Vent'anni fa: il giorno in cui il Milan di Capello finì

mistergao

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Il 19 marzo 1996, a Bordeaux, va in scena il ritorno dei quarti di finale di Coppa UEFA. La partita, sulla carta, non sembra nulla di che, in quanto il Milan aveva già vinto l’andata comodamente per 2-0, contro un avversario che mai aveva dato l’impressione di poterlo impensierire.
I rossoneri che vanno a giocarsi la qualificazione a Bordeaux, pur se in formazione rimaneggiata, schierano una signora squadra, c’è la difesa titolare, un signor centrocampo con Desailly, Eranio e Donadoni e Weah in attacco.
Il Bordeaux, erroneamente, non sembra un avversario fortissimo, eppure tra le sue fila giocano Lizarazu, Zidane, Dutuel, Dugarry e Witschge,. I francesi, aiutati anche da uno stadio caldissimo, partono forte e dopo un quarto d’ora sono già in vantaggio con il carneade Tholot, dopo che Lizarazu si era bevuto Panucci sulla fascia. La partita prende la piega che Capello temeva, con i francesi che giocano con la bava alla bocca, spinti dal loro pubblico: loro non hanno niente da perdere, è il Milan, in evidente debito di ossigeno, a rischiare la madre di tutte le figuracce.
Il primo tempo finisce solo 1-0, anche grazie ad alcune buone parate di Ielpo, il secondo tempo comincia come il primo, con Zidane strepitoso nell’orchestrare il gioco del Bordeaux. Ed ecco che in meno di dieci minuti arrivano i due gol di Dugarry: il primo su assist involontario dell’arbitro, il secondo spaccando in due una difesa del Milan posizionata malissimo.
E’ la fine, il Milan ha una grossa occasione con Weah negli ultimi dieci minuti, ma è legata più all’ovvio calo fisiologico dei francesi che non ad una reale volontà di reazione.
Il Milan la domenica dopo verrà contestato duramente nella partita contro il Parma, da tifosi ingrati e poco intelligenti (per non dire altro): la squadra nei momenti di difficoltà si sostiene, non si affossa.
Ma i tifosi, i giornalisti e la gente comune sotto sotto hanno capito una cosa: il Milan di Capello è finito.
Baresi e Tassotti hanno 36 anni, ma anche Costacurta, Rossi, Galli e Donadoni hanno ormai dato tutto o quasi.
Bordeaux rappresenta la traumatica fine di un’era d’oro, fatta di un decennio di successi: arriverà, è vero, la vittoria in campionato a fine stagione, ma sarà più una vittoria di mestiere che di forza, agevolata anche da una Juventus mai così concentrata sulla conquista della Champions.
E’ la fine, signori, la fine: Capello a fine stagione se ne andrà a Madrid, un anno prima di commettere il gigantesco errore di tornare indietro (no, Fabio, non te l’ho mai perdonata), Donadoni andrà a divertirsi in USA, arriverà Tabarez che accompagnerà in pensione Baresi e Tassotti (in realtà nell’ultimo anno praticamente sempre assente a causa dei problemi di salute della moglie) e accelererà il distacco dai vari Baggio, Di Canio Ielpo e Locatelli, validi gregari di un Milan fortissimo.
Ogni volta in cui penso a quella partita vengo assalito da una strana malinconia: tutti noi, davanti agli schermi della TV, stavamo assistendo alla drammatica fine di un’era, che poi forse è stato giusto che finisse così, con uno schianto violentissimo in luogo della solidità degli anni prima. Non poteva, forse non doveva, finire con una lunga agonia, nemmeno con un’eutanasia, ma con la violenza di chi si risveglia di un sogno sul precipizio di un incubo.
A suo modo (molto a suo modo) anche questo è stato un privilegio.

