Victor Dana:"Proporremo azionariato popolare. E quotazione in borsa"

The P

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Che Bee sia legato alla Cina nessuno lo ha mai messo in dubbio ma è evidente che (sebbene ancora nessuno ce lo abbia spiegato chiaramente) Berlusconi stava trattando anche con Lee, Pink e APECF. Sarebbe bello capire anche questa vicenda ma temo che la mia sia una speranza/curiosità che rimarrà tale.

Hai ragione, comunque magari più in là qualche indiscrezione in più la verremo a sapere. Io resto ancora molto curioso riguardo alla vicenda.
 

Casnop

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Che Bee sia legato alla Cina nessuno lo ha mai messo in dubbio ma è evidente che (sebbene ancora nessuno ce lo abbia spiegato chiaramente) Berlusconi stava trattando anche con Lee, Pink e APECF. Sarebbe bello capire anche questa vicenda ma temo che la mia sia una speranza/curiosità che rimarrà tale.

Caro Re, molto semplice: qualcuno del consorzio ha avuto dubbi sull'affare, in relazione alla richiesta, notevole, di Berlusconi. Da qualche parte si è spifferato di dubbi sul prezzo da parte di Jack Ma, di Zong Qinghou che si sarebbe tirato indietro alle voci di un Berlusconi interessato a vendere quote di minoranza, di Wang Jianlin poco convinto del progetto stadio al Portello. Il vero limite di quel consorzio era di essere, appunto, a più teste, ognuna interessata in modo diverso all'affare. La vera forza era (sarebbe stata) la enorme capacità patrimoniale dei soggetti interessati, tale da porre solide garanzie di affidabilità sulla consistenza economica dell'offerta. Qui Mr. Bee propone un progetto di investimento tramite indebitamento, per fortuna non del club, ed una scommessa, ambiziosa, di un collocamento favorevolissimo sul mercato. Vedremo se avrà ragione: l'importante è che dell'esito di questa scommessa a pagare le conseguenze non sia infine il Milan. :)
 
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Intervistato dal quotidiano Repubblica, Victor Dana, finanziere amico e collaboratore di Bee, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:

"Fabio Cannavaro, che è un mio socio in Gls, mi ha chiesto uno sponsor. Ed il mio importante cliente Bee Taechaubol ha finanziato il primo evento a Bangkok, che fu un grande successo. Così, di fronte al suo entusiasmo per il calcio, Cannavaro gli ha buttato lì: perché non compri il Napoli? Ma lui sapeva che c'era in vendita il Milan. Così siamo andati dritti da Berlusconi, senza filtri. È stato quello il segreto della trattativa. A dicembre, quando Bee e Berlusconi si sono guardati negli occhi, si è capito subito che avrebbero lavorato insieme. Bee è stato molto deciso. Gli ha detto questo: <se offro 100-200 milioni di euro per il Milan, lei mi prenderà per uno sciocco. Se invece gliene offrissi 400, qualcuno rilancerà. Allora io le dico che il Milan, per me, valorizzato sul mercato asiatico vale un miliardo. Quello che conta, infatti, è la strategia futura e le potenzialità straordinarie del marchio, non i parametri del bilancio>."
Prosegue Dana: "L’espansione su un mercato enorme e ancora non sfruttato, a partire da Cina, Vietnam, Giappone, Thailandia, Cambogia. Penso all'utilizzo del marchio per carte di credito, locali dove guardare le partite, bevande e profumi, è solo uno dei tanti possibili canali di sviluppo. Berlusconi e Fininvest hanno capito subito quanto possa valere commercialmente l’Asia. Ci sono stati anche momenti di stallo e a un certo punto, è vero, Berlusconi è stato tentato di rilanciare il Milan da solo. Ma non appena lui e Bee si parlavano e si guardavano negli occhi, si ricreava l’alchimia"
.

