadra.
 

Tifo'o

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Ma una domande me la pongo: Come e possibile che mai qualcuno in societa abbia deciso seriamente di svilupapare il marchio in Asia? Non e che una dev'essere un genio per questo passo.

Perche il nano fino a l'anno scorso non voleva vendere.. e per sfruttare il marchio in asia devi prendere qualche grande nome. E con chi sviluppi il marchio in asia? Con Dormolivo?

Berlusconi però ha chiuso i rubinetti..

Invece con Bee è tutto più semplice. Ha le conoscenze i soldi per qualche top player ci sono
 
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Perche il nano fino a l'anno scorso non voleva vendere.. e per sfruttare il marchio in asia devi prendere qualche grande nome. E con chi sviluppi il marchio in asia? Con Dormolivo?

Berlusconi però ha chiuso i rubinetti..

Invece con Bee è tutto più semplice. Ha le conoscenze i soldi per qualche top player ci sono

Chiaro, ma io mi riferivo al post-2003, non 2013. Con Dormolivo puoi fare solo il marketing ai auto-lesionisti.

Perche dalle parole di Dana e quello che si sente in generale pare che il Milan abbia totalmente dormito come societa nel era Ancelotti, una cosa incredibile. Poi nel 2003 il nostro guadagna era simile a quello di Real e Barcellona(anzi piu alto mi pare), fast foward 5-7 anni e l'imagine cambia completamente e si capisce che in una fase di evoluzione ed espansione la societa Milan ha dormito mentre Manchester, Barcellona e Real hanno lavorato benissimo come societa. Non so se era proprio qui su MW dove erano postate le statistische di guadagno.
 
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