QUI SOTTO IL VIDEO DELLA PARTITA:


 

Eziomare

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bellissimo post, ricordo quel Milan come una grande squadra, e' stato il mio primo scudetto vissuto in piena coscienza, ad oggi ricordo persino la gran parte delle partite e dei risultati, e' inoltre l'anno in cui mi sono innamorato di Giorgione.
Un personale ricordo: ero a Roma durante Lazio Milan, mi pare fosse la sesta o settima giornata, tribuna Montemario. Per tutta la partita i laziali avevano pesantemente insultato Weah, non appena toccava palla era sommerso dai buuu e dai fischi, erano tutti stranamente accaniti... fino al momento dell'1 a zero (al 90esimo circa), quando Weah prese palla da Eranio, salto' 3 difensori e la butto' dentro sull'uscita del portiere, estasi!
Stadio ammutolito, nel girarmi mi resi conto che i buzzurri intorno a me erano spariti, dileguati, non c'era piu' nessuno. Una delle mie piu' grandi soddisfazioni calcistiche.
Con quella rete Weah legittimo' il pallone d'oro
 

Super_Lollo

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Ricordo benissimo quella partita e segnalo la cosa più assurda :

Quell ASINO di Galliani non compró il vero genio della squadra Zidane ma compró chi faceva i gol e cioè Dugarry ... Segnava perché Zidane gli faceva 1937393 assist a partita
 
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E’ la fine, signori, la fine: Capello a fine stagione se ne andrà a Madrid, un anno prima di commettere il gigantesco errore di tornare indietro (no, Fabio, non te l’ho mai perdonata), Donadoni andrà a divertirsi in USA, arriverà Tabarez che accompagnerà in pensione Baresi e Tassotti (in realtà nell’ultimo anno praticamente sempre assente a causa dei problemi di salute della moglie) e accelererà il distacco dai vari Baggio, Di Canio Ielpo e Locatelli, validi gregari di un Milan fortissimo.


Ti faccio i complimenti per il bellissimo post nostalgico. Finiva un'era ma al contrario di oggi, c'era molta speranza per il futuro.
Si chiudeva un ciclo e se ne stava per aprire un altro, quello del Milan contemporaneo.
Sicuramente un Milan che sarebbe stato meno invincibile ma molto spettacolare e pieno di grandi campioni.


Ho solo un appunto da fare: mettere Baggio tra i gregari mi sembra davvero ingiusto.
Fu con noi solamente due stagioni, la prima con Capello la seconda con il povero Tabarez per poi essere spedito a Bologna dal folle ritorno di Don Fabio.
Robertino rappresenta uno dei più grossi rimpianti del mio Milan. Purtroppo venne nel momento sbagliato con un allenatore agli sgoccioli che non lo sopportava.
 

The Ripper

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Ricordo benissimo la partita.
Due appunti: Costacurta agli sgoccioli non era. Ancora aveva qualcosa da dare.
E Baggio gregario proprio non era.
Comunque fu una partita davvero particolare. Ho tanta malinconia se ci penso. Era la fine di un'era pazzesca.



Non ugualmente mitica a mio modo di vedere, ma allo stesso modo, se ci pensate, finì l'era Ancelotti: Milan-Arsenal.
 

hiei87

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Ricordo benissimo quella partita e segnalo la cosa più assurda :

Quell ASINO di Galliani non compró il vero genio della squadra Zidane ma compró chi faceva i gol e cioè Dugarry ... Segnava perché Zidane gli faceva 1937393 assist a partita

Un classico. L'anno dopo ci segnarono contro Blomqvist e Andreas Andersson, e comprò loro.
Comunque quella sconfitta fu il mio primo vero trauma da tifoso. Ricordo che avevo registrato la gara d'andata e che la guardavo in continuazione. I gol della disfatta del ritorno, invece, penso di averli rivisti oggi per la prima volta da allora...
 