Sulla concorrenza dei cinesi: "Qui c'è stata un po’ di confusione. Bee è di origine cinese, anche se ha il passaporto tailandese e australiano. E con la GLS ha creato la più grande accademia del mondo proprio col governo cinese: insegnerà calcio per i prossimi 8 anni a 260 milioni di studenti dai 7 ai 17 anni".
Il primo obiettivo è la quotazione in borsa del club: "La quotazione in borsa è prevista entro luglio-settembre 2016, a Hong Kong o a Singapore. Prima di questo, però, vorremmo aprire all’azionariato pubblico, dei tifosi: definirlo popolare è improprio. L’interesse di Bee, con la sua cordata garantita da banche e investitori forti, è quello di ottenere successi concreti, non fare parole. Le decisioni verranno prese insieme a Fininvest. E se la strategia di sviluppo si rivelerà corretta, la nostra posizione si rafforzerà nel tempo. Bee in questo senso è un investitore, non farà mai passerella in tribuna. Il Milan è italiano e tale deve restare. Il Milan è un prodotto italiano doc, come la moda".
Sul possibile ruolo della Doyen Sports: "Lucas è una risorsa: metterà a disposizione la sua capacità di consigliare e individuare grandi calciatori. Si è da poco incontrato a Berlino con Galliani. Non so quanti milioni servono per il mercato, ma Berlusconi non è fesso: non può continuare a buttare soldi a fondo perduto. Se ha accettato di fare un passo così enorme, evidentemente è perché gli abbiamo fatto tornare fiducia ed entusiasmo".

ravezzani considera tutto fumo, non è convinto, tweet di poco fa
 

Il Re dell'Est

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Caro Re, molto semplice: qualcuno del consorzio ha avuto dubbi sull'affare, in relazione alla richiesta, notevole, di Berlusconi. Da qualche parte si è spifferato di dubbi sul prezzo da parte di Jack Ma, di Zong Qinghou che si sarebbe tirato indietro alle voci di un Berlusconi interessato a vendere quote di minoranza, di Wang Jianlin poco convinto del progetto stadio al Portello. Il vero limite di quel consorzio era di essere, appunto, a più teste, ognuna interessata in modo diverso all'affare. La vera forza era (sarebbe stata) la enorme capacità patrimoniale dei soggetti interessati, tale da porre solide garanzie di affidabilità sulla consistenza economica dell'offerta. Qui Mr. Bee propone un progetto di investimento tramite indebitamento, per fortuna non del club, ed una scommessa, ambiziosa, di un collocamento favorevolissimo sul mercato. Vedremo se avrà ragione: l'importante è che dell'esito di questa scommessa a pagare le conseguenze non sia infine il Milan. :)

Probabilmente è così, ma ci sono molti tifosi (anche qui sul forum) che sono convinti che questi non siano mai esistiti. Che non abbiano mai trattato. O che magari in quel famoso incontro con tanto di foto, si fosse parlato di scuole calcio, di accordi commerciali, ecc.
Insomma, vorrei che venisse fatta chiarezza solo per dirimere completamente i dubbi dei San Tommasers :)

ravezzani considera tutto fumo, non è convinto, tweet di poco fa

Tifosi avversari e giornalisti solitamente invisi al Milan stanno rosicando a più non posso.
 
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Ma quando dice
"E se la strategia di sviluppo si rivelerà corretta, la nostra posizione si rafforzerà nel tempo."
Con nostra intende Fininvest + Bee oppure che Bee si rinforzerà e prenderà la maggioranza?

Secondo me conferma la maggioranza graduale

Bella domanda.
Secondo me la posizione che si rafforzerà sarà quella di Bee+Doyen (che sta dando i soldi a Bee), sostenuta anche da Galliani per motivi suoi. Alla fine SB ne uscirà con un pacco di soldi e una quota di minoranza.
 
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Intervistato dal quotidiano Repubblica, Victor Dana, finanziere amico e collaboratore di Bee, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:

"Fabio Cannavaro, che è un mio socio in Gls, mi ha chiesto uno sponsor. Ed il mio importante cliente Bee Taechaubol ha finanziato il primo evento a Bangkok, che fu un grande successo. Così, di fronte al suo entusiasmo per il calcio, Cannavaro gli ha buttato lì: perché non compri il Napoli? Ma lui sapeva che c'era in vendita il Milan. Così siamo andati dritti da Berlusconi, senza filtri. È stato quello il segreto della trattativa. A dicembre, quando Bee e Berlusconi si sono guardati negli occhi, si è capito subito che avrebbero lavorato insieme. Bee è stato molto deciso. Gli ha detto questo: <se offro 100-200 milioni di euro per il Milan, lei mi prenderà per uno sciocco. Se invece gliene offrissi 400, qualcuno rilancerà. Allora io le dico che il Milan, per me, valorizzato sul mercato asiatico vale un miliardo. Quello che conta, infatti, è la strategia futura e le potenzialità straordinarie del marchio, non i parametri del bilancio>."
Prosegue Dana: "L’espansione su un mercato enorme e ancora non sfruttato, a partire da Cina, Vietnam, Giappone, Thailandia, Cambogia. Penso all'utilizzo del marchio per carte di credito, locali dove guardare le partite, bevande e profumi, è solo uno dei tanti possibili canali di sviluppo. Berlusconi e Fininvest hanno capito subito quanto possa valere commercialmente l’Asia. Ci sono stati anche momenti di stallo e a un certo punto, è vero, Berlusconi è stato tentato di rilanciare il Milan da solo. Ma non appena lui e Bee si parlavano e si guardavano negli occhi, si ricreava l’alchimia"
.

Sulla concorrenza dei cinesi: "Qui c'è stata un po’ di confusione. Bee è di origine cinese, anche se ha il passaporto tailandese e australiano. E con la GLS ha creato la più grande accademia del mondo proprio col governo cinese: insegnerà calcio per i prossimi 8 anni a 260 milioni di studenti dai 7 ai 17 anni".
Il primo obiettivo è la quotazione in borsa del club: "La quotazione in borsa è prevista entro luglio-settembre 2016, a Hong Kong o a Singapore. Prima di questo, però, vorremmo aprire all’azionariato pubblico, dei tifosi: definirlo popolare è improprio. L’interesse di Bee, con la sua cordata garantita da banche e investitori forti, è quello di ottenere successi concreti, non fare parole. Le decisioni verranno prese insieme a Fininvest. E se la strategia di sviluppo si rivelerà corretta, la nostra posizione si rafforzerà nel tempo. Bee in questo senso è un investitore, non farà mai passerella in tribuna. Il Milan è italiano e tale deve restare. Il Milan è un prodotto italiano doc, come la moda".
Sul possibile ruolo della Doyen Sports: "Lucas è una risorsa: metterà a disposizione la sua capacità di consigliare e individuare grandi calciatori. Si è da poco incontrato a Berlino con Galliani. Non so quanti milioni servono per il mercato, ma Berlusconi non è fesso: non può continuare a buttare soldi a fondo perduto. Se ha accettato di fare un passo così enorme, evidentemente è perché gli abbiamo fatto tornare fiducia ed entusiasmo".

Credo che ci sia molto di vero in queste dichiarazioni.
Tutto sommato Dana è un pettegolo che deve avere buoni canali di informazione ed ha spifferato tutto quello che sa, probabilmente senza essere stati informato della decisione di Bee, d'accordo con Berlusconi, di lavorare sotto traccia. Ciò viene, a mio parere, anche confermato da quello che segue:

Bee Taechaubol ha rilasciato un comunicato ufficiale sulle ultime notizie circolate a mezzo stampa:

"Leggo su organi di informazione italiani ricostruzioni e retroscena non corrispondenti alla realtà. Inoltre, mi sono state attribuite intenzioni del tutto lontane dalla mia volontà. Smentisco poi di aver espresso giudizi sul mercato: la gestione tecnica e sportiva compete al presidente Berlusconi e ai suoi collaboratori.

Mi preme inoltre precisare che il signor Pablo Dana, intervistato oggi da "La Repubblica" e dalla "Gazzetta dello Sport", non mi rappresenta e non ha alcun titolo per parlare a mio nome. Voglio ribadire quanto già espresso col comunicato Fininvest: il Milan resta sotto la guida del Presidente Berlusconi, che è anche la mia guida. L'operazione avvenuta è un successo per lui e per il Milan, che grazie al mio ingresso potrà affermarsi ancora di più sul mercato asiatico.

Nelle prossime otto settimane, periodo di collaborazione in esclusiva, non rilascerò alcuna intervista. Questo è il tempo del lavoro, non delle parole"

Se avesse raccontato balle, non ci sarebbe stato bisogno di questa dichiarazione: è stato richiamato semplicemente all'ordine. E questa è stata l'ovvia conseguenza...

Intervista saltata per problemi logistici.
 
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