Victor Dana:"Proporremo azionariato popolare. E quotazione in borsa"

Tifo'o

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Chiaro, ma io mi riferivo al post-2003, non 2013. Con Dormolivo puoi fare solo il marketing ai auto-lesionisti.

Perche dalle parole di Dana e quello che si sente in generale pare che il Milan abbia totalmente dormito come societa nel era Ancelotti, una cosa incredibile. Poi nel 2003 il nostro guadagna era simile a quello di Real e Barcellona(anzi piu alto mi pare), fast foward 5-7 anni e l'imagine cambia completamente e si capisce che in una fase di evoluzione ed espansione la societa Milan ha dormito mentre Manchester, Barcellona e Real hanno lavorato benissimo come societa. Non so se era proprio qui su MW dove erano postate le statistische di guadagno.

Penso che il periodo post 2003 il mercato in Asia fosse ancora dormiente. Alla fine solo negli ultimi anni si è iniziati a guardare l'asia. Bisogna anche pensare che nel 2003/04/05 internet era ancora in via di sviluppo..

Forse dopo lo scudetto 2011 si poteva fare molto.. ma Berlusconi ha chiuso i rubinetti proprio in quell'estate.

Oggi, invece è tutto diverso
 
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Parole positive.

Ma una domande me la pongo: Come e possibile che mai qualcuno in societa abbia deciso seriamente di svilupapare il marchio in Asia? Non e che una dev'essere un genio per questo passo.

bisogna considerare anche che il fine ultimo del milan era quello di contribuire a creare l'immagine dell'uomo vincente che si è fatto da solo , quindi alla fine era visto come un' agenzia pubblicitaria ed aveva senso investire un mucchio di soldi nel milan per un ritorno di immagine . Di certo lo scopo principale del milan non era quello di creare un profitto come tutte le altre aziende .
 

The P

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Intervistato dal quotidiano Repubblica, Victor Dana, finanziere amico e collaboratore di Bee, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:

"Fabio Cannavaro, che è un mio socio in Gls, mi ha chiesto uno sponsor. Ed il mio importante cliente Bee Taechaubol ha finanziato il primo evento a Bangkok, che fu un grande successo. Così, di fronte al suo entusiasmo per il calcio, Cannavaro gli ha buttato lì: perché non compri il Napoli? Ma lui sapeva che c'era in vendita il Milan. Così siamo andati dritti da Berlusconi, senza filtri. È stato quello il segreto della trattativa. A dicembre, quando Bee e Berlusconi si sono guardati negli occhi, si è capito subito che avrebbero lavorato insieme. Bee è stato molto deciso. Gli ha detto questo: <se offro 100-200 milioni di euro per il Milan, lei mi prenderà per uno sciocco. Se invece gliene offrissi 400, qualcuno rilancerà. Allora io le dico che il Milan, per me, valorizzato sul mercato asiatico vale un miliardo. Quello che conta, infatti, è la strategia futura e le potenzialità straordinarie del marchio, non i parametri del bilancio>."
Prosegue Dana: "L’espansione su un mercato enorme e ancora non sfruttato, a partire da Cina, Vietnam, Giappone, Thailandia, Cambogia. Penso all'utilizzo del marchio per carte di credito, locali dove guardare le partite, bevande e profumi, è solo uno dei tanti possibili canali di sviluppo. Berlusconi e Fininvest hanno capito subito quanto possa valere commercialmente l’Asia. Ci sono stati anche momenti di stallo e a un certo punto, è vero, Berlusconi è stato tentato di rilanciare il Milan da solo. Ma non appena lui e Bee si parlavano e si guardavano negli occhi, si ricreava l’alchimia"
.

Sulla concorrenza dei cinesi: "Qui c'è stata un po’ di confusione. Bee è di origine cinese, anche se ha il passaporto tailandese e australiano. E con la GLS ha creato la più grande accademia del mondo proprio col governo cinese: insegnerà calcio per i prossimi 8 anni a 260 milioni di studenti dai 7 ai 17 anni".
Il primo obiettivo è la quotazione in borsa del club: "La quotazione in borsa è prevista entro luglio-settembre 2016, a Hong Kong o a Singapore. Prima di questo, però, vorremmo aprire all’azionariato pubblico, dei tifosi: definirlo popolare è improprio. L’interesse di Bee, con la sua cordata garantita da banche e investitori forti, è quello di ottenere successi concreti, non fare parole. Le decisioni verranno prese insieme a Fininvest. E se la strategia di sviluppo si rivelerà corretta, la nostra posizione si rafforzerà nel tempo. Bee in questo senso è un investitore, non farà mai passerella in tribuna. Il Milan è italiano e tale deve restare. Il Milan è un prodotto italiano doc, come la moda".
Sul possibile ruolo della Doyen Sports: "Lucas è una risorsa: metterà a disposizione la sua capacità di consigliare e individuare grandi calciatori. Si è da poco incontrato a Berlino con Galliani. Non so quanti milioni servono per il mercato, ma Berlusconi non è fesso: non può continuare a buttare soldi a fondo perduto. Se ha accettato di fare un passo così enorme, evidentemente è perché gli abbiamo fatto tornare fiducia ed entusiasmo".

da questa intervista, a cui aggiungo le ultime dichiarazioni di Bee, si evincono 3 cose di cui dovremmo davvero essere contenti:

1) Azionariato popolare. Lo sognavo, per me è la garanzia più grande di una continuità.