Schism75

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Secondo me quello é stato l'inizio della fine non tanto per il risultato finale (il Milan ebbe almeno un'altra occasionissima con Baggio nel primo tempo), quanto perché ha rappresentato il crocevia con la prima evidente manifestazione dell'incompetenza della dirigenza. Come é stato ricordato, fu da folli prendere Dugarry (stitico come pochi) e non prendere Zidane quella sera stessa. Mi ricordò un po' la storia di Savicevic e Pancev. E Zidane quella sera mi fece ricordare di una partita di Savicevic con la stella rossa, ossia quella contro il MU, nella quale sembrava letteralmente Oliver hutton. Solo che noi stavolta prendemmo il Pancev della situazione. Inoltre fu da folli bocciare il centrocampista centrale europeo più forte nel dopo Frank Rijakaard: Vieira, che fu schierato a fare l'ala sinistra praticamente alla sua prima apparizione.

Ecco, con quei 2 giocatori, dei quali uno nostro e l'altro che era lì a portata di mano, ci sarebbe stato un altro ciclo di vittorie molto, ma molto più lungo di quello che poi é stato. Basti pensare che la Juventus di Lippi non sarebbe proprio esistita così come é stata.
 

Hammer

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Ricordo benissimo quella partita e segnalo la cosa più assurda :

Quell ASINO di Galliani non compró il vero genio della squadra Zidane ma compró chi faceva i gol e cioè Dugarry ... Segnava perché Zidane gli faceva 1937393 assist a partita

Un classico. Il leitmotiv del feticismo gallianesco
 

tifoso evorutto

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Ti faccio i complimenti per il bellissimo post nostalgico. Finiva un'era ma al contrario di oggi, c'era molta speranza per il futuro.
Si chiudeva un ciclo e se ne stava per aprire un altro, quello del Milan contemporaneo.
Sicuramente un Milan che sarebbe stato meno invincibile ma molto spettacolare e pieno di grandi campioni.


Ho solo un appunto da fare: mettere Baggio tra i gregari mi sembra davvero ingiusto.
Fu con noi solamente due stagioni, la prima con Capello la seconda con il povero Tabarez per poi essere spedito a Bologna dal folle ritorno di Don Fabio.
Robertino rappresenta uno dei più grossi rimpianti del mio Milan. Purtroppo venne nel momento sbagliato con un allenatore agli sgoccioli che non lo sopportava.

Baggio tecnicamente era un grandissimo talento, ma se è stato scartato nell'ordine da Juve, Milan e Inter una ragione c'è,
non aveva il fisico per giocare con continuità nel grande calcio, un po come sarebbe accaduto alla leggenda Rivera se avesse giocato in quegli anni,
oggi purtroppo i Rivera e Baggio non approdano proprio al professionismo, un Poli ha molte più possibilità.
 
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Baggio tecnicamente era un grandissimo talento, ma se è stato scartato nell'ordine da Juve, Milan e Inter una ragione c'è,
non aveva il fisico per giocare con continuità nel grande calcio, un po come sarebbe accaduto alla leggenda Rivera se avesse giocato in quegli anni,
oggi purtroppo i Rivera e Baggio non approdano proprio al professionismo, un Poli ha molte più possibilità.

Mi dispiace ma su Baggio non sono assolutamente d'accordo.
Alla Juve e alla Fiorentina fu straordinario e fu il protagonista di un ciclo importante culminato con il pallone d'oro del 93.
Non fu scaricato ma pagato una barca di soldi per il periodo, la bellezza di 20 miliardi dal Milan.
Da noi ebbe un sacco di magagne con Capello, all'Inter arrivò ultratrentenne con molti acciacchi fisici.
Terminò la carriera in provincia regalando emozioni uniche nonostante le ginocchia consumate all'inverosimile.

Dire che uno col talento di Baggio non arriverebbe al professionismo è troppo, secondo me. Oltretutto in gioventù aveva una velocità straordinaria, basta ripassare i video (che dio benedica YouTube).
 
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