2) Il 50% della liquidità immessa da Bee per le quote servirà alla ricapitalizzazione della società attraverso la quale verranno ripianati i debiti ed effettuati gli investimenti sul mercato senza dover aggirare il fair play finanziario (lo ha dichiarato lo stesso Bee)

3) La "consulenza" di Nelio Lucas per il mercato è tanta roba ragazzi. Volevamo un DS, beh.. lui è il numero uno.

[MENTION=931]Il Re dell'Est[/MENTION] comunque alla fine si è rivelata quasi azzeccata la mia ipotesi di Bee e la cordata Cinese come unico interlocutore. Lo hanno detto sia Bee che Dana che stanno lavorando con e per il governo Cinese, in più nell'intervista di Bee parla di accordi già presi per portare il brand Milan nei prodotti del mercato asiatico come "abbigliamento, bevande, eventi".
 

Z A Z A'

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Intervistato dal quotidiano Repubblica, Victor Dana, finanziere amico e collaboratore di Bee, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:

"Fabio Cannavaro, che è un mio socio in Gls, mi ha chiesto uno sponsor. Ed il mio importante cliente Bee Taechaubol ha finanziato il primo evento a Bangkok, che fu un grande successo. Così, di fronte al suo entusiasmo per il calcio, Cannavaro gli ha buttato lì: perché non compri il Napoli? Ma lui sapeva che c'era in vendita il Milan. Così siamo andati dritti da Berlusconi, senza filtri. È stato quello il segreto della trattativa. A dicembre, quando Bee e Berlusconi si sono guardati negli occhi, si è capito subito che avrebbero lavorato insieme. Bee è stato molto deciso. Gli ha detto questo: <se offro 100-200 milioni di euro per il Milan, lei mi prenderà per uno sciocco. Se invece gliene offrissi 400, qualcuno rilancerà. Allora io le dico che il Milan, per me, valorizzato sul mercato asiatico vale un miliardo. Quello che conta, infatti, è la strategia futura e le potenzialità straordinarie del marchio, non i parametri del bilancio>."
Prosegue Dana: "L’espansione su un mercato enorme e ancora non sfruttato, a partire da Cina, Vietnam, Giappone, Thailandia, Cambogia. Penso all'utilizzo del marchio per carte di credito, locali dove guardare le partite, bevande e profumi, è solo uno dei tanti possibili canali di sviluppo. Berlusconi e Fininvest hanno capito subito quanto possa valere commercialmente l’Asia. Ci sono stati anche momenti di stallo e a un certo punto, è vero, Berlusconi è stato tentato di rilanciare il Milan da solo. Ma non appena lui e Bee si parlavano e si guardavano negli occhi, si ricreava l’alchimia"
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Sulla concorrenza dei cinesi: "Qui c'è stata un po’ di confusione. Bee è di origine cinese, anche se ha il passaporto tailandese e australiano. E con la GLS ha creato la più grande accademia del mondo proprio col governo cinese: insegnerà calcio per i prossimi 8 anni a 260 milioni di studenti dai 7 ai 17 anni".
Il primo obiettivo è la quotazione in borsa del club: "La quotazione in borsa è prevista entro luglio-settembre 2016, a Hong Kong o a Singapore. Prima di questo, però, vorremmo aprire all’azionariato pubblico, dei tifosi: definirlo popolare è improprio. L’interesse di Bee, con la sua cordata garantita da banche e investitori forti, è quello di ottenere successi concreti, non fare parole. Le decisioni verranno prese insieme a Fininvest. E se la strategia di sviluppo si rivelerà corretta, la nostra posizione si rafforzerà nel tempo. Bee in questo senso è un investitore, non farà mai passerella in tribuna. Il Milan è italiano e tale deve restare. Il Milan è un prodotto italiano doc, come la moda".
Sul possibile ruolo della Doyen Sports: "Lucas è una risorsa: metterà a disposizione la sua capacità di consigliare e individuare grandi calciatori. Si è da poco incontrato a Berlino con Galliani. Non so quanti milioni servono per il mercato, ma Berlusconi non è fesso: non può continuare a buttare soldi a fondo perduto. Se ha accettato di fare un passo così enorme, evidentemente è perché gli abbiamo fatto tornare fiducia ed entusiasmo".

Non capisco questa frase. Sta dicendo che il mercato verrà ancora finanziato dal Berlusca?
 

The P

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Non capisco questa frase. Sta dicendo che il mercato verrà ancora finanziato dal Berlusca?

No, ma senza il Benestare di berlusconi non si possono fare investimenti. Gli accordi sono che parte della liquidità che entra con la vendità delle quote viene investita per rivalorizzare il "prodotto" Milan.
 

Marilson

Milano vende moda
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ragazzi, è tutto reale non è fuffa. Non avete idea del seguito che abbiamo in Asia. Ho vissuto per un anno, quando abitavo a Trieste, con un simpatico ragazzo del Vietnam, studente di dottorato in Fisica. Siamo anche andati a vedere il Milan assieme ad Udine. Lui si alza alle 3 di notte per vedere le nostre partite, malato proprio di Milan! Guardate la foto che ha postato l'altro giorno su fb.

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Ovviamente lui è quello con la maglia del Milan.. Se fanno questa cosa dell'azionariato popolare io certamente darò il mio contributo economico.
 